Vecchio Testamento. Critica del testo. Esegesi. Il mondo della Bibbia come contesto. Storia d’Israele. Bibliografia. Nuovo Testamento. Bibliografia
Vecchio Testamento di Agustinus Gianto. – Nei primi quattordici [...] di Tommaso, l’Ascensione di Isaia, i vangeli giudeo-cristiani) e vanno studiati insieme a esse (Norelli E. Prinzivalli, Roma 2008, pp. 19-67; M. Pesce, Da Gesù al cristianesimo, Brescia 2011; New studies in the synoptic problem, ed. P. Foster, A. ...
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Protagonista di un celebre racconto orientale di carattere eticodidattico, diffuso in nu. merosissime versioni presso varie letterature, il quale costituisce uno dei più antichi e tipici esempî della letteratura [...] Senonché, nel 1907, furono scoperti tra i papiri giudeo-aramaici di Elefantina cospicui frammenti di una redazione aramaica del quindi è da assegnarsi a un'età anteriore alla penetrazione del cristianesimo in Siria (sec. II d. C.). Da essa dipendono ...
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. Comunità religiosa giudaica, negli ultimi secoli avanti l'era cristiana e nel primo secolo dopo. La prima notizia che ne abbiamo risale all'incirca all'anno 150 a. C.; con la distruzione dello stato [...] contribuito a preparare il terreno per l'avvento del cristianesimo (si noti a questo proposito la concezione sacramentale comuni degli Esseni) appare assai probabile. Le varie sette giudeo-cristiane presentano molti punti di contatto con l'essenismo, ...
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È il nome del quinto e ultimo dei libri che costituiscono il Pentateuco (v.; v. anche bibbia); il nome, usato nella Volgata latina donde è passato nelle lingue moderne occidentali, deve la sua origine [...] Filone, G. Flavio, e altri scrittori fino al secolo scorso - ad es. D. P. Drach, giudeo convertito al cristianesimo - ne ritennero la mosaicità in maniera cosi rigorosa, da attribuire a Mosè la scrittura anche dell'ultimo capitolo, ov'è raccontata ...
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Gli eresiologi cristiani hanno qualificato come δοκηταί (doceti) tutti coloro che in varia guisa hanno negato la realtà "carnale" del corpo umano di Cristo, hanno messo in discussione la sua concezione [...] di Maria, sono caratteristiche delle varie sette giudeo-cristiane, naturalmente portate a innestare il messaggio spesso, che possano identificarli con i rappresentanti di quel cristianesimo giudaizzante da cui pure Ignazio cerca di tener lontani i ...
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TUBINGA (ted. Tübingen; A. T., 51-52)
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
Karl JORDAN
Alberto PINCHERLE
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Cittadina della Germania nel Württemberg (circolo della Foresta Nera), la quale si trova presso una [...] : le due tradizioni gli parvero inconciliabili e tutta la storia del cristianesimo da doversi ricostruire alla luce del contrasto fondamentale tra Pietro e Paolo, tra la concezione giudeo-cristiana del primo e della comunità di Gerusalemme e quella ...
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(da 'Απολλῶς, probabile contrazione di Απολλόνιος).- Notevole personaggio della storia apostolica di cui si parla in Atti degli Apostoli, XVIII, 2 segg.; I Corinzî, I-IV e XVI, 12; Tito, III, 13. Era un [...] ha dato il passo di Atti (XVIII, 24 segg.): "Un giudeo alessandrino di nome Apollos, uomo di eloquenza e dottrina, venne in 'una divergenza fra un cristianesimo d'origine palestinese apneumatico, e il cristianesimo ellenistico paolino che s' ...
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. Nome del fondatore di una comunità religiosa stanziata nella regione a oriente del Giordano, di carattere gnosticobattista. Intorno a questa, e allo stesso Elxai, non si hanno che scarse notizie tramandate [...] Panarion, LIII), dopo averne trattato già prima come d'una setta giudeo-cristiana (ibid., XIX, 4; XXX, 17).
La nuova semitico verso l'Occidente greco-romano (come aveva già fatto il cristianesimo, e come poco più tardi fece il manicheismo): sotto il ...
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Nacque nei primi anni del sec. XV nella piccola città andalusa da cui prese l'appellativo. Di bassa origine sociale, parente stretto e forse nipote di Antón de Montoro, il mordace ropero de Córdoba, non [...] vi ha dubbio che fosse giudeo, convertito, com'egli dice, al cristianesimo ed escribano nell'amministrazione di Giovanni II. Per la sua vita dissipata e il carattere sboccato della sua poesia, somiglia al Villasandino; e, come questi, per la sua ...
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È il nome con cui furono genericamente designati i rappresentanti del cristianesimo giudaizzante o, particolarmente, qualche specifica corrente di essi. Il nome deriva dall'ebraico 'ebhyonīm "poveri" (gr. [...] certamente riportati al Vangelo ἐπιγεγραμμένον τῶν δώδεκα ricordato da Origene e redatto probabilmente nel sec. II nelle comunità giudeo-cristiane a oriente del Giordano o della Siria orientale.
Bibl.: G. Hönnicke, Das Judenchristentum im ersten und ...
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giudeocristiano
s. m. (f. -a) e agg. [comp. di giudeo e cristiano]. – Nel cristianesimo primitivo, chi intendeva conservare le pratiche prescritte dalla legge mosaica; come agg., dei giudeocristiani, del giudeocristianesimo: la sopravvivenza...
giudaizzare
giudaiżżare v. intr. e tr. [dal lat. tardo iudaizare (intr.), gr. ἰουδαΐζω]. – 1. intr. (aus. avere) Imitare i riti o seguire i costumi giudaici, con riferimento soprattutto a coloro che, nel cristianesimo primitivo, pur non essendo...