Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La sessualita a Roma
Eva Cantarella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una parità quasi raggiunta e una grande libertà: le donne romane, [...] in cui si diffonde e quindi si afferma il cristianesimo.
La predicazione di Cristo agisce in profondità, portando Paolo, nella Lettera ai Galati, afferma che non vi deve più essere “né giudeo, né greco, né schiavo, né uomo libero, né donna, né uomo” ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Paolo Tocco
Il contributo è tratto daStoria della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
[1]
La storia dei Marrani ha origine con la conversione forzata degli ebrei spagnoli [...] “porco”, “suino” e finanche “sudicio”, vengono designati in Spagna, a partire dal XIV secolo, i giudei convertiti al cristianesimo. Termini equivalenti sono conversos, nuevos cristianos, falsos cristianos e anche judeoconversos o judaizantes.
Fino al ...
Leggi Tutto
Paolo di Tarso, san
Raffaele Savigni
L’apostolo delle genti
Cittadino romano di nome Saulo, di famiglia ebraica, perseguitò duramente i cristiani fino a quando, dopo aver avuto una visione, si convertì [...] crocefisso, deve fondarsi sulla debolezza della croce.
Le lettere di Paolo e lo sviluppo del cristianesimo
Il confronto con i giudeo-cristiani. La tradizione attribuisce a Paolo la redazione di 14 lettere, indirizzate a diverse comunità cristiane ...
Leggi Tutto
Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] Damasco avvenne la sua conversione, da lui intesa piuttosto come chiamata, al cristianesimo (cfr. Atti 9, 3-27; 22,6-16; 26,13-18 Cristo. Secondo l'Apostolo, ormai in Cristo Gesù "non c'è più giudeo né greco, non c'è più schiavo né libero, non c'è più ...
Leggi Tutto
MEDICINA
Arturo CASTIGLIONI
Alessandro MESSEA
Giangiacomo PERRANDO
Nicola LEOTTA
Adalberto PAZZINI
Raffaele CORSO
Giuseppe VIDONI
. Ogni tentativo di rimediare con le proprie forze o con l'aiuto [...] fecero centinaia di migliaia di vittime. Col sorgere del cristianesimo l'adorazione di Cristo, salvatore da ogni male fisico Grafeo, che fu il più celebre oculista del Medioevo, e Isacco Giudeo, che scrisse un testo di uroscopia ed ebbe grande fama, ...
Leggi Tutto
STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] di diffusione omogenea e relativamente precoce del Cristianesimo e della conseguente cristianizzazione; si demitizzò 'Occidente nelle due sezioni dell'antico (le culture greco-romana e giudeo-cristiana) e del moderno (dal 1492 in poi, che coincide ...
Leggi Tutto
PALESTINA (A. T. 88-89)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giuseppe RICCIOTTI
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Anna Maria RATTI
*
Dei molti nomi coi quali attraverso le varie epoche fu [...] bizantino, si rovescia sulla Palestina. Gl'invasori sono accolti favorevolmente dai Giudei locali, per spirito d'avversione contro il trionfante cristianesimo, e devastano il paese; le basiliche cristiane sono distrutte o gravemente danneggiate ...
Leggi Tutto
MESSIANISMO
Yoseph COLOMBO
Alberto VACCARI
. Parola e concetto proprî delle religioni ebraica e cristiana, punto centrale d'intesa insieme e di opposizione fra di esse; d'intesa sul fondo comune dei [...] -6 a. C.) al decreto di Ciro (538) che dava ai Giudei esuli in Babilonia libertà di tornare in patria e rifabbricare il tempio (Esdra stesso "il santo signore", e poi si convertì al cristianesimo a Varsavia, nel novembre 1759.
Bibl.: Autori cattolici ...
Leggi Tutto
PASQUA
Giuseppe RICCIOTTI
Alberto PINCHERLE
Lucio GIALANELLA
. La Pasqua ebraica. - Nome. - Il nome della Pasqua è in ebraico pesah, diventato nell'aramaico-giudaico pisḥā (siriaco peṣḥā), che poi [...] la Pasqua (ted. Ostern; ingl. Easter) passò al cristianesimo, che nella festa dell'Antico Testamento ravvisa la prefigurazione di questi passi l'esistenza di un gruppo - evidentemente di giudeo-cristiani - secondo il quale non solo si sarebbe dovuto ...
Leggi Tutto
ONOMASTICA (dal gr. ὀνομαστικὴ [τέχνη]; fr. onomastique, anthroponymie; sp. onomástica; ted. Namenkunde; ingl. onomatology)
Bruno MIGLIORINI
Il nome di onomastica è stato talora adoperato per indicare [...] neonato (Lābān "bianco"). Si è già accennato eome attraverso il cristianesimo numerosi nomi ebraici siano entrati nell'onomastica europea.
Dopo la dispersione, i Giudei continuano ad attenersi all'onomastica antica, ma non esclusivamente: benché la ...
Leggi Tutto
giudeocristiano
s. m. (f. -a) e agg. [comp. di giudeo e cristiano]. – Nel cristianesimo primitivo, chi intendeva conservare le pratiche prescritte dalla legge mosaica; come agg., dei giudeocristiani, del giudeocristianesimo: la sopravvivenza...
giudaizzare
giudaiżżare v. intr. e tr. [dal lat. tardo iudaizare (intr.), gr. ἰουδαΐζω]. – 1. intr. (aus. avere) Imitare i riti o seguire i costumi giudaici, con riferimento soprattutto a coloro che, nel cristianesimo primitivo, pur non essendo...