fatwā Risposta fornita a un giudice musulmano da un giurisperito (faqīh) su un quesito presentatogli per sapere se una certa fattispecie sia regolamentata dalla sharī‛a e quali siano le modalità per applicarne [...] in base a quanto contemplato dal Corano e dalla Sunna. La non sempre facile percorribilità delle due fonti costringeva spesso il giudice (che di regola non era mai un dotto, ‛ālim, pl. ‛ulamā’) a ricorrere alla consulenza di un muftī, e a esporgli ...
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Rosanna De Nictolis
Abstract
La voce esamina i rapporti e le relazioni che intercorrono tra pubblica amministrazione e giudice ordinario, prendendo in specifica considerazione le limitazioni poste dall’ordinamento [...] rito sommario di cognizione, è previsto che non si applicano i co. 2 e 3 dell’art. 702 ter c.p.c. Quando la causa è giudicata in primo grado in composizione collegiale, con il decreto di cui all’art. 702 bis, co. 3, c.p.c. il presidente del collegio ...
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MARIANO d'Arborea
Mauro Sanna
Giudice d’Arborea, terzo di questo nome, visconte di Bas, nacque nella seconda metà del secolo XIII, figlio del giudice Giovanni, detto Chiano, e di una concubina di nome [...] sull’isola, nel 1312 Pisa avrebbe imposto a M. il matrimonio con Costanza di Montalcino e l’acquisto dei diritti di successione del Giudicato da Enrico VII (Casula, p. 2026). In realtà tutto quello che si può dire è che il 30 dic. 1312 il pontefice ...
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ANDREA da Bari
Luigi Prosdocimi
Giudice barese, visse nella seconda metà del sec. XII e all'inizio del XIII; a lui viene tradizionalmente attribuita una delle due redazioni scritte delle Consuetudini [...] , di A. e Sparano in E. Besta, Fonti: legislazione e scienza giuridica,p.te II (nella Storia del dir. italiano di P. Del Giudice, vol. I), Milano, 1925, pp. 468 s.; F. Calasso, Medio Evo del diritto,I. Le fonti,Milano 1954, pp. 415 s.; cfr. anche ...
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Giuseppe Tabasco
Abstract
Prima che inizi l’esame incrociato il giudice avverte il testimone dell’obbligo di dire la verità e lo informa della conseguente responsabilità penale. Quindi, il testimone legge [...] i principi generali, egli non ne sarebbe comunque vincolato. Pertanto, l’art. 207, co. 2, c.p.p. non restringe la soggezione del giudice soltanto alla legge e dunque la sua libertà di giudizio (C. cost., 2.6.1994, n. 208, in Cass. pen., 1994, 2626 ss ...
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Romanzo (1985) di D. Del Giudice. Racconta la storia dell’amicizia tra un giovane fisico, Pietro Brahe, e un anziano scrittore, Ira Epstein. ...
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Giurista longobardista del sec. 11º, giudice del sacro palazzo (in Pavia). Glossò le leggi longobarde con indirizzi d'interpretazione opposti a quelli del padre Guglielmo, glossatore dello stesso testo. ...
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Abati, Durante degli
Renato Piattoli
Giudice fiorentino che il 10 maggio 1289 fu sindaco del Sesto di Porta S. Piero. I rapporti fra i figli di Alighiero II e D. dovevano essere piuttosto stretti, infatti [...] che agiva a metà con Pannocchia Riccomanni, 480 fiorini d'oro. Garanti rimasero il suocero di Dante, Manetto dei Donati, il giudice D. degli A., Noddo Peruzzi, Alamanno Adimari e Spigliato del fu Spigliato da Filicaia. Più tardi, il 2 marzo 1301, fu ...
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Letterato. Nato a Padova, risulta ivi giudice nel 1324 e fino al 1337. Fedele agli Scaligeri, caduta la loro signoria in Padova si rifugiò a Vicenza (1338). Restano di lui poche rime e l'importante Summa [...] artis rytmici vulgaris dictaminis composta in latino con esempî volgari, nel 1332, che è il primo trattato della metrica italiana ...
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Magistrato (Burgio 1760 - Napoli 1813), giudice a Palermo; la fiducia di J. F. Acton gli valse la nomina a membro della Giunta di stato (1799) per i processi contro i patrioti della Repubblica napoletana; [...] di essa S. fu il membro più attivo e implacabile, contribuendo a circa cento condanne capitali. Promosso capo-ruota del Sacro Real Consiglio (1801), seguì poi i Borboni in Sicilia (1806) ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....