Distretto del giudice. Sinonimo, nell’età longobarda, di ducato, il termine sembra sottolineare un accentramento intorno a una civitas. ...
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Diritto
A. del giudice Soggetto che svolge attività complementari a quelle del giudice nell’esercizio della funzione giurisdizionale. Talvolta si tratta di un professionista che, avendo ricevuto un formale [...] atto di incarico, esegue operazioni necessarie al processo quando queste esorbitino dalla competenza tecnica dell’ufficio giudiziario. L’a. può dunque essere un organo occasionale e temporaneo dell’ufficio ...
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Scrittore (sec. 13º), giudice generale dell'imperatore Federico II; autore di un trattato in versi leonini, De regimine et sapientia potestatis, intorno ai doveri di un buon podestà e dei suoi dipendenti. ...
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Giurista (12º-13º sec.); giudice, insegnò privatamente. Raccolse con Andrea da Bari le Consuetudini di Bari, seguendo per suo conto il metodo della Lombarda (laddove Andrea seguiva quello del Codice giustinianeo). ...
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Sacerdote e giudice ebreo nel santuario di Silo, uomo pio, ma fiacco, sotto la cui influenza si formò Samuele (v.) verso la metà dell'11º sec. a. C.; morì sul colpo all'annuncio che i due figli erano rimasti [...] schiacciati sotto il peso dell'Arca santa ...
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(ebr. Yiftāḥ) Giudice d’Israele, della regione di Galaad. Eletto capo per combattere gli Ammoniti, fece voto che in caso di vittoria avrebbe immolato la prima persona che avesse incontrato tornando a [...] casa. La vittima fu la sua unica figlia e I. la immolò dopo averle concesso una dilazione di due mesi per «piangere la sua verginità», errando con le compagne sui monti ...
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Giurista e giudice bizantino (fine sec. 10º - primi 11º). La cosiddetta Πείρα o Pratica secondo gli atti di Eustazio Romano, opera d'ignoto giurista in 75 titoli, raccoglie massime di giurisprudenza tratte [...] dalle sentenze di Eustazio. Questi scrisse un trattatello sull'ipobolo; incerta invece la paternità di altre opere che gli si attribuiscono ...
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Giurista milanese (sec. 12º); giudice imperiale fin dai tempi dell'imperatore Lotario (1133-37). Gli fu attribuita infondatamente, sulla base di una tradizione che rimonta a Odofredo, la prima redazione [...] delle consuetudini di diritto feudale, Consuetudines feudorum, poi raccolta nel Corpus iuris civilis. La redazione contiene in realtà due celebri lettere nelle quali O., rispondendo al figlio Anselmo, ...
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Rimatore lucchese (sec. 13º), giudice e notaro in documenti che vanno dal 1242 al 1257. Fiorì intorno a lui una piccola scuola poetica strettamente legata ai Siciliani. Dante, che lo giudicò severamente [...] nel De vulgari eloquentia (I 13, 1), lo introduce nel canto XXIV del Purgatorio come rappresentante della generazione di poeti anteriore alla sua, e fa che egli riconosca la novità e la superiorità dello ...
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Ecclesiastico, giudice, giureconsulto (Bratton-Clovelly, Devonshire, 1216 circa - Exeter 1268). La sua fama è legata al trattato De legibus et consuetudinibus Angliae (1569, 1640, e in Scriptores rerum [...] Britannicarum medii aevi, 1878-83), che è, in ordine di tempo, la prima raccolta di diritto inglese (come tale dette un forte impulso allo studio del diritto in Inghilterra) e, forse, il più importante ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....