Il concetto di condizione è originariamente confuso con quello di causa. Lo stesso Aristotele fa della potenza, che è l'insieme delle condizioni necessarie all'esistenza determinata dell'essere, attraverso [...] propria condizione, il cui avveramento in caso di lite dev'essere senz'altro dichiarato dal giudice; ma l'applicazione ne è rimessa all'apprezzamento del giudice il quale deve tener conto della maggiore o minore gravità dell'inadempimento e, secondo ...
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Predicatore (Capistrano, od. Capestrano, L'Aquila, 1386 - Ilok, Croazia, 1456). Dottore di diritto civile e canonico, giudice di un rione di Perugia, lasciò professione e cariche pubbliche per entrare [...] (1416) nel noviziato dei francescani osservanti della città. Amicissimo di s. Bernardino da Siena, diffuse e organizzò il ramo riformato dell'ordine francescano detto della "Osservanza", di cui fu più ...
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FERRARA, Andrea
Carlo Bersani
Nacque a Tursi (Matera) l'11 nov. 1882, da Luigi e Rachele Capitolo. Entrò in magistratura nel 1905. Nel 1908 fu giudice aggiunto presso il tribunale di Matera e dal 1919 [...] Vi sono tuttavia suoi interventi anche sulla Rivista di diritto pubblico:nel 1930, ad esempio, sostiene con forza la natura di giudice ordinario della magistratura del lavoro, nata con la l. 3 apr. 1926, n. 563, la cui istituzione e collocazione all ...
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(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] ovvero all'uno o all'altro secondo la natura della norma sostanziale cui si riferiscono, o se si rivolgano solo al giudice: fu anche detto che le norme spaziali sono norme non autonome, la norma giuridica completa risultando dall'insieme della norma ...
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Giurista italiano (Verona 1907 - Padova 1998); prof. univ. dal 1939, insegnò diritto civile a Padova. Dal 1962 giudice alla Corte di giustizia della Comunità europea; dal 1972 avvocato generale della medesima. [...] Dal 1989 socio nazionale dei Lincei. Le sue Istituzioni di diritto civile (35a ed. 1994) rappresentarono un punto di riferimento per la scienza del diritto privato italiano e per l'insegnamento universitario. ...
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La riforma della filiazione
Gilda Ferrando
La riforma del 1975 aveva “quasi” parificato i figli nati nel e fuori del matrimonio, ma non completamente. La l. 10.12.2012, n. 219 unifica la condizione [...] non coniugati che abbiano entrambi riconosciuto il figlio (art. 316, co. 3, c.c.). In caso di contrasto è dato ricorso al giudice che, sentiti i genitori e disposto l’ascolto del figlio maggiore di 12 anni ed anche di età inferiore, se dotato di ...
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. Diritto. - Si qualifica come atto giuridico ogni manifestazione, sia dello stato o di altro ente pubblico, sia di privati, diretta ad un determinato fine preso in considerazione dal diritto. L'atto così [...] che esse esercitano a vicenda l'una sulle affermazioni dell'altra, agiscono in guisa tale da assicurare che l'accertamento del giudice segua in senso conforme al vero. Ma, ove per avventura l'interesse e il controllo di parte non agiscano a dovere ...
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La nullità d’ufficio
Stefano Pagliantini
Siccome nelle azioni di impugnativa negoziale oggetto del giudizio è il rapporto giuridico sostanziale che origina dal titolo dedotto nel processo, la validità [...] unite, cit., 944.
47 Questione già problematizzata da Carratta, A., Sub art. 112 c.p.c., in Carratta, A.Taruffo, M., Dei poteri del giudice, in Comm. c.p.c. Chiarloni, Bologna, 2011, 182 ss.
48 V. Cass., 22.5.1987, n. 4645, in Foro it. Rep., 1987 ...
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PROVA civile (XXVIII, p. 390)
Cesare LA FARINA
L'istituto trova oggi la sua disciplina in parte nel cod. civ. 1942 (essenzialmente nel titolo II del Libro della tutela dei diritti, artieoli 2697-2739) [...] a sé di prove già assunte (art. 281).
Il tempo, il luogo e il modo dell'assunzione sono stabiliti nel provvedimento del giudice istruttore (e di regola anche in quello del collegio) che dispone il mezzo di prova. Se l'assunzione non si esaurisce nell ...
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RICORSO (XXIX, p. 275)
Ottorino Vannini
Diritto processuale penale (p. 277). - Il ricorso, in materia penale, va considerato sotto due distinti punti di vista: come ricorso in cassazione contro le sentenze [...] (diritto civile, amministrativo, ecc.) di cui si deve tener conto nell'applicazione della legge penale; b) esercizio da parte del giudice di una potestà riservata dalla legge a organi legislativi (es., creazione di norme penali a mezzo di analogia) o ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....