Scrittore italiano (Roma 1949 - Venezia 2021); critico militante, ha trasferito nella sua narrativa la cultura e la lucidità del raffinato conoscitore della letteratura contemporanea. Nel suo primo romanzo [...] 2013) e il volume di racconti editi e inediti I racconti (2016). Nel 2021, pochi giorni prima della scomparsa, Del Giudice è stato insignito dalla Fondazione Il Campiello del premio speciale alla carriera; postuma, nel 2023, è stata pubblicata a cura ...
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Rimatore lucchese (sec. 13º), giudice e notaro in documenti che vanno dal 1242 al 1257. Fiorì intorno a lui una piccola scuola poetica strettamente legata ai Siciliani. Dante, che lo giudicò severamente [...] nel De vulgari eloquentia (I 13, 1), lo introduce nel canto XXIV del Purgatorio come rappresentante della generazione di poeti anteriore alla sua, e fa che egli riconosca la novità e la superiorità dello ...
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Giudice e notaio fiorentino, uomo politico e verseggiatore (Firenze 1220 circa - ivi tra il 1280 e il 1282). Nel 1260 fu inviato come ambasciatore a Corradino di Svevia. Nel 1280 era membro del Consiglio [...] di Firenze. Restano soltanto tre sue composizioni poetiche ...
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Giudice (n. intorno il 1260), fu, certamente sino al 1310, a Bologna. A Fabriano, dove passò (1320) per esercitare l'ufficio di notaio, compose la Fiorita (terminata nel 1325), compilazione parte in prosa, [...] parte in versi, di racconti storici e leggendarî in una cornice moralistica che ricorda Boezio: dall'origine del mondo ai fatti di Roma antica, con un cenno finale alla Tavola Rotonda ...
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Giudice e poeta in latino, fiorito alla corte di Federico II. Scrisse un ritmo in onore del suo sovrano e nel 1236 un poema in versi elegiaci su Alessandro Magno, che ebbe ai suoi tempi successo e alla [...] fine del Trecento fu tradotto in tedesco ...
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Romanzo (1985) di D. Del Giudice. Racconta la storia dell’amicizia tra un giovane fisico, Pietro Brahe, e un anziano scrittore, Ira Epstein. ...
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Letterato. Nato a Padova, risulta ivi giudice nel 1324 e fino al 1337. Fedele agli Scaligeri, caduta la loro signoria in Padova si rifugiò a Vicenza (1338). Restano di lui poche rime e l'importante Summa [...] artis rytmici vulgaris dictaminis composta in latino con esempî volgari, nel 1332, che è il primo trattato della metrica italiana ...
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Magistrato e letterato (sec. 13º). Fu giudice a Brescia e rappresentò il Comune nei patti della Lega Lombarda del 1226 e 1231. Nel 1238 difese Gavardo contro Federico II e fu fatto prigioniero: nel 1243 [...] era consulente legale dei podestà di Genova. Nel periodo della sua prigionia a Cremona, si diede a coltivare le lettere: scrisse un primo trattato De amore et dilectione Dei et proximi et aliarum rerum ...
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Letterato fiorentino (m. dopo il 1292); fu giudice ed è ricordato in numerosi documenti d'archivio dopo il 1261. È tra i migliori volgarizzatori: tradusse l'Arte della guerra di Vegezio e le Storie di [...] P. Orosio; non sono invece suoi il volgarizzamento del Viridarium consolationis di Iacopo da Benevento e quello del Trésor di Brunetto Latini, che per lungo tempo gli sono stati attribuiti. Unica sua opera ...
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Scrittore e magistrato italiano (n. Taranto 1956). Giudice alla Corte d’Assise di Roma, è autore di numerosi libri perlopiù di genere giallo. È noto al pubblico soprattutto per Romanzo criminale (2002), [...] del film Noi credevamo (2010) di M. Martone. Nel 2011 ha pubblicato insieme ad A. Camilleri e a C. Lucarelli Giudici, del 2012 è Io sono il libanese, prequel di Romanzo criminale in cui vengono scandagliate le radici sociopolitiche della banda della ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....