FINO d'Arezzo
Elisabetta Putini
Nacque probabilmente ad Arezzo nella seconda metà del sec. XIII da Benincasa. Poco sappiamo di lui: il codice Barb. Lat. 3953 della Biblioteca apostolica Vaticana ne [...] ", l'intitolazione del Barb. Lat. 3953 ci rimanda al padre, che fu quasi certamente quel Benincasa d'Arezzo (o da Laterina), giudice e "legum doctor", ricordato da Dante nel Purgatorio (VI, 13-14) come "l'Aretin che dalle braccia / fiere di Ghin di ...
Leggi Tutto
PIANESI, Luigi
Riccardo Piccioni
– Nacque a Macerata il 24 gennaio 1809, primogenito di Domenico e Maria Rosa Ciccarelli.
Le fortune economiche della famiglia Pianesi iniziarono negli anni del regime [...] 1838 fu ammesso fra i procuratori del tribunale di appello di Macerata. Nel 1841, a trentadue anni, fu prima nominato giudice supplente presso il tribunale di prima istanza di Macerata; poi, l’anno seguente, procuratore fiscale.
Nel 1846 partecipò ai ...
Leggi Tutto
GINSBERG, Allen
Biancamaria Tedeschini Lalli
Poeta americano, nato a Newark, New Jersey, il 3 giugno 1926. Sguattero, portiere notturno, agente letterario, cronista, recensore, poeta, attore cinematografico, [...] pure a Berkeley, durante il processo contro i membri del Free speech movement, "per calmare e addolcire l'animo del giudice". G. era, a dire di K. Rexroth, personaggio e poeta quasi convenzionale, finché il clima intellettuale di San Francisco non ...
Leggi Tutto
JENS, Walter
Aloisio RENDI
Scrittore tedesco, nato ad Amburgo l'8 aprile 1923. È tra i primi giovani autori tedeschi affermatisi nel secondo dopoguerra; seguì gli studî umanistici, ottenendo nel 1949 [...] , a salvarsi e a salire di grado nella gerarchia, ma alla fine rifiuta di diventare da "accusato", come tutti sono, un "giudice", e viene liquidato. Il successo dell'opera era dovuto anche all'interesse per la voce della nuova generazione tedesca: vi ...
Leggi Tutto
GIOVANNI da Nono
Marino Zabbia
Nacque a Padova intorno al 1275 da Simone di Pasqualino e da Paola Sottile. Nel Liber de generatione aliquorum civium urbis Padue, tam nobilium quam ignobilium egli vantò [...] prestare fede, oppure alle informazioni di cui giungeva in possesso grazie ai numerosi uffici ricoperti in qualità di giudice. Ogni capitolo del De generatione è chiuso dalla rapida descrizione dello stemma araldico della famiglia.
La divisione in ...
Leggi Tutto
DOGLIONI, Lucio
Giancarlo Volpato
Nacque a Belluno il 21 ag. 1730 da Francesco e Giustina Alpago Novello in una delle famiglie locali di più antica nobiltà.
La sua casata, una delle quattro nelle quali, [...] la carriera di amministratore della giustizia, chiamato in varie città: prima a Crema, ove iniziò la sua carriera facendo il giudice assessore, poi per cariche più importanti a Salò, a Rovigo, a Mantova, a Udine.
Intanto egli andava rivelando il suo ...
Leggi Tutto
Scrittore italiano (Capoterra 1952 - Isola di San Pietro 1995). Dotato di autentica vocazione narrativa e di una scrittura ricca di artifici, da cultore delle tradizioni sarde A. ha saputo dare vita a [...] , le avventure e la morte di un elefante bianco, 1981; Araj Dimoniu, 1984), pubblicò il romanzo Apologo del giudice bandito (1986), che rivelava l'autenticità della sua vocazione narrativa. Elaborazione raffinata di due antiche leggende sarde, il ...
Leggi Tutto
VIRGINIA
Plinio Fraccaro
. Eroina di una famosa leggenda romana collegata con l'abolizione del decemvirato legislativo del sec. V a. C. e con la restaurazione della libertà plebea.
Al primo collegio [...] in casa sua da una sua schiava e subdolamente era stata attribuita come figlia ad altri. Claudio stesso, che sedeva come giudice, attribuì la fanciulla al suo cliente. Il padre Virginio e il fidanzato Icilio, già tribuno della plebe famoso, non erano ...
Leggi Tutto
DEL BIANCO, Ubertino
Mario Pagano
Nacque ad Arezzo, probabilmente agli inizi del sec. XIII, se già nel 1233, in un documento, è citato quale "dominus Ubertinus iudex Iohanni Blanci".
Gli scarsi dati [...] mantenendo l'aequivocatio, difende la sua scelta, ché invece sarebbe "guittone" qualora condividesse il punto di vista del D.: "Giudice Ubertin, in catun fatto / ove pertegno voi, ver son guittone". Non si tratta del semplice rimprovero del laico all ...
Leggi Tutto
decadènza Nella divisione retorico-scolastica della letteratura latina, periodo della d. (e quindi scrittori, poeti, lingua della d., ecc.), quello compreso all'incirca fra il 3° e il 4° sec. d. C. In [...] difficile dal termine stabilito. Non può essere rilevata d'ufficio dal giudice, salvo che, trattandosi di materia sottratta alla disponibilità delle parti, il giudice debba rilevare le cause dell'improponibilità dell'azione. Nel diritto pubblico ...
Leggi Tutto
giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....