Canonista (Vienna 1741 - ivi 1805); prof. (1773-79) nell'univ. di Vienna, dovette lasciare la cattedra in seguito alla condanna delle sue dottrine ispirate al febronianismo. Fu quindi consigliere imperiale [...] a Linz e Innsbruck (1787) e giudice assessore a Linz, favorendo coi suoi scritti la politica antiecclesiastica di Giuseppe II. Il suo Was ist der Papst? (anonimo) fu tradotto in varie lingue. ...
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Martire, protettore degli artisti di teatro; la tradizione ricorda due martiri di questo nome: 1. G. di Arles, secondo una passio forse anteriore al sec. 5º, stenografo, in una persecuzione contro i cristiani [...] gettò via, innanzi al giudice, le tavolette cerate e fuggì. Catturato sul Rodano, fu ucciso sul posto; qui pare sorgesse in seguito una cappella. Sepolto ad Arles, fu edificata sul luogo una basilica. Festa, 25 agosto. 2. G. di Roma, secondo una ...
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Botanica
Si dice di parti od organi che non sono uniti fra loro o con altro organo; per es., i filamenti staminali l. (nella sofora e in altre Fabacee), che si contrappongono a quelli uniti o concresciuti, [...] sempre essere esplicitati nella motivazione della sentenza, in modo da consentirne un riesame, sia pure limitato, da parte del giudice dell’impugnazione.
In deroga a tale regola, l’ordinamento italiano disciplina anche mezzi di prova il cui valore è ...
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DELLA TENCA, Simone (Simone d'Arezzo)
Paolo Cherubini
Nacque ad Arezzo, probabilmente intorno al 1280, da ser Benvenuto di Bonaventura. Fu certamente notaio (sebbene siano scarsissimi i documenti pervenutici [...] da lui rogati) e forse anche giudice o avvocato; è incerta invece la sua attività di maestro in Arezzo, dove si trova per lo più citato unicamente come testimone e locatore in atti tra il 1315 ed il 1338 (in uno del 1322 è definito "sapiens et ...
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Ultimo dei Giudici d'Israele, vissuto verso la metà del sec. 11º a. C. Figlio di Elcana e di Anna, fu consacrato nazireo nel santuario di Silo, dove era sommo sacerdote il pio ma debole Eli. Eletto giudice [...] per l'introduzione di David alla corte di Saul), fa supporre una più tarda sistemazione del testo non completamente organica. Non è stata ancora accertata la natura delle fonti: sembra però che i libri di S. presentino affinità col libro dei Giudici. ...
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Vescovo di Beauvais (n. presso Reims 1371 circa - m. Rouen 1442); del partito dei Borgognoni, ottenne il vescovato di Beauvais nel 1420, ma ne fu cacciato nel 1429 dalla popolazione favorevole agli Armagnacchi [...] e ostile agli Inglesi. Fu il giudice principale nel processo contro Giovanna d'Arco (1431), per cui ebbe nel 1432 il vescovato di Lisieux, nella Normandia tenuta dagli Inglesi. ...
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Diritto
Istituto in base al quale, nei casi e nei modi previsti dalla legge, il pagamento volontario di una somma di denaro prima dell’apertura del dibattimento produce l’effetto di estinguere il reato. [...] l’ammontare della somma che l’imputato è tenuto a versare e ne dà avviso all’interessato. Lo stesso giudice poi, verificato il pagamento della somma indicata, pronuncia sentenza di proscioglimento dichiarando l’estinzione del reato. Se, invece, il ...
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AICONE
Cinzio Violante
Diacono o sacerdote (non si sa bene, per una rasura sul placito in cui il suo nome compare) del cardine della Chiesa milanese, nel luglio del 905 assisté l'arcivescovo di Milano, [...] Andrea, e il giudice del Sacro Palazzo, Regifredo, in un placito. Meno di un anno dopo, morto l'arcivescovo Andrea il 28 febbr. 906, gli successe il 7 marzo, secondo i cataloghi degli arcivescovi milanesi.
A. fu molto vicino a Berengario I, ...
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(gr. Ραδάμανϑυς) Antichissimo dio cretese; nella mitologia classica greca è re e legislatore sapientissimo, figlio di Zeus. Nell’ulteriore sviluppo del mito fu considerato signore del mondo ultraterreno [...] dell’Eliso, o Isole dei Beati; compare nella tradizione, insieme a Eaco e Minosse, come giudice dei morti. ...
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CARRILLO DE ALBORNOZ, Alfonso
AA. Strnad
Apparteneva ad una delle più nobili e rinomate famiglie della Castiglia, imparentata con i Trastamare.
Il padre, Gómez Carrillo de Cuenca, signore di Ocentejo [...] i benefici goduti dal C., comunicandogli la sua intenzione di deporlo in considerazione della sua condotta nella Francia meridionale, giudicata dannosa per la Chiesa. A quanto pare Eugenio IV cambiò però opinione nel corso dell'anno: in una lettera ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....