LEONE XIII, papa
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, alle pendici dei monti Lepini, a sud di Roma. Figlio dell'agiato proprietario terriero conte Ludovico [...] di fronte ai problemi del lavoro, non più teso soltanto a reprimere con la forza le agitazioni operaie, ma arbitro e giudice sereno, legislatore attento ai diritti e ai doveri di tutte le classi sociali. L. XIII attaccava l'individualismo degli ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] dell'Allacci, del Rancati e una apertura possibilistica da parte dell'Albizzi, la maggioranza fu di parere contrario e giudicò immatura qualsiasi decisione. A. accolse il parere negativo della congregazione, ma con il breve Super Cathedram del 9 sett ...
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Tradizioni ecclesiastiche e letterarie copte ed etiopiche
Paola Buz
Alessandro Bausi
La tradizione copta e quella etiopica rappresentano due momenti della cristianità alessandrina: la prima quello [...] :
E il concilio di Nicea fu tenuto a causa sua e i capi dei quattro seggi [episcopali] erano riuniti per giudicarlo, e precisamente i patriarchi di Roma, Alessandria, Efeso e Antiochia; e Costantino, il principe credente, sedeva con loro. Ed essi ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] del confessore, allineandosi gradualmente alla linea moderata di s. Alfonso, che presentava il confessore non come un giudice ma come un medico e padre, disapprovando il troppo facile rinvio dell'assoluzione, insistendo su una frequente comunione ...
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Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] ma al cristianesimo, che avrebbe spostato il centro della vita morale dall'esterno all'interiorità, erigendo l'individuo a giudice supremo delle proprie azioni.La tesi della religione come 'fatto sociale' che condiziona l'agire del singolo anche ...
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Un popolo di santi
Roberto Rusconi
Sommario: Il santo patrono nelle città italiane ▭ I luoghi della santità ▭ La fitta rete delle riforme monastiche ▭ La santità di funzione dei papi ▭ I santi cittadini [...] qui in Sardinia passi sunt reliquiisve clari sunt, andato perso. Non diversamente accadde per un altro scritto, opera di un giudice cagliaritano, Montserrat Rossellò, Las vidas dels sants de aquest regne [de Sardenya] o dels qui en ell són estats ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] credenti e a congiungere in matrimonio il papa con il Leviatano del potere secolare, mentre erano tralasciati i dettagli giudicati secondari, come quelli sull’intervento di papa Silvestro e sulla sua opera di conversione. I riferimenti biblici erano ...
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Onorio III
Sandro Carocci
Marco Vendittelli
L'origine familiare di O. costituisce un tema complesso, da affrontare in dettaglio. Se infatti appare certa la nascita romana, testimoniata dai legami di [...] Nel ciclo musivo è compresa l'immagine di O., il quale, genuflesso ed in scala ridottissima, offre l'opera al Cristo giudice, assiso in trono.
Quanto al governo dello Stato della Chiesa, è stato notato come, nonostante l'azione del suo predecessore e ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] seguito un ruolo altrettanto decisivo).
La tradizione aristotelica produceva dunque la scienza e i mezzi per valutarla; diventava giudice e parte in causa. È difficile immaginare cosa sarebbe successo senza i commenti sui fondamenti degli Analytica ...
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Credenze e culti
Valerio Valeri
Introduzione
'Credenza' è un termine notoriamente ambiguo, ma i principali significati elencati dai dizionari possono essere ricondotti a due gruppi generali. Da un lato, [...] punto prescritto del rito matrimoniale, "vi dichiaro marito e moglie", egli fa esistere ciò che dichiara. Lo stesso succede quando un giudice dice "l'imputato è assolto". In questi casi il dire è un fare (v. Austin, 1962).Il carattere costitutivo (v ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....