Giurista italiano (Villazzano, Trento, 1922 - Milano 2001). Prof. univ. dal 1951, insegnò diritto civile a Trieste e, dal 1954, nell'Univ. cattolica di Milano; socio nazionale dei Lincei (1977). Nominato [...] giudice costituzionale (1987) dal presidente della repubblica F. Cossiga, dal 1995 al 1996 fu vicepresidente della Corte costituzionale.
Opere princ.: L'acquisto a non domino (1948; 3a ed. Gli acquisti “a non domino”, 1975); La divisione ...
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Complesso delle norme giuridiche alle quali si ricorre quando si tratta di garantire l'attuazione di un diritto leso e per il cui esercizio è necessario l'intervento di un giudice. Tale esigenza è garantita [...] attraverso un processo, sia esso civile o penale. Fonti principali del d.p. sono il codice di procedura civile (per il procedimento civile) e il codice di procedura penale (per il procedimento penale). ...
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In diritto civile, colui che ha cagionato un danno in stato di necessità è obbligato a pagare al danneggiato un’indennità la cui misura è rimessa all’equo apprezzamento del giudice (art. 2045 c.c.). Di [...] stato di necessità si parla anche nel caso in cui il mancato adempimento di una obbligazione sia stato determinato dalla necessità d’evitare a sé stesso un danno patrimoniale. In tal senso lo stato di ...
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Novità giurisprudenziali sull’art. 18 st. lav.
Stefano Giubboni e Andrea Colavita
Le sentenze di maggiore interesse che sono recentemente intervenute in tema di definizione del perimetro applicativo [...] 2119 c.c. e agli artt. 1 e 3 della l. 15.7.1966, n. 604. Più in particolare, secondo la Corte, il giudice può – a seconda dei casi – estendere il catalogo contrattuale delle cause giustificatrici oltre i meri esempi del CCNL (se si tratti di condotte ...
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Giorgio Spangher
Abstract
Ancorché la verifica della correttezza delle decisioni sia assicurata con mezzi diversi in relazione alle diversificate funzioni assegnate dal legislatore ai vari mezzi di gravame, [...] p.p.).
Inoltre, le parti private ed i difensori possono presentare l'atto di impugnazione anche nella cancelleria del tribunale o del giudice di pace del luogo dove si trovano (se è diverso da quello in cui il provvedimento fu emesso) o davanti ad un ...
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Giurista italiano (Torino 1922 - Roma 2015), prof. di procedura penale (dal 1956) nelle univ. di Urbino, Genova, Torino, Roma e nuovamente Torino; membro (1976-80) del Consiglio superiore della magistratura; [...] giudice (1982) e presidente (1990-91) della Corte costituzionale; socio dei Lincei (1993). Cavaliere di Gran Croce ordine al merito della Repubblica italiana (1982). Ministro di Grazia e Giustizia nel governo Amato (febbr. - apr. 1993) e nel ...
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Nel diritto processuale civile l’appello è il mezzo di impugnazione ordinario delle sentenze pronunciate in primo grado, a eccezione di quelle dichiarate inappellabili tanto dalla legge quanto in virtù [...] gravità esso si conclude con una pronuncia che si limita a eliminare la sentenza impugnata e a rimettere la causa al giudice di primo grado (art. 353 e 354). Nel procedimento di appello si osservano, in quanto applicabili, le norme dettate per il ...
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La confisca
Vincenzo Mongillo
La giurisprudenza italiana mostra una crescente insofferenza per la sentenza di condanna quale vincolo formale di un provvedimento di confisca in caso di prescrizione del [...] , indirizzando i suoi strali contro la pratica della tortura, che «un uomo non può chiamarsi reo prima della sentenza del giudice, né la società può toglierli la pubblica protezione, se non quando sia deciso ch’egli abbia violati i patti coi quali ...
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BALDUCCHINI (Baldacchini, Baldichini), Giovanni
Nicola Raponi
Nacque a Parma nella prima metà del sec. XIV e studiò legge a Padova intorno agli anni 1360-61. Dopo essersi addottorato in diritto civile [...] il B. è detto "sapiens vir... utriusque iuris peritus" (cfr. Codice diplomatico laudense). Nel 1389 è a Milano e nel 1393 lo ritroviamo giudice e vicario del podestà di Piacenza, che era di nuovo Giacomo Pio da Carpi.
Il Corio e dopo di lui l'Affò ...
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BALLI (Ballus, de Ballis), Antonio
Filippo Liotta
Nacque a Trapani, ma si ignora l'anno della nascita. Era nipote dell'omonimo giurista (morto a Palermo l'8 nov. 1591) che fu giudice della Magna Regia [...] dovevano superare la decima parte del valore del mutuo.
Dottore in utroque iure, il B. ricoprì a Palermo la carica di giudice della Magna Regia Corte e fu avvocato fiscale. Presso i contemporanei godette di molta fama per l'integrità del carattere e ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....