Giurista (Bologna 1270 - ivi 1335). Studiò in patria con Francesco d'Accursio e Dino, ma per motivi politici non poté giungere al dottorato, che gli fu invece conferito ad Aix-en-Provence (1297). Fu poi [...] (1298) professore di diritto civile a Napoli, consigliere del re Carlo II e giudice della Gran Corte. Nel 1305, riconosciutogli anche a Bologna il titolo di dottore, vi fu professore, ma, ancora per motivi politici, fu costretto l'anno dopo ad ...
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Giurista italiano (n. Roma 1941). Laureato presso l’università “Federico II” di Napoli, magistrato poi magistrato di Cassazione, è stato presidente di Sezione della Corte di Cassazione e direttore dell'Ufficio [...] presso le università di Urbino e di Roma “Tor Vergata”. Nel 2011 è stato eletto dalla Corte di Cassazione Giudice della Corte Costituzionale, dal 2018 al 2020 è stato Vicepresidente della Consulta, anno in cui è stato eletto Presidente, carica ...
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inchièsta giudiziària Indagine svolta dal pubblico ministero durante la fase delle indagini preliminari e diretta ad accertare i fatti oggetto della notizia di reato. Il pubblico ministero, nell'esercizio [...] poteri coercitivi (per es. accompagnamento coattivo dell'indagato per rendere l'interrogatorio previa autorizzazione del giudice), ma non può procedere all'arresto.
Approfondimenti di attualità
Davvero un problema irrisolvibile? "Vecchie" questioni ...
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Il divieto di nova in appello
Claudio Contessa
Il codice del processo amministrativo (art. 104) codifica il divieto di nova in appello per ciò che attiene alle domande, alle eccezioni e ai mezzi di [...] probatorio non prodotto in primo grado, se solo la parte interessata si limiti ad allegare l’esistenza di tali prove e il giudice ne apprezzi l’indispensabilità ai fini della decisione ai sensi dell’art. 345, co. 3, c.p.c.7 Un secondo argomento ...
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Nel diritto processuale penale, si definisce così quella di non doversi procedere o di assoluzione. Quella di non doversi procedere si limita a statuire su aspetti processuali che precludono un accertamento [...] comune a entrambi i tipi di p. è la formula terminativa, una sorta di riassunto della motivazione della decisione che il giudice deve pronunciare. Tali formule sono tassativamente previste dalla legge agli art. 529-31 c.p.p. e devono essere precisate ...
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Giurista italiano (n. Napoli 1940). Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, è entrato in magistratura e poi è stato sostituto procuratore generale alla Corte dei Conti. Entrato al Consiglio di [...] inoltre ha ricoperto il ruolo di Presidente della Corte di giustizia federale dal 2007 al 2012. Dal 2013 è stato Giudice della Corte Costituzionale, eletto dal Consiglio di Stato, e dal settembre al dicembre 2020 è stato vicepresidente della Consulta ...
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FOLLERIO (Falliero, Follero, Follien, Folliero), Pietro
Maria Teresa Napoli
Nacque nel feudo di Sanseverino, presso Salerno, intorno alla seconda decade del sec. XVI da Antonio, dottore in legge. Ebbe [...] , pp. 37, 167; G. Salvioli, Storia della procedura civile e criminale, in Storia del diritto ital., a cura di P. Dei Giudice, III, 2, Milano 1927, cap. IX, passim; P. Fiorelli, La tortura giudiziaria nel diritto comune, Milano 1953-54, ad Indicem; F ...
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DIONISIO di Sarno (Dionigi di Napoli)
Mauro De Nichilo
Nacque a Napoli da Antonio nella seconda metà del sec. XIV. La famiglia originaria di Sarno si era trasferita a Napoli al tempo di Federico II ed [...] 560-66; Aldimari; Tutini), ritenute autentiche da Capasso, Martorana, Minieri Riccio, Tafuri, furono sospettate di falso dall'Ammirato, che le giudicò non sincere, bugie di D. o di chi sotto il suo nome scrisse dopo alcuni anni intorno alle famiglie ...
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famiglia
Antropologia
Istituzione fondamentale in ogni società umana, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale. Le funzioni proprie [...] coniugi, se uno di questi si oppone, l’altro può rivolgersi al giudice per ottenere l’autorizzazione a compierli (art. 181 c.c.). L’art chiesta, di comune accordo, da marito e moglie al giudice, senza alcuna formalità.
Circa i diritti e gli obblighi ...
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Magistrato italiano (Misilmeri, Palermo, 1925 - Palermo 1983). Entrato in magistratura nel 1952 come uditore giudiziario presso il Tribunale di Trapani, è stato poi pretore a Partanna per dodici anni, [...] di essere trasferito a Palermo nel 1966 presso l'Ufficio Istruzione del Tribunale dove ha assunto il ruolo di giudice istruttore, nel 1979 è stato promosso Consigliere Istruttore. A Palermo ha iniziato la lotta alla criminalità organizzata. C. è ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....