PUJADES, Jeroni
Mario Casella
Giurista e storico catalano, nato a Barcellona il 30 settembre 1568, morto verso la metà del secolo seguente. Si laureò in diritto civile e canonico all'università di Lérida [...] (1585-1591); passò a insegnarlo nell'università di Barcellona, finché fu nominato giudice ordinario e commissario generale del contado di Empurias.
La sua fama è legata alla prima parte della Crónica universal del Principat de Catalunya (Barcellona ...
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Giurista (Bologna 1270 - ivi 1335). Studiò in patria con Francesco d'Accursio e Dino, ma per motivi politici non poté giungere al dottorato, che gli fu invece conferito ad Aix-en-Provence (1297). Fu poi [...] (1298) professore di diritto civile a Napoli, consigliere del re Carlo II e giudice della Gran Corte. Nel 1305, riconosciutogli anche a Bologna il titolo di dottore, vi fu professore, ma, ancora per motivi politici, fu costretto l'anno dopo ad ...
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FOLLERIO (Falliero, Follero, Follien, Folliero), Pietro
Maria Teresa Napoli
Nacque nel feudo di Sanseverino, presso Salerno, intorno alla seconda decade del sec. XVI da Antonio, dottore in legge. Ebbe [...] , pp. 37, 167; G. Salvioli, Storia della procedura civile e criminale, in Storia del diritto ital., a cura di P. Dei Giudice, III, 2, Milano 1927, cap. IX, passim; P. Fiorelli, La tortura giudiziaria nel diritto comune, Milano 1953-54, ad Indicem; F ...
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(XIV, p. 764; App. II, I, p. 900; IV, I, p. 757)
Dei temi trattati in IV Appendice debbono riprendersi, in ragione dei mutamenti e degli sviluppi da registrare sul piano legislativo e della giurisprudenza [...] della tutela degli interessi che chiamiamo collettivi e diffusi. Sempre più largamente accettata è l'idea che la presenza del giudice si risolve in uno spreco di risorse intellettuali e in un'inutile perdita se egli presta la sua opera per risolvere ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Pena, istituti di
Massimo Pavarini
L'origine storica del sistema monistico delle sanzioni
I sistemi di diritto penale moderni si differenziano da quelli precedenti per l'adozione di un criterio monistico [...] dell'autore di un delitto possano essere predittivi di future condotte e che sono in effetti i soli di cui il giudice può avvalersi all'interno del processo penale. Pertanto la 'prognosi criminale' non ha nulla di scientifico, ma si regge unicamente ...
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La casa familiare
Giuseppe Buffone
La casa familiare è il centro di affetti, interessi e relazioni interpersonali della famiglia. Il concetto di “casa familiare” «ricomprende quell’insieme di beni, [...] 18075). Il vincolo non viene invece meno per il solo fatto che il genitore abbia instaurato una nuova convivenza: è il giudice chiamato a una valutazione di rispondenza all'interesse della prole (C. cost. n. 30/2008 cit.)15. L’assegnazione della casa ...
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BULCANO, Landolfo
Adriana Campitelli
Giurista vissuto a Napoli nella seconda metà del sec. XIII. Scarsissime sono le notizie in nostro possesso sul B., che è stato preso in considerazione dalla storiografia [...] ." (già letta così dagli editori) e non può non essere assegnata all'Acconciaioco. Il problema, dunque, rimane aperto.
Fontie Bibl.: G. Del Giudice, Cod. dipl. del Regno di Carlo I e Carlo II d'Angiò, I, Napoli 1863, p. 268nota; N. Barone, La ratio ...
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GIUDIZIARIO, ORDINAMENTO
Mariano D'Amelio
. L'ordinamento giudiziario, nel suo più largo significato, è formato dall'insieme delle norme, che regolano la costituzione e il funzionamento di tutti gli [...] emana la giustizia, così unico dovrebbe essere l'organo che l'amministra, anche se costituito con pluralità di sedi e di giudici e questi, alla lor volta, con pluralità di gradi gerarchici, allo scopo di avvicinare la giustizia al popolo e stabilire ...
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Uomo politico e giurista dell'Honduras, nato a Tegucigalpa l'8 agosto 1836. Addottoratosi in giurisprudenza, si dedicò dapprima all'insegnamento, coprendo varie cattedre, e tra le altre quelle di filosofia, [...] diritto civile, diritto naturale, diritto internazíonale privato. Passato quindi alla magistratura, fu in un primo tempo giudice di prima istanza a Tegucigalpa, e si elevò poi sino al grado di magistrato della Suprema Corte di Giustizia, ove rimase ...
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Maria Vittoria Barbieri
Abstract
Viene esaminata la disciplina relativa alla filiazione ossia alla relazione intercorrente tra il nato e il genitore e nella quale si compone il complesso di diritti, [...] il rispetto delle capacità, inclinazioni ed aspirazioni del minore stesso o, ancora, l’art. 145 c.c. che impone al giudice di sentire il minore in caso di contrasto inerente la vita familiare e, in tal modo, sembra confermare che all’interno del ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....