BRIGNOLE SALE, Anton Giulio
Gaspare De Caro
Nacque a Genova il 23 giugno 1605, da Giovan Francesco, che fu doge nel 1635, e da Geronima di Giulio Sale. Per testamento del nonno materno, privo di discendenza [...] contro il marinismo ed il tacitismo che avrebbe avuto sistemazione nel Tacito abburattato. Pubblicata soltanto nel 1643, quest'opera, giudicata "il titolo maggiore, se non unico, del B. ad avere un posto nella storia delle patrie lettere e del ...
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GUAZZO, Stefano
Giorgio Patrizi
Nacque a Casale Monferrato nel 1530 (ma alcuni storici collocano la nascita nella vicina Trino), ultimo dei quattro figli di Giovanni, fedele funzionario dei Paleologhi [...] immagine principesca si contrappone quella del cortigiano, che deve essere oratore, poeta e diplomatico. Il terzo dialogo, Del giudice, e il quarto, Dell'elettione dei magistrati, illustrano le qualità che il principe deve ricercare nella scelta dei ...
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BATACCHI, Domenico Luigi
Raffaele Amaturo
Nacque a Pisa il 3 nov. 1748 da nobile famiglia di origine fiorentina. Scarse e malcerte notizie si hanno della sua infanzia e della sua prima giovinezza, ricavabili [...] 'uno o per l'altro dei contendenti, finché Venere viene assolta per mancanza di prove decisive e per l'aperto favore di Giove, giudice della contesa. Vulcano, per mezzo della sua rete, riesce a ottenere la prova desiderata ma al tempo stesso dichiara ...
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COSTANTINI, Giuseppe Antonio
Angela Dillon Bussi
Nacque da Domenico quasi certamente nel 1692, dal momento che nell'atto di morte, redatto il 28 giugno 1772, egli è descritto "d'età d'anni 80 circa". [...] , non escludono che l'elenco delle sue opere possa ulteriormente arricchirsi.
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di Venezia, Giudice di Petition, Inventari, busta 463/128 (n. 20); Avogaria di Comun, Miscell. civile, 399 (n. 11); Venezia, Archivio dell ...
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COEN, Achille
Piero Treves
Nato da Giuseppe e da Eva Bonaventura in Pisa il 5 gennaio del 1844, fu allievo a Livorno probabilmente dell'istituto privato che il padre vi dirigeva, e tornò in seguito [...] , sostanzialmente costretto al silenzio.
Si è forse esagerato sull'isolamento, anche accademico, del C., se questi, fra l'altro, fu giudice del concorso donde uscì, nel 1900, vincitore Gaetano De Sanctis, al quale il C. negò il suo voto (e lo diede ...
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Stato dell’America Meridionale, confinante a N con l’Ecuador e la Colombia, a E con il Brasile e la Bolivia, a S con il Cile; a O è bagnato dal Pacifico per 2270 km.
Il territorio del Perù (sp. Perú) [...] controllare il loro lavoro; fu introdotta la figura del corregidor che cumulava le funzioni di amministratore, poliziotto e giudice. Dopo la scoperta di giacimenti argentiferi a Potosí (1545) e di mercurio a Huancavelica (1563), il settore minerario ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] fu creduto, a morbidezza di carattere, ma si riferiva ad atteggiamenti dispotici del capitano, il quale, a sentire il giudice, non esitava a sottrarre un assassino alla giustizia, come quel "todesco" della "famiglia" del conte accusato di aver ucciso ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] il dilettare, e il dilettare « imitando» bene qualunque cosa «o buona o cattiva». Per di più egli si appellava a un giudice di poesia ignoto ad Aristotele e ai teorici delle regole, cioè al «consenso universale», e preludeva così a quel concetto del ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] tre anni di pena nelle carceri dell'Inquisizione. Le prove a suo carico non dovettero risultare del tutto esaurienti se fu giudicato solo "vehementer suspectum" di eresia e condannato ad una pena abbastanza mite che gli fu commutata di lì a poco in ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] lasciò semiparalizzato e quasi muto. Fece in tempo tuttavia a vedere la tanto desiderata soppressione della Compagnia di Gesù, da lui giudicata soltanto presagio di tempi migliori (Vat. lat. 10019, f. 179, 20 nov. 1773, a Rodella: "per ora non si può ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....