Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] 'Aragona, figlia naturale di Ferrante, il quale concesse al suo nuovo genero anche il Ducato di Amalfi e l'ufficio di giudice supremo del Regno di Napoli. Nel 1463 a tale patrimonio si sarebbe aggiunta la Contea abruzzese di Celano, che fu dichiarata ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] come pochi o niuno è cui soffera l'animo di fare la sua vita col medico o col confessore e molto meno col giudice del maleficio, così non si truova chi si arrischi di aver la costoro dimestichezza, perciocché ciascuno ama la libertà della quale essi ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] Dio sono più autorevoli di qualsiasi magistrato» (Eus., v.C. IV 27,2).
Conferisce anche ai vescovi il diritto di essere giudicati dai loro pari, misura attestata esplicitamente nel 35582, ma la vicenda di Atanasio nel 330 mostra che essa era già in ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] opera di Ibas, gli scritti di Teodoreto di Ciro, composti contro la vera fede, e i dodici "capitula" di Cirillo. A giudicare da quanto sostiene lo stesso V., che rievoca gli eventi nella lettera a Rustico e Sebastiano, egli esprimeva anche con forza ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] collocavano le statue, ma se egli è bene che in un tempio sieno più altari per fare i sacrificij o non, lasceremo giudicare ad altri. Appresso a nostri antichi in que’ primi principij de la nostra religione, gli huomini da bene e buoni convenivano a ...
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Il movimento e l'organizzazione cooperativa
Luigi Trezzi
Questo contributo vuole mostrare quanto fecero i cattolici italiani per la diffusione delle cooperative, accennando all’ipotesi che esse fossero [...] e da condizioni ambientali, in Mezzo secolo di ricerca, I, 2, a cura di S. Zaninelli, cit., p. 368.
16 G. Lo Giudice, L’area siciliana: il contributo allo sviluppo economico e sociale dell’isola, ibidem, p. 562.
17 «debacle delle casse rurali», A ...
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La croce in Occidente
Il simbolo e il monogramma
Mauro della Valle
«Vexilla regis prodeunt, fulget crucis mysterium, quo carne carnis conditor, suspensus est patibulo»1. Lo splendido inno, ancor oggi [...] simboleggia lo Spirito Santo ed incoronato dal Padre che esce da una nube risplendente (o fulva?). L’agnello sta quasi come un giudice su di una roccia. Il suo soglio è circondato da due gruppi di animali: alla sua sinistra i capri, alla sua destra ...
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Cristianesimo e Chiese cristiane
Trutz Rendtorff
Cristianesimo e Chiese: un rapporto complesso
Il termine 'cristianesimo' designa l'insieme delle conseguenze storiche derivate dal sorgere del movimento [...] generalizzata, a un'escatologia individuale. Il problema del modo in cui ciascun uomo avrebbe affrontato dopo la morte il Giudice divino, nella prospettiva del paradiso o dell'inferno, ha avuto un profondo influsso sociale di tipo normativo sulla ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....