Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Gentile
Biagio de Giovanni
Giovanni Gentile, filosofo fra i massimi del Novecento europeo, unì all’elaborazione costante del suo pensiero una vocazione di riformatore politico-religioso, e [...] dell’infinità del pensiero si rovescia sul suo semplice e immediato identificarsi con il mondo. Che cosa può ostacolare un infinito nostro tempo, li libera dalla contingenza politica, ma il giudizio su di loro deve saper guardare a ciò che li ...
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FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] un secondo a partire dal luglio 1768 a Vienna. Il motivo immediato fu presentare a Giuseppe II il De gravitate, a lui XXII [1781], pp. 116-124). La prima rilevò che i giudizi sul ruolo scientifico dei gesuiti erano fuori luogo in una biografia del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Beccaria
Philippe Audegean
A Cesare Beccaria si devono i concetti fondamentali del diritto penale moderno. La filosofia, nelle sue mani, fu uno straordinario strumento di lotta politica, che [...] di prendere le distanze dall’interesse privato e immediato. Non si può quindi supporre che abbiano acconsentito Leopardi). Più lusinghiero, ma non troppo entusiasta, fu il giudizio del pubblico sulla Prolusione al corso di economia, che fu stampata ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Petrarca
Domenico Ferraro
La riflessione di Francesco Petrarca si svolge all’interno di una tradizione insolitamente estesa per gli orizzonti del tempo e rivisitata alla luce di una programmatica [...] e istanze espressive suggeriti soprattutto da Dante. Sull’immediato, la ricomposizione di ordine morale, cui rimandavano i dalle incombenze pubbliche era esplicitata nel rovesciamento del giudizio dantesco su Celestino V il cui rifiuto della carica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] Pasquale Stanislao Mancini, che va oltre la nazione naturale o «immediata» (i costumi, la lingua, la religione ecc.), retaggio di una fase provvisoria e confusa – è una revisione del giudizio di Hegel, che nelle citate Vorlesungen über die Philosophie ...
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Confucianesimo
Helwig Schmidt-Glintzer
Introduzione
Si designa come confucianesimo l'ideologia, ovvero la filosofia e la teoria politico-sociale del ceto colto dell'Impero cinese. Fondato sui valori [...] dei privilegi di nascita a criteri morali e al giudizio dell'opinione pubblica.
Nell'educazione dell'individuo era come nel XVI secolo: donde la ricerca di un nuovo, immediato accesso alle fonti della dottrina confuciana, soprattutto ai classici. L' ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Filangieri
Saverio Ricci
Nella crisi del dispotismo illuminato Gaetano Filangieri elaborò un disegno di trasformazione radicale dello Stato d’antico regime. Il suo costituzionalismo repubblicano [...] «regolare», se non una repubblica
Il successo dei primi due libri fu immediato. Filangieri spedì l’opera a Pietro Verri, che così ne scrisse al di voto, ma anche del diritto di accusa e di giudizio nel foro, riservati a chi non vende il lavoro delle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Gioberti
Marcello Mustè
Fin dall’inizio l’opera di Gioberti appare indirizzata alla ricerca del punto di intersezione tra una metafisica concreta e un pensiero politico capace di guidare il [...] due termini congiunti insieme da un terzo, conforme alla natura di ogni giudizio (Introduzione allo studio della filosofia, cit., 2° vol., p. deriva da Dio, è appresa dagli uomini con l’intuito immediato, e costituisce il principio e il fine di quell’ ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Egidio Romano
Gian Carlo Garfagnini
Egidio Romano fu uno dei più brillanti e influenti intellettuali e uomini di Chiesa tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento. Il suo De regimine principum [...] dottrina cristiana. Nel frattempo, come obiettivo più immediato, si scelse di colpire il giovane Egidio a proposito dell’importanza dell’influenza tomista (e dell’indipendenza di giudizio di Egidio), vale la pena di richiamare almeno due punti per ...
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DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] sensibile o molteplice materiale, puntuale e discreto. Il giudizio, aveva insegnato il Kant migliore, è una sintesi di propria "critica dei principi logici" del 1941-42. L'immediato prevalere di quest'interesse logico-epistemico spiega il fatto ch' ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
qualifica
qualìfica s. f. [der. di qualificare]. – 1. a. Termine che esprime una singola qualità o, in compendio, le varie qualità, reali o presunte, d’una persona, ovvero ne sintetizza le caratteristiche, le capacità, il modo di comportarsi:...