teleologia Concezione secondo la quale gli eventi, anche quelli non legati all’azione volontaria e consapevole degli uomini, avvengono in funzione di un fine o scopo.
Sebbene il termine sia piuttosto recente [...] e meccanicismo è la soluzione offerta da I. Kant, soprattutto nella Kritik der Urteilskraft, introducendo il giudizioteleologico, ovvero il giudizio secondo il quale l’ordine naturale è pensato in accordo con le esigenze della vita morale, e cioè ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] l'origine e lo scopo del mondo, o circa il significato dell'esistenza umana: non siamo autorizzati a formulare alcun "giudizioteleologico assoluto", cioè a concludere che tutto ciò che esiste sia stato creato al fine di operare ciò che di fatto ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] Mosca, in condizioni di vita oscure e marginali. Quale che sia il giudizio di merito che se ne voglia dare, una considerazione s'impone al ciò che, in filosofia, si chiama il processo teleologico. In conclusione, l'obiezione che sembra debba muoversi ...
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(XIV, p. 447)
La riflessione etica degli ultimi decenni del 20° sec. si presenta estremamente variegata e soggetta ad alcune importanti svolte che rispecchiano spesso mutamenti di sensibilità intervenuti [...] che si possono identificare recuperando l'approccio teleologico di Aristotele, con l'avvertenza che, parlato di 'teoria dell'errore' a proposito delle dottrine che considerano i giudizi morali asserzioni vere o false su valori che esistono di per sé; ...
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La fisionomia storica dell'opera di Aristotele si è nell'ultimo quindicennio venuta notevolmente modificando, grazie ai risultati degli studî diretti a ricostruire il processo della sua formazione spirituale. [...] συν-έχεια), ed è quindi affatto compiuta, ἐντελής. Nel suo Giudizio delle vocali Luciano, facendo che la lettera δ accusi la meraviglioso e di divino, giacché ha comunque in sé un elemento teleologico, e la finalità è la ragione e la bellezza dell' ...
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L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
Nella storia delle scienze, come in altre sfere dell'interpretazione storica delle conoscenze, vi sono pregiudizi radicati; uno di essi, di matrice [...] 'inverso, che l'idea del 'tutto' così rappresentata determini i giudizi attraverso i quali un intelletto come il nostro concepisce il legame tra scelta dev'essere abbinata al ricorso a principî di tipo teleologico in tutti i casi in cui si tratta di ...
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Mentre vi è un generale consenso sulla valutazione morale di specifici comportamenti verso gli esseri umani, almeno nelle questioni essenziali (uccidere o provocare un danno fisico oppure esercitare una [...] recentemente.
l cristiani credono nell'esistenza di un ordine teleologico e gerarchico dell'universo, al vertice del quale vi è il più elevato criterio etico. Di conseguenza, il giudizio sulla teoria egualitaristica deve essere sospeso fino a quando ...
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Biotecnologie, ecologia ed etica
Dietmar Mieth
(Zentrum für Ethik in den Wissenschaften, Tubinga, Germania)
In questo saggio discuteremo alcune importanti questioni attinenti l'ecologia e l'etica nel [...] si può far appello agli stati d'animo e ai giudizi spontanei degli individui per stabilire cosa sia eticamente giusto. Di viventi devono essere tutelate dal punto di vista razionale-teleologico, oppure in quanto simboli della pienezza del creato ( ...
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Nascita e sviluppo del vitalismo
Indicare gli esordi e tracciare la storia delle dottrine meccaniciste sul vivente è tanto facile quanto difficile e incerto è fare la stessa operazione in rapporto al vitalismo. [...] causa gravifica.
Da questo derivano i suoi giudizi sui predecessori, che consentono di delineare con forza particolare che riunisce in sé i principî meccanici e l'orientazione teleologica. Una forza di cui l'esperienza ci mostra l'effetto costante ...
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BANFI, Antonio
Fulvio Papi
Nato a Vimercate (Milano) il 30 sett. 1886, iniziò i suoi studi all'Accademia scientifico-letteraria di Milano, dove nel 1908 conseguì la laurea in lettere discutendo con [...] e quindi costituisce una scala di valutazioni e di giudizi, un problema storicamente eminente quale è quello del ragione", la quale, a sua volta, costituisce il senso teleologico della storia. Questi due punti saranno gli elementi di coordinamento ...
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teleologico
teleològico agg. [der. di teleologia] (pl. m. -ci). – Della teleologia, attinente alla teleologia, riferito soprattutto a teorie che considerino il mondo organizzato secondo fini determinati o che ritengano di riscontrare finalità...