Si tende ormai a non definire i settori culturali, i campi della conoscenza, le dottrine, essendo ogni sorta di sapere soggetta a mutamenti continui, a trasformazioni talvolta radicali; al posto di una [...] inevitabile crisi nell'ambito dell'a.; emblematico il giudizio di Le Corbusier a riguardo: "bisognerebbe che Medioevo, ha scritto: ccentro della stanza era il camino, mobile universale il cassone; non v'era raggruppamento simmetrico d'arredi, non ...
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(XIV, p. 361; App. I, p. 562; II, I, p. 877)
La prima e. universale, dopo la seconda guerra mondiale, venne inaugurata a Bruxelles nel 1958, dopo ben 13 anni dal conflitto. Il tema fissato dall'Expo era [...] finale dell'e., l'Italia riuscì a ribaltare il giudizio iniziale negativo, ottenendo un'affermazione come il padiglione che e un teatro.
Il 20 aprile 1992 si è aperta l'e. universale di Siviglia, che dovrebbe chiudere il 20° secolo. La scelta di ...
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(App. III, I, p. 126)
Storico e critico d'arte. Nel 1959 succede a L. Venturi quale professore di Storia dell'arte moderna all'università di Roma. Nello stesso anno riceve ex aequo con C. Brandi il premio [...] PCI senatore della Repubblica. Direttore di sezione dell'Enciclopedia Universale dell'Arte, promossa dall'Istituto per la collaborazione culturale elaborazione di un valore e che rifiutano il giudizio critico. Nella prima metà degli anni Sessanta è ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] , come le coppe utilizzate per il cosiddetto 'giudizio di dio'; ovvero recipienti, antropocefali o antropomorfi, De Luca, 1992.
h.b. collins, Eschimesi, culture, in Enciclopedia Universale dell'Arte, 5° vol., Venezia-Roma, Sansoni, 1958, coll. 2 ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] in questo modo a costituire uno dei grandi e universali fenomeni culturali del Medioevo occidentale (Romanini, 1987).V singoli significati, si possono individuare quelle che a suo giudizio sono le tre categorie iconografiche da bandire: le forme ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] per tutti.Sempre in Oriente la venerazione della c. come segno di salvezza universale ebbe, tra la fine del sec. 7° e l'inizio dell'8°, celle eremitiche e torri degli 'stiliti'. A giudizio degli specialisti, il particolare linguaggio architettonico ne ...
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Disegno industriale
Tomás Maldonado
di Tomás Maldonado
Disegno industriale
sommario: 1. Introduzione. 2. Per una storia del disegno industriale: a) le utopie scientifiche e tecniche; b) gli automi; [...] buon orologio [...]. Ogni giorno, in passato, accarezzavo l'idea di un modello universale" (H. Ford, My life and work, Garden City 1922, pp. si è imputata una certa ingenuità di giudizio nel considerare lo styling - sofisticata elaborazione degli ...
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Urbanistica
Edoardo Detti e Paolo Sica
di Edoardo Detti e Paolo Sica
Urbanistica
sommario: 1. Introduzione. 2. Le proposte per la città all'inizio del secolo. 3. Urbanistica e pianificazione nel ventennio [...]
Lo stesso Astengo indicava anche quali, a suo giudizio, fossero le condizioni ancora mancanti per raggiungere una ", aprile-maggio 1965.
Astengo, G., Urbanistica, in Enciclopedia Universale dell'Arte, Firenze 1966.
Aymonino, C., Il significato delle ...
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Buddhismo
Giuseppe Tucci
di Giuseppe Tucci
Buddhismo
sommario: 1. Il Buddha e la sua dottrina. 2. Il buddhismo e la nuova situazione politica in Asia. 3. Il buddhismo in Asia: a) Sri Lanka (Ceylon); [...] rim c'en mo di Tsongkhapa, poi confutandolo. Perciò il giudizio di Voltaire, basato sulle Lettere dei missionari, non può essere il merito di rivelare agli stessi Indiani il valore universale delle tradizioni artistiche dell'India in particolare e ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] lo stile del Dedalo, mentre fu senza esitazioni favorevole il giudizio non solo di G. Hamilton ma di uno cui il 1958), 1, pp. 27-31; E. Lavagnino-M. Praz, C., in Enciclopedia universale dell'arte, III, Venezia-Roma 1958, coll. 98-103; E. Bassi, Il ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...