D'ERCOLE, Pasquale
Franco Cambi
Nacque a Spinazzola, in provincia di Bari, il 23 dic. 1831 da Giovanni. Compiuti i primi studi nel paese natale, poi quelli superiori in seminario a Molfetta, nel 1848-49 [...] filosofo di Stoccarda, mantenendo una propria autonomia di giudizio. Ciò appare con piena evidenza dalle pagine . fissa le tappe evolutive dell'essere (naturale, spirituale, "universale", ovvero "logico-metafisico", che riunifica natura e spirito) ed ...
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Nacque a Loreto (prov. di Ancona) il 27 dic. 1837, figlio di Francesco e di Tarsilla Bocci. Studiò filosofia a Recanati, dove risiedeva con la famiglia; nel 1854 si iscrisse alla facoltà di medicina di [...] Contrario al giuramento politico richiesto ai parlamentari che, a suo giudizio, sanciva "il privilegio, ... la pretensione d'un diritto dell'estrema Sinistra: rivendicazione del suffragio universale, indennità ai deputati, nazione armata, imposta ...
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BOSCOLI, Pietro Paolo
Carlo Pincin
Nacque a Firenze da Giachinotto e monna Cosa il 30 giugno 1481, discendente di una famiglia tra le più antiche e nobili della città. Il padre aveva partecipato nel [...] piuttosto da poterne trar frutto che danno, atteso l'universale unione e concorso della città e maxime de' primi immortale obbligazione". E, riportando le condanne: "e tutto questo giudizio è fatto con pratica e parere unito di buon numero di ...
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FABRE, François-Xavier
Giovanna Robustelli
Nacque a Montpellier il 1° apr. 1766 da Joseph e Catherine Flori (del padre esiste un ritratto presso il Musée Fabre di Montpellier). Verso il 1779, dopo aver [...] ott. 1803) fu designato dalla contessa d'Albany suo legatario universale (22 dic. 1803) e iniziò e collaborare al progetto del con la nuova sovrana, ricevette importanti commissioni come il Giudizio di Paride (Richmond, Virginia Museum of art), Edipo ...
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MALFATTI, Valeriano
Sergio Benvenuti
Nacque il 20 nov. 1850 a Rovereto dal barone Cesare, podestà della città nel 1851 e nel 1867, e da Irene da Chiusole. Studiò presso il ginnasio locale e poi al Politecnico [...] al 1918. Nel 1907 e nel 1911, con l'introduzione del suffragio universale, fu eletto nel collegio di Rovereto, Riva e Arco. Il 18 dic alla guerra all'Austria. A tutti costoro espresse il giudizio che l'Italia fosse impreparata al conflitto contro gli ...
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Aristotele
Stefano De Luca
La mente filosofica più universale dei Greci
Se il filosofo è colui che 'ama il sapere', Aristotele ‒ vissuto in Grecia nel 4° secolo a.C. ‒ ne ha rappresentato la massima [...] , il miglior giudice di un pranzo? Il cuoco, che è un esperto, o gli invitati? Gli invitati, perché le capacità di giudizio dei singoli si sommano tra di loro e finiscono per superare quelle dell'esperto. Perché la politìa funzioni è però necessario ...
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ANSANI (Anzani), Giovanni
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Nacque a Roma nel 1744 (12 febbraio?), come può rilevarsi dalla data di morte scolpita sul suo epitaffio. Nulla si sa dei suoi studi musicali. Il probabile debutto dell'A., [...] metodo di canto dell'A., ripetendo quasi lo stesso giudizio del Burney.
L'A. fu conosciuto anche come soprani, tenore e basso con il basso continuo e di altra musica vocale.
Fonti e Bibl.: Gazzetta Universale 1777, n. 8, p. 63; n. 9, p. 71; n. 47, p. ...
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Erasmo da Rotterdam
Margherita Zizi
Un grande umanista europeo contro il dogmatismo e l'intolleranza
Grande umanista e filologo, Erasmo visse nella prima metà del Cinquecento, in un periodo segnato [...] a usare il latino, convinto che fosse la lingua universale, rifiutando gli idiomi nazionali che ai suoi occhi separavano i principi che erano alla base della sua filosofia: la libertà di giudizio, la pace e la tolleranza, la dignità e il valore dell ...
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CAPRANICA, Luigi
Alessandra Briganti
Nato a Roma il 13 nov. 1821 dal marchese Bartolomeo e Flaminia dei principi Odescalchi, compì gli studi nel collegio di Propaganda Fide. Poi, in contrasto col desiderio [...] attività letteraria, con una cantica di gusto montiano dal titolo IlGiudizio universale, apparsa a Roma nel 1842. Egli compì anche alcuni tentativi teatrali ed estendere alla società contemporanea il giudizio moralistico annunciato sin dal titolo. I ...
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ADAMI, Giuseppe
Nino Borsellino
Nato a Verona il 4 febbr. 1878, seguì a Padova studi di lettere, laureandosi però in giurisprudenza e iniziando presto pratica di giornalismo. Da Renato Simoni, passato [...] , però, incompleti). Per la produzione librettistica: C. Schmidl, Diz. universale dei Musicisti, Milano 1937-38, e A. Della Corte G. Gatti, Diz. di Musica, Torino 1956. Un giudizio sulla sua attività di librettista, biografo e editore di Puccini è ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...