Fisico (Ulma 1879 - Princeton 1955). Trascorsi i primi anni della sua vita a Monaco, dopo un breve soggiorno a Milano Einstein si trasferì con la famiglia in Svizzera. A Zurigo completò gli studî secondarî [...] da cui esse sarebbero viziate. Per esempio, a giudizio di E., non esistono ragioni plausibili perché, nello studio concezioni relativistiche, delle quali ben presto colse la portata universale e i limiti dell'originaria formulazione, laddove si tende ...
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Fisico e matematico (Roma 1608 - Firenze 1647). Succeduto a G. Galilei nell'incarico di matematico e filosofo del granduca di Toscana (1641), dimostrò la possibilità del vuoto in natura, scoprì e misurò [...] dell'Umbria. Tornato a Roma nel 1641, T. sottopose al giudizio di Castelli un trattato che ampliava la dottrina di Galilei sul i punti all'infinito di una curva. Il suo "teorema universale", consente di determinare, nel modo più generale possibile, il ...
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Poeta (Roma 1698 - Vienna 1782). Figlio di Felice Trapassi, soldato dell'esercito pontificio e poi salumiere. A 12 anni, nella bottega di un orefice, dove era stato messo per imparare l'arte, fu udito [...] sua dimora viennese. Il compianto per la sua morte fu universale, come universale era stata l'ammirazione per il poeta vivente: in suo onore greco), nei quali tratta con indipendenza di giudizio parecchie questioni che saranno pienamente risolte più ...
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Filosofo e sociologo (Berlino 1858 - Strasburgo 1918). Studiò a Berlino e in questa università insegnò poi come prof. straordinario (dal 1901); passò quindi come ordinario all'univ. di Strasburgo (dal [...] delle forme apriori kantiane. Sono esse infatti, a giudizio di S., che consentono sia nel dominio della natura razionale al problema circa il significato complessivo della storia universale. Dal relativismo in tal modo chiaramente enunciato S. cerca ...
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Scultore e architetto (Siena 1280 circa - Napoli 1337). Massimo scultore senese del 14° sec., cresciuto nella bottega di Giovanni Pisano, fu attivo nella realizzazione spec. di grandi monumenti funebri, [...] tomba del vescovo Antonio d'Orso, il cui programma iconografico incentrato sul tema della morte e del giudizio, sia personale che universale, può essere stato dettato da Francesco da Barberino esecutore testamentario del defunto: l'immagine del morto ...
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Pittore (Ornans, Franca Contea, 1819 - La Tour-de-Peilz, Vaud, 1877). Figlio di un agiato possidente, C. si recò a Parigi nel 1839 seguendo la sua inclinazione artistica e si formò, al di fuori delle istituzioni, [...] sociali di alcune sue opere. Dal 1841 C. affrontò il giudizio del Salon; dal 1844 alcune sue opere furono accettate e, Petit Palais) e nel 1867, di nuovo, accanto all'Esposizione universale, organizzò una sua personale con oltre cento opere. Pur al ...
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Uomo politico italiano (Varazze 1903 - Roma 1978). Deputato e senatore in più legislature e per più raggruppamenti (PSI, PSIUP, sinistra indipendente), per tutta la vita si dedicò al progetto di una società [...] di questo partito, lo abbandonò per divergenze di giudizio sull'invasione sovietica in Cecoslovacchia. Fu deputato dal 1948 nel 1976 ad Algeri fu tra i promotori della Dichiarazione universale dei diritti dei popoli e, nello stesso anno, diede ...
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Antropologa sociale inglese, nata a San Remo il 25 marzo 1921. Allieva di E.E. Evans-Pritchard a Oxford, insegnò presso l'University College di Londra (1971-1978), prima di spostarsi negli Stati Uniti, [...] rapporto esistente tra le forme associative e le forme di giudizio morale che servono ad approvarle.
Le sue idee teoriche si . Si tratta di un approccio che mira a una comprensione universale di quelle regole di purezza che si applicano sia alla vita ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] solo attraverso un'analisi rigorosa, contengono, come gli altri, un elemento individuale e universale in cui consiste il loro carattere conoscitivo. Il giudizio individuale porta alla "percezione del mondo" ed è quindi al tempo stesso anche ...
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CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] Dell'evo antico traendo lo spunto da un corso di storia universale di Heinrich Leo; Della Sardegna antica e moderna; Di alcuni stati un'Italia in pillole",si ripercosse, ingiustamente, come giudizio perentorio di inattuabilità di altre sue idee. Gli ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...