STORICISMO
Carlo Antoni
. È la considerazione della storia come realtà oggettiva per sé stante, svolgentesi secondo proprie leggi. Nei riguardi dell'individuo esso si configura come determinismo, che [...] stilistici delle opere d'arte, evitando ogni "non scientifico" giudizio di valore (A. Springer). Secondo la legge dei tre altro non era che fenomeno storico, cessava il suo valore universale e assoluto, ma perdevano tale valore anche le norme etiche ...
Leggi Tutto
Modernità
David Frisby
Sebbene il concetto di m. abbia fatto la sua prima comparsa nel discorso sociologico solo alla fine del 19° sec., lo studio delle caratteristiche della struttura e dei processi [...] sfere della scienza oggettiva, dei concetti morali e del giudizio estetico.
Habermas e la modernità come progetto
Una difesa , è stato messo in discussione l'assunto del carattere universale e inevitabile della m. e della modernizzazione alla base di ...
Leggi Tutto
SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] non si può scoprire nella storia un equivalente delle leggi universali che costituiscono il fulcro delle scienze naturali. M. White il riferimento ai valori non può essere confuso con il ''giudizio di valore'', che non ha posto nella scienza, mentre ...
Leggi Tutto
RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] e in M. Eliade, opera su uno strato presunto come prestorico, universale e assoluto, che è l'essere religiosamente come esigenza o condizione dell' , però, che non solo era liberato dai giudizi negativi di valore avanzato sulla vita religiosa dal ...
Leggi Tutto
Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] la variabile p sta per proposizione e il quantificatore universale posto all'inizio si legge come al solito 'per luce che l'adeguazione riguarda una connessione tra il contenuto ideale del giudizio e la cosa reale, e che in tale connessione ciò che ...
Leggi Tutto
GUZZO, Augusto
Filosofo, nato a Napoli il 24 gennaio 1894. Prof. di filosofia al Magistero di Torino (dal 1924), di filosofia morale, all'univ. di Pisa (dal 1932), di filosofia morale (dal 1934) e di [...] e realtà: apologia dell'idealismo (ivi 1925) e Giudizio e azione (Venezia 1928) di sostanziale impostazione attualistica. , il momento normativo o del dover essere, che fosse criterio universale e assoluto per giudicare il valore di ciò che i singoli ...
Leggi Tutto
Ideologia
Georges Burdeau
di Georges Burdeau
Ideologia
sommario: 1. Introduzione. 2. L'ideologia come fatto sociale. 3. Funzione delle ideologie. 4. Politica e ideologia. 5. Imprevedibilità della fine [...] che adempiono. Certo, sono funzioni abusive per il giudizio individuale e, tuttavia, funzioni indispensabili, in quanto di coscienza sia capace di far nascere un'ideologia universalmente valida. Nella sua lotta rivoluzionaria, la classe operaia ...
Leggi Tutto
Neopositivismo
FFrancesco Barone
di Francesco Barone
Neopositivismo
sommario: 1. Cenni storici. 2. Fonti e precedenti del neopositivismo. 3. Prima fase del neopositivismo: analisi logica del linguaggio [...] poteva in tal modo rendere conto della sua universalità e necessità. Su tale rinnovamento della filosofia Carnap, non si insistette tuttavia molto nell'indagine sui cosiddetti ‛giudizi di valore'. L'interesse dei più verteva infatti sulle scienze ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Sarpi
Adriano Prosperi
L’opera di Paolo Sarpi come storico e come politico rappresentò il più alto contributo intellettuale italiano dell’età della Controriforma offerto alla riflessione europea [...] . Di fatto, l’opposizione tra papato e Chiesa universale alimentò la battaglia dell’Interdetto e suscitò intorno a Ma si trattò comunque della manifestazione pubblica di un giudizio critico sul Concilio di Trento come strumento di rafforzamento ...
Leggi Tutto
Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] vagheggiato ma soltanto conservato-superato (Halbfass 1973). Il giudizio di Hegel muterà in maniera apprezzabile a partire dalle di rimuovere una di queste cause.
A operare con gli universali così concepiti è il secondo dei due mezzi di conoscenza, ...
Leggi Tutto
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...