Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] che "la divinità dell'uomo non riluce in nessun luogo della ragione così ampiamente come nel sole di questo universalegiudizio" definito "suprema luce della ragione" (ibidem, p. 153).
Si potrebbe insistere a lungo su questa pagina della Dialectique ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] fortuna avrà nel Medioevo in relazione al dibattuto problema degli universali. L’ultimo grande logico dell’antichità può essere considerato classe di giudizi, quelli sintetici a priori (che Kant aveva distinto sia dai giudizi analitici sia da ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] più generale si è ammessa anche l’esistenza di s. universali, in cui la relazione s.-simbolizzato è fissa e indipendente dal dove siede alla destra del Padre, l’attesa del giudizio finale. A questa formulazione trinitaria seguono la menzione della ...
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Fisico e matematico (Faenza o Modigliana 1608 - Firenze 1647). Succeduto a G. Galilei nell'incarico di matematico e filosofo del granduca di Toscana (1641), dimostrò la possibilità del vuoto in natura, [...] dell'Umbria. Tornato a Roma nel 1641, T. sottopose al giudizio di Castelli un trattato che ampliava la dottrina di Galilei sul i punti all'infinito di una curva. Il suo "teorema universale", consente di determinare, nel modo più generale possibile, il ...
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MATEMATICA
Federico Enriques
Matematica, o matematiche (gr. τὰ μαϑηματικά da μάϑημα "insegnamento") significa originariamente "disciplina" o "scienza razionale". Questo significato conferirono alla [...] loro proprio. Ma il significato di esse sta nel giudizio valutativo che implicitamente contengono; per il Descartes e il G. B. Vico "alle menti già dalla metafisica fatte universali non riesce agevole codesto studio proprio degli ingegni minuti". Ma ...
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Premessa. - Gli sviluppi dell'a. nel quindicennio 1960-75 sono stati assai notevoli, sia dal punto di vista quantitativo sia da quello qualitativo. Prima di esaminare alcuni progressi in direzioni particolari, [...] i primi trattati organici occorre attendere gli anni Sessanta (v. bibl.).
Un'a. universale o a. senz'altro, A, è una coppia (A, F), dove A nel 1930 sembra dilettantesco se non ingenuo": questo il giudizio dato da G. Birkhoff in un suo scritto del ...
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Probabilità
Gian-Carlo Rota e Joseph P.S. Kung
*La voce enciclopedica Probabilità è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Marco Li Calzi.
sommario: 1. Introduzione. [...] di von Mises.
L'idea sta nel formalizzare il giudizio del buon senso secondo il quale la successione 11111111 ... in geometria. Ciò eliminerebbe definitivamente l'indesiderato spazio ‛universale' dei campioni Ω.
Sarebbe infine grave negligenza non ...
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logica matematica
Walter Maraschini
Simboli per ragionare correttamente
Quando due amici discutono non sempre sono d’accordo: possono avere intenzioni e gusti diversi, oppure opinioni contrastanti sul [...] logica sono le affermazioni per le quali si può dare un giudizio di verità, si può cioè dire se sono vere o false tedesco Gottfried W. Leibniz introdusse un linguaggio simbolico universale (da lui chiamato characteristica universalis) per i ...
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Il Rinascimento. Le arti matematiche
Eberhard Knobloch
Ivo Schneider
Le arti matematiche
Il concetto di scienze matematiche
di Eberhard Knobloch
Il Rinascimento riprese dal Medioevo il concetto delle [...] grado di determinare sia la causa sia l'effetto. A giudizio di Piccolomini, ciò non si verifica nel caso della ambito della matematica applicata. L'ideale di uno strumento universale adatto a ogni possibile esigenza fu raggiunto a prezzo ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...