CILEA, Francesco
Raoul Meloncelli
Nacque a Palmi (Reggio Calabria) il 23 luglio 1866 da Giuseppe, apprezzato civilista e dilettante di musica, e da Felicita Grillo. A soli sette anni fu inviato a Napoli [...] privato dove avrebbe dovuto essere poi avviato agli studi di diritto e seguire le orme paterne; fu tuttavia attratto dalla musica formale, come osservò G. Pannain in un suo giudizio sulla figura del compositore calabrese: "Francesco Cilea tenne ...
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ALTEMPS, Marco Sittico
Boris Ulianich
Nacque nel castello di Hohenems (da cui il nome di famiglia, che fu italianizzato in Alta Emps trasformandosi poi in Altemps) il 19 ag. 1533. Suo padre Wolfgang [...] vi si diceva - a vescovo coadiutore di Costanza con diritto di successione.
L'azione intrapresa dall'imperatore venne ad urtare quale divenne una vera potenza finanziaria e fondiaria.
Un giudizio conclusivo sulla personalità dell'A. dal punto di vista ...
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LABRIOLA, Arturo
Fulvio Conti
Nacque a Napoli il 21 genn. 1873 da Luigi, un piccolo artigiano, e da Matilde De Laurentiis. Compiuti i primi studi in scuole cattoliche, a quattordici anni prese a frequentare [...] non fu però condivisa dal L., così come egli espresse un giudizio critico nei confronti dello sciopero agrario di Parma del 1908. In antifascisti". Escluso dalla Consulta (organo composto di diritto dagli ex deputati aventiniani) proprio per i suoi ...
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CLARO, Giulio
Aldo Mazzacane
Nacque ad Alessandria il 6 genn. 1525 da Giovanni Luigi e da Ippolita Gambaruti, entrambi patrizi, che del loro ceto portavano tutti i segni non solamente nella mentalità [...] egli ricordava il tempo trascorso insieme seguendo i corsi di diritto a Pavia, dove avevano ricevuto anche una visita, qualità di senatore, nel gennaio 1558 il C. partecipò al giudizio di sindacato sul podestà di Cremona. Nella stessa città, ...
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CARRARA, Francesco
Aldo Mazzacane
Nacque a Lucca il 18 sett. 1805 da Giambattista, ingegnere, e da Chiara Chelli. Figlio unico di una famiglia borghese piuttosto agiata, compì gli studi con maestri [...] logico posto come assoluto: "Delitto - pena - giudizio. L'ordine delle materie nel giure penale discende , Firenze 1949, pp. 528, 616, 659, 670; B. Petrocelli, Saggi di diritto penale, serie 2, Padova 1965, pp. 207-213; G. Bettiol, Scritti giuridici, ...
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DURINI, Angelo maria
Nicola Raponi
Nato a Milano il 24 maggio 1725, figlio del conte Giuseppe e della contessa Costanza Barbavara, fece gli studi di umanità dai barnabiti di S. Alessandro a Milano. [...] questi pensò di imprigionare anche il nunzio.
Diversamente dal giudizio della Curia, il D. non nascondeva la sua nel quale lo esortava a invitare i vescovi alla difesa dei diritti della Chiesa e della fede cattolica. L'enciclica fu pubblicata dal ...
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BENEDETTO XII, papa
Bernard Guillemain
Giacomo Fournier, originario di Saverdun (dipartimento dell'Ariège distretto di Pamiers) nella contea di Foix (Francia meridionale), nacque, probabilmente tra [...] morte, godessero della contemplazione diretta di Dio, anche prima del giudizio universale, ma il papa, in una serie di sermoni, iniziati un censo, e Taddeo Pepoli si tramutò in amministratore dei diritti e dei beni della Chiesa a Bologna.
Quanto al ...
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BETTI, Emilio
Massimo Brutti
Nacque a Camerino il 20 ag. 1890 da Tullio, medico condotto a Bausula (Macerata), e da Emilia Mannucci. Divenuto il padre nel 1901 direttore dell'ospedale civile di Parma, [...] 1927, anno in cui fu chiamato alla cattedra di istituzioni di diritto romano dell'università di Milano. Il 14 nov. 1927 tenne la Sospeso dall'insegnamento nell'agosto 1945 e sottoposto a giudizio di epurazione, fu prosciolto da ogni addebito un anno ...
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FLORA, Francesco
Massimo Onofri
Nacque il 27 ott. 1891 a Colle Sannita (Benevento) da Giuseppe e Vincenza Di Lecce. Trovatosi, poco più che adolescente, a capo di una numerosa famiglia per la prematura [...] 26 pubblicò il D'Annunzio (Napoli), ove, ad integrare il giudizio crociano sul "dilettante di sensazioni", ne riesaminava l'intera opera, , rifiutando di servirsi della legge che dava diritto ai perseguitati di far riaprire i concorsi espletati ...
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CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] accuse, travisamento dei fatti, apriorismo, sicurezza assoluta di giudizio), il C. lo segue passo per passo, chiarendo accenni efficaci al rispetto della coscienza (la persona umana ha diritto a non subire coazioni esterne nei suoi rapporti con Dio), ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....