Espressione latina («fumo, cioè apparenza, di buon diritto») che in diritto indica uno dei due presupposti (l’altro è il cosiddetto periculum in mora) necessari per ottenere, nell’ambito del processo civile, [...] un provvedimento cautelare. Esso consiste in un giudizio sommario in ordine alla verosimile esistenza del diritto a cautela del quale si invoca il rilascio della misura cautelare. A differenza di quanto avviene per il requisito del periculum, il ...
Leggi Tutto
Introdotto nel codice di procedura penale del 1988, il giudizio abbreviato (artt. 438-443 c.p.p.) è un procedimento qualificato speciale in quanto non dà luogo al momento dibattimentale, ma, su richiesta [...] di questo rito sono: la richiesta di rinvio a giudizio, la fissazione dell’udienza preliminare, la richiesta dell’imputato Voci correlate
Giudice dell'udienza preliminare
Principio del contraddittorio. Diritto processuale penale
Udienza preliminare ...
Leggi Tutto
In diritto, in via generale la presenza fisica in udienza. In taluni casi – il giuramento reso dalla parte, la testimonianza del terzo , il conferimento dell’incarico al consulente – l’attività che si [...] la parte convenuta o entrambe. In linea di massima, la mancata comparizione della parte convenuta non impedisce la prosecuzione del giudizio, mentre negli altri due casi potrebbe anche condurre alla cancellazione della causa dal ruolo (art. 309 c.p.c ...
Leggi Tutto
Il periculum in mora consiste nel possibile danno in cui potrebbe incorrere il diritto soggettivo, per il quale si richiede la misura cautelare, se rimanesse senza alcuna forma di tutela giuridica fino [...] merito. Il secondo, invece, consiste nella circostanza per cui il tempo occorrente per il giudizio di cognizione aumenti lo stato di insoddisfazione del diritto soggettivo, per cui si richiede la tutela cautelare fino al punto da pregiudicarlo.
Voci ...
Leggi Tutto
Onere della parte contro la quale viene prodotta in giudizio una scrittura privata: per disconoscerla, deve «negare formalmente la propria scrittura o la propria sottoscrizione» (art. 214 c.p.c.).
Con [...] Gli eredi e gli aventi causa dell’autore della scrittura non devono disconoscerla, potendo limitarsi a dichiarare di non conoscerla (art. 214, co. 2).
Voci correlate
Giudizio di verificazione
Prova. Diritto processuale civile
Scrittura privata ...
Leggi Tutto
Istituto giuridico di origine e applicazione squisitamente processuale volto a garantire l’ordinato e concentrato esercizio dei poteri processuali all’interno del giudizio. Secondo l’impostazione tradizionale [...] processuali in cui, come accade di regola nel nostro ordinamento, l’itinerario processuale della cognizione appare scansionato da barriere preclusive volte a ordinare lo sviluppo della procedura.
Voci correlate
Termine. Diritto processuale civile ...
Leggi Tutto
È soccombente colui che ha ottenuto dalla sentenza una tutela inferiore rispetto alle richieste formulate nelle conclusioni. La soccombenza condiziona la sussistenza dell’interesse ad impugnare. La soccombenza [...] è reciproca quando investe entrambe le parti del giudizio, ad esempio a fronte di un accoglimento parziale della domanda; impugnazione incidentale (artt. 246 e 371 c.p.c.).
Voci correlate
Impugnazioni. Diritto processuale civile
Interesse ad agire ...
Leggi Tutto
Principio di diritto processuale civile, secondo il quale, una volta istituito validamente il rapporto processuale, nessun cambiamento sopravvenuto può influire su esso e far venir meno la competenza; [...] determina, cioè, la translatio iudicii. Il principio, già conosciuto nel diritto romano (ubi semel acceptum iudicium, ibi finem accipere debet), è : per territorio (i mutamenti in corso di giudizio della residenza, domicilio, dimora non hanno su essa ...
Leggi Tutto
Nel processo civile, attività attraverso la quale vengono affermati e introdotti in giudizio determinati fatti storici, al fine di delimitare l’ambito decisorio del giudice. Stante il divieto di utilizzo [...] scienza privata da parte del giudice, alle parti del giudizio viene riconosciuto il potere monopolistico di allegazione dei fatti riferimento ai fatti modificativi, impeditivi o estintivi del diritto fatto valere dall’attore con la domanda: nel primo ...
Leggi Tutto
Contrasto tra un fatto e una norma giuridica. Nel diritto penale, l'antigiuridicità consiste in un giudizio di relazione volto a evidenziare il contrasto tra il fatto e una norma penale (antigiuridicità [...] giustificazione, cause, cioè, che, in base ad un giudizio effettuato alla stregua dell'intero ordinamento giuridico, escludono la periodo nazionalsocialista.
Voci correlate
Consenso dell'avente diritto
Legittima difesa. Diritto penale
Reato ...
Leggi Tutto
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....