Nella teoria generale del processo civile, l’attività di giudizio consistente nella soluzione di tutti i punti, in fatto e in diritto, da cui dipende la decisione. Quando tali punti sono controversi vengono [...] le questione di fatto, concernenti le circostanze storico-fattuali che rilevano all’interno del processo, dalle questione di diritto, relative all’interpretazione o all’applicazione di norme di legge. Si usa inoltre distinguere tra questione di rito ...
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Nell’antico diritto germanico, il potere domestico esercitato dal capo della famiglia o gruppo parentale (dal ted. Mund ‘protezione’). Era una signoria assoluta e illimitata su tutte le cose e le persone, [...] , né beni propri. Sotto l’influsso della civiltà latina, il m. venne a configurarsi come rappresentanza o assistenza in giudizio e, in genere, nei negozi giuridici, mentre le stesse persone soggette al m. andarono acquistando una propria personalità. ...
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Giurista italiano (Genova 1909 - Roma 2000). Prof. di diritto internazionale nelle univ. di Cagliari, Modena, Torino, Roma; giudice (1964-76) della Corte di giustizia delle Comunità europee; membro (dal [...] international; presidente (dal 1984) dell'Istituto internazionale per l'unificazione del diritto privato; socio corrispondente dei Lincei (dal 1991). Opere principali: Il giudizio di delibazione (1939); L'efficacia della legge nello spazio (1952 ...
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Giurista italiano (Milano 1913 - Roma 1980). Prof. univ. dal 1942, ha insegnato diritto tributario nell'univ. di Roma. Opere principali: La rinuncia agli atti del giudizio (1937); La prova a futura memoria [...] (1937); Case law e "stare decisis" (1938); L'onere della prova (1941; rist. 1966); Esecuzione forzata (1953); Corso di diritto processuale civile (2 voll., 1959-61); Corso di diritto tributario (1970; nuova ed. 1974). ...
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Nel linguaggio giuridico, l’azione concessa al titolare di una servitù (➔) per difendere in giudizio il suo diritto a essa contro chi ne contesta l’esistenza o chi ne impedisce l’esercizio. ...
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Magistratura
Sergio Bartole
I temi generali della giurisdizione, nel diritto romano e nello Stato moderno, sono trattati nel XVII vol. dell'Enciclopedia Italiana sotto la voce giurisdizione (p. 368). [...] CSM è composto da 33 membri, di cui tre di diritto (il Presidente della Repubblica che lo presiede, il primo presidente quello sostanziale - la netta separazione degli organi del giudizio da quelli della pubblica accusa, evitando, in particolare, ...
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PROPRIETÀ
Raffaello BATTAGLIA
Rodolfo BENINI
Giuseppe FURLANI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Fulvio MAROI
Tullio ASCARELLI
Francesco ROVELLI
. Etnografia. - Presso i popoli primitivi il concetto di proprietà [...] il vantaggio di sostenere la più comoda parte di convenuto in un futuro giudizio petitorio.
È discutibile se sia ammessa un'azione che accerti preventivamente il diritto di proprietà (cfr. per l'affermativa E. Betti, Rivendicazione e azione di mero ...
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SOCIETÀ
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Tullio ASCARELLI
Franco SPINEDI
Lello GANGEMI
. Storia del diritto. - Le prime origini della società si riscontrano, nel mondo romano, nell'antico consorzio familiare. [...] reclami dei soci vengono decisi dal tribunale con unico giudizio.
Bibl.: O. v. Gierke, Das deutsche a cura di F. Bing e M. Hachenburg, ivi 1934; T. Ascareil, Appunti di diritto commerciale, Roma 1932; H. Staub-Pinner, Kommentar zum H. G. B., I e II ...
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GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA (XVII, p. 395)
Enzo Capaccioli
AMMINISTRATIVA La Costituzione repubblicana ha confermato sostanzialmente le linee cui s'ispirava la precedente legislazione, stabilendo all'art. [...] . 6 dic. 1971, n. 1934).
Procedimento. - L'introduzione del giudizio ha luogo col ricorso dell'interessato contro l'autorità che ha emanato l atto che s'impugna e i motivi in fatto e in diritto.
Fuori dai casi nei quali i termini siano fissati da ...
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PROCESSO DEL LAVORO (XXVIII, p. 285)
Andrea Proto Pisani
LAVORO La l. 11 ag. 1973, n. 533 ha dettato una nuova disciplina processuale per le controversie in materia di lavoro (cioè controversie individuali [...] 20 maggio 1940, n. 300 (il cosiddetto statuto dei diritti dei lavoratori), relativa alla tutela della libertà e dignità eccezioni, nonché di nuove prove su istanza di parte. Cardine del giudizio di appello è l'udienza di discussione (art. 437) che ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....