NICOLETTI, Giovanni
Andrea Padovani
NICOLETTI, Giovanni (Giovanni da Imola). – Nacque presuntivamente verso il 1372 a Imola da Nicoletto, appartenente a una famiglia originaria di Bologna, trasferitasi [...] Castro. A giudizio di Domenico Maffei (1964), avrebbe mostrato scarsa originalità nei temi di diritto pubblico e comunione dei beni fra coniugi in Sicilia, in Rivista di Storia del diritto italiano, LX (1987), pp. 205-254; A. Belloni, Professori ...
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MALOMBRA (Malahumbra, de Malombris, Malumbra), Riccardo
Andrea Labardi
Figlio di Niccolò, giurista di antica famiglia, e di Emilia da Camino, nacque a Cremona probabilmente fra il 1259 e il 1264.
Il [...] Patetta (1895, p. 103) che lo avrebbero indotto a più meditato giudizio (Besta, 1925, I, 2, p. 850).
Dal febbraio 1315, Tübingen 1898, p. 28 n. 102; E. Besta, Fonti, in Storia del diritto italiano, a cura di P. Del Giudice, Milano 1925, I, 2, pp. 478 ...
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MARSILI, Alessandro
Federica Favino
– Nacque a Siena il 26 dic. 1601 da Ippolito di Alessandro e da Faustina Bulgarini, primo di quattro figli (Alfonso, Cesare e Leonardo). La famiglia, originaria di [...] di 1475 scudi, pari solo alla metà della cattedra di diritto civile.
Nel luglio-dicembre 1633 si colloca l’incontro del di fisica. Malgrado la divergenza di vedute, Galilei trasse un giudizio assai positivo sul M., considerandolo, come confidò a F. ...
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Compensazione e credito litigioso
Rosaria Giordano
La possibilità di accogliere l’eccezione di compensazione del credito sub iudice, tradizionalmente negata nella giurisprudenza di legittimità, era [...] e consentendola nel caso di contestazione nuova nel giudizio in corso avente ad oggetto il credito , G., Azioni sommarie. La sentenza di condanna con riserva, in Saggi di diritto processuale civile, I, Milano, 1993, 123 ss.
17 Chiovenda, G., Azioni ...
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GOZZADINI, Scipione
Giorgio Tamba
Figlio di Gabione di Nanne e di Chiara di Bartolomeo Bolognini, nacque nel 1398, probabilmente a Roma, dove il padre si era trasferito da Bologna per sovrintendere [...] Angelo Capranica, che nel 1459 aveva avocato a sé il giudizio in merito al requisito di cittadinanza di un lettore dello dava numerose prove nelle sedute del Collegio dei dottori di diritto civile non mancò di manifestarsi in diverse occasioni anche ...
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DELLA BERETTA, Giovanni Antonio
Costanza Ichino Rossi
Nacque a Milano il 15 luglio 1733 dal conte Carlo Fabrizio, di famiglia di antica nobiltà pavese, e da Anna Teresa D'Isabella, di famiglia patrizia [...] fu ordinato sacerdote (1757) e completò i suoi studi con il diritto civile e canonico, sotto la guida dell'avvocato rotale F. Gabrielli. corruzione, le cui cause risiedevano, a suo giudizio, principalmente nella scandalosa tolleranza da parte dello ...
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CECCHETTI, Raimondo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Oderzo (Treviso) il 26 febbr. 1703 da Giuseppe e da Paolina Mondini, originaria di Venezia. Dopo aver compiuto i primi studi nella città natale, li proseguì [...] non poetico": - p. 40), egli avalla la possibilità del giudizio e della censura ideologica e morale, per cui l'arte, L'opera, originata da una dissertazione letta all'Accademia di diritto pubblico, della quale il C. era socio dalla fondazione, ...
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MODESTI, Iacopo
Vanna Arrighi
– Nacque a Prato nel 1463 da Michele di Andrea e da Checca di Bartolomeo Nerucci.
La famiglia Modesti era originaria di Carmignano, piccolo paese nel contado, dal quale [...] di Firenze rimise la questione al suo giudizio. Come riconoscimento di questa funzione, ottenne 158-160, 197, 295; F. Buonamici, Il Poliziano giureconsulto e della letteratura del diritto, Pisa 1863, pp. 28, 83-85; C. Guasti, Il sacco di Prato ...
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La forma nella intermediazione finanziaria
Loredana Nazzicone
Nata nello ius civile arcaico con gli atti rituali, dove valeva alla produzione di effetti giuridici di per sé, senza particolare attenzione [...] cliente, questi sarebbe indotto a non produrre in giudizio tale copia, magari negandone l’avvenuta sottoscrizione: che desideri caducare, ma non rispetto ad altri: è l’uso abusivo del diritto o la condotta contraria a buona fede, di cui all’art. 1375 ...
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Rapporti tra concordato preventivo e fallimento
Fabrizio Di Marzio
Le nuove frontiere del diritto fallimentare, e il sovrapporsi di contratti e procedure per la salvaguardia dell’impresa pone il problema [...] processuale oltre che al principio del giusto processo. Dunque raccomanda al tribunale l’utilizzo nel giudizio di ammissibilità di principi del diritto e di clausole generali, ossia di norme senza fattispecie e ad oggetto indeterminato, le quali ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....