SVIZZERA (A. T., 20-21)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
*
Delio CANTIMORI
Luigi CHATRIAN
Otto TSCHUMI
Ernesto GAGLIARDI
Arthur HABERLANDT
Paul GEIGER
Rudolf KAUFMANN
Giuseppe [...] di Dante che originariamente spinse il critico ad affermare "i diritti della fantasia oltre i confini della realtà". Secondo una tendenza giudice federale; anzi, spesso l'istruzione e il giudizio di tali casi vengono devoluti agli organi cantonali, ...
Leggi Tutto
ROMANIA (A. T., 79-80)
Emmanuel DE MARTONNE
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Ramiro ORTIZ
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Walter [...] essa comprende in germe tutti i principî del diritto moderno.
Diritto odierno. - Diritto civile. - Il codice civile romeno è in con le leggi sulla libertà individuale, sull'istruzione e il giudizio in caso di flagranza di reato e, dopo la guerra ...
Leggi Tutto
SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] folklore (p. 59). - Arte (p. 61). - Musica (p. 63). - Letteratura (p. 63). - Diritto (p. 69). - Tavv. V-XIV.
Estensione e confini. - La Svezia è compresa tra 55° 20′ alte (par. 36), per il giudizio su clausole di decadenza e simili, ...
Leggi Tutto
Capitale della repubblica greca, di cui è anche la città più grande e popolosa. È situata al centro di una pianura limitata ad E., a N. e ad O. da una cerchia di monti: Imetto o Trellovoũni (m. 1026), [...] cioè della Compassione (Paus., I, 17, 1), al quale era legato un diritto d'asilo e che, secondo alcuni, è da identificarsi con l'altare di subire il giudizio dei pari di Acaia riuniti a Nikli, e invitato a Parigi per sottostare al giudizio del re, ...
Leggi Tutto
ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] vi fu per ragioni di studio, più che le scuole di diritto è probabile che anche lì frequentasse le scuole di rettorica, assai tutti i paesi, e Dante fu anche là oggetto di più giusti giudizî e di più severi studî. Comincia in quella nazione, da questo ...
Leggi Tutto
Il nome classico di Etiopia (dal gr. αἰϑίοψ "che ha la faccia bruciata" da αἴϑω "brucio" e ὄψ "faccia"; toponimo: gr. Αἰϑιοπία[χώρα], lat. Aethiopia [regio]) che già serviva a indicare tutta la parte del [...] dai Mahdisti e Menelik restò così in grado di affermare i diritti al trono abissino dei salomonidi dello Scioa.
Il nuovo negus d'encomio la precisione della sua esposizione e l'equanimità dei suoi giudizî, p. es. verso gli Ebrei, cui il suo re ...
Leggi Tutto
L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] perché alla sua origine non è l'organo specifico che fa valere il diritto. Solo con l'andar del tempo la polis viene estendendo sempre più sull'opera del magistrato, si è convenuti in giudizio solamente e necessariamente in quanto si appartiene a una ...
Leggi Tutto
L'albergo è la casa nella quale l'albergatore esercita la professione di dare alloggio e spesso di fornire anche il vitto ai viaggiatori, contro una rimunerazione in denaro.
Storia. - Se è vero che nel [...] esaminate e serve a dare sinteticamente un giudizio sulla bontà dell'albergo, cioè sulla sua quem recipiant (Dig., IV, 9 nautae caupones,1, § 1) è risolta dal diritto moderno nel primo senso, e l'albergo è considerato, come in una vecchia legge belga ...
Leggi Tutto
INDUSTRIA
Mario Colacito
Fabrizio Barca
Carlo Antonio Ricciardi
Antonello Negri
(XIX, p. 152; II, II, p. 28; III, I, p. 866; IV, II, p. 177)
Diritto. - Profili costituzionali. - La disciplina legislativa [...] giustifica l'osservazione di chi ha posto in rilievo che nel diritto pubblico − ponendosi la titolarità dell'impresa non come un problema in entrata allo stato.
Se si dà un provvisorio giudizio sui meccanismi contenuti nella legge, si osserverà che ...
Leggi Tutto
FRANCIA (XV, p. 876)
Pino FORTINI
Ugo FISCHETTI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Joseph HAMEL
Julien LAFERRIERE – Carlo Morandi
Popolazione (p. 888). - Secondo il censimento dell'8 [...] la pena. La sezione penale (chambre criminelle) della corte di cassazione può cassare le decisioni e i giudizî contrarî al diritto.
L'azione pubblica è intentata dal Pubblico Ministero il quale si rivolge al giudice istruttore; questo è investito ...
Leggi Tutto
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....