PATTO (pactum)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Carmelo SCUTO
Diritto romano. - Dal verbo pacio o paciscor che letteralmente significa "fare la pace", il patto indica nel più antico latino (ad es. nelle XII [...] per diritto puro (ius civile) l'obbligazione resta; ma il pretore fornisce al debitore chiamato in giudizio un patto che quest'ultimo, per la difesa da lui prestata nel giudizio di rivendicazione promosso dal cliente, otterrà una parte del fondo che ...
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di Massimo Zaccheo
Il neologismo cartolarizzazione designa, ellitticamente, una tecnica finanziaria, emersa nel mondo anglosassone, nota come securitization. Tale tecnica permette di smobilizzare poste [...] dovrà formulare, a beneficio dei sottoscrittori, un giudizio sulla valutazione del portafoglio effettuata dall'advisor, c.c.), né debba offrire i suoi beni alla soddisfazione dei diritti dei suoi creditori (art. 2741 c.c.). L'identità persona- ...
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Per ditta s'intende il nome commerciale col quale il commerciante singolo tratta i suoi affari, sottoscrive i contratti, firma la corrispondenza, intesta le fatture, può citare ed essere citato in giudizio; [...] commerciali, citare ed essere citato in giudizio, esser dichiarato fallito sotto la ditta ibid., 1909, p. 650; G. Segrè, Azione di spoglio e possesso di diritti con particolare riguardo al nome civile al nome commerciale e all'uso di un'insegna ...
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SMITH, Adam
Ugo Spirito
Filosofo ed economista nato a Kirkaldy in Scozia il 5 giugno 1723, morto a Edimburgo il 17 luglio 1790. Dal 1737 al 1740 studiò all'università di Glasgow dove fu scolaro di F. [...] la teologia naturale, la seconda l'etica, la terza il diritto civile e politico, la quarta l'economia politica. È stato e le cause della ricchezza delle nazioni, sebbene oggi tale giudizio sia molto discusso e combattuto.
L'opera è divisa in cinque ...
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. Nel diritto romano a cagione del potere sovrano dell'antico pater familias i rapporti tra genitori e figli sono stati regolati piuttosto tardi. Nondimeno delle relazioni domestiche tra padre e figli [...] canonico e la Glossa attribuirono anche agli incestuosi e adulterini il diritto di ripetere gli alimenti dal padre. La legittimazione presso i Longobardi sembra dovesse farsi in giudizio, né poteva avvenire senza il consenso dei figli legittimi, se ...
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Diritto. - Fatto giuridico è qualsiasi avvenimento che abbia per effetto il sorgere, l'estinguersi o il modificarsi d'un rapporto giuridico. L'avvenimento può essere un fatto naturale (per es., la nascita [...] , e per la decisione delle controversie portate al giudizio del magistrato. Per questo i noti brocardi ripetono tibi ius, ovvero ex facto oritur ius, cioè dal fatto scaturisce il diritto: il che però va inteso nel senso appunto che s'è detto, ...
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Così viene chiamato l'accordo di più persone per rifiutare di entrare in determinati rapporti o anche in qualsiasi rapporto con uno o più terzi, allo scopo di costringer questi a fare qualcosa o a desistere [...] esclusi anche dal far valere le loro ragioni in giudizio.
Il boicottaggio venne adottato nel secolo scorso e nell di lavoro è sostanzialmente passata dal campo del diritto privato nel dominio del diritto pubblico, il boicottaggio, arma di lotta, ...
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. Caput, testa, indica originariamente l'individuo, e capitis deminutio doveva indicare in antico la perdita, da parte di un gruppo, di uno dei suoi membri: sia che tale diminuzione venga subita dal populus, [...] parimenti della contestazione della lite in un giudizio legittimo; la caduta del testamento; l' , che ne cancellò anche le ultime tracce.
Bibl.: C. F. Savigny, Sistema del diritto romano attuale, trad. it. di V. Scialoja, II, Torino 1886 segg., p. ...
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È l'interesse dell'interesse, cioè la produzione d'interesse dall'interesse scaduto di una somma di danaro (interesse composto). Se lo si considera dal punto di vista strettamente economico, l'anatocismo [...] quando si potessero, o con citazioni in giudizio, o con convenzioni, capitalizzare gl'interessi a di dir. comm., 1927, p. 331; id., Della repressione dell'usura nel sistema del diritto civile vigente, in Riv. di dir. comm., 1928, p. 634; P. Addeo, Il ...
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Poligrafo e poeta spagnolo, nacque ad Osuna in provincia di Siviglia il 12 giugno 1761. Laureatosi in diritto nell'università di Siviglia, fondò, insieme con Reinoso, Blanco White, Lista, la Academia de [...] umanista, di politico, di filosofo, di storico, di dotto nel diritto civile e canonico fa fede un gran numero di scritti, di , simbolico e filosofico, La diosa del bosque, che, a giudizio di Juan Valera, ben può reggere a paragone con quello dello ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....