Nel diritto processuale civile, la legittimazione ad agire è la titolarità del diritto di azione, anche detta legitimatio ad causam; l’istituto opera sul piano soggettivo, determinando colui che ha il [...] garantito sul piano costituzionale, laddove (art. 24 Cost.) è previsto che tutti possano agire in giudizio per la tutela dei propri diritti soggettivi (Giusto processo). Non sono escluse peraltro ipotesi eccezionali, in cui la legittimazione ad agire ...
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Dichiarazione che una parte fa all’altra della verità dei fatti a essa sfavorevoli e favorevoli all'altra parte (art. 2730, co. 1, c.c.). È una prova costituenda e legale, la cui disciplina si rinviene [...] la prova testimoniale (2735 c.c.). La confessione in giudizio può essere provocata dalla controparte attraverso l’interpello, che deve resa, salvo che non riguardi fatti relativi a diritti indisponibili. In caso di mancata risposta all’interrogatorio ...
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Espressione latina («ragione del domandare») con la quale si indica l’insieme dei fatti che, alla luce della norma di legge invocata, hanno l’effetto di costituire il diritto soggettivo fatto valere in [...] che una causa, rientrando nella fattispecie costitutiva di un altro diritto, si ponga come questione pregiudiziale rispetto alla decisione sul rapporto sostanziale dedotto in giudizio in via principale. In dottrina si usa anche distinguere tra ...
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La Costituzione italiana distingue, nell’ambito delle situazioni giuridiche protette (art. 24), tra diritti soggettivi e interessi legittimi, assegnando, di regola, la giurisdizione sui primi al giudice [...] giudice amministrativo può conoscere anche i diritti soggettivi (giurisdizione esclusiva). Questo discrimine positivi sia negativi, possono essere pronunciati in ogni fase del giudizio, ne demanda la risoluzione alla Cassazione. Da questo articolo, ...
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La chiamata in garanzia costituisce un istituto del processo civile finalizzato a far partecipare al processo il garante (Garanzia. Diritto civile) di una delle parti. L’art. 106 c.p.c. prevede che ciascuna [...] parte possa chiamare in giudizio un terzo (Intervento di terzo), dal quale pretende di essere garantita, ossia sul quale essere successivamente depositata presso la cancelleria del giudice.
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Garanzia. Diritto civile
Intervento di terzo ...
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L’incompetenza del giudice adito si verifica allorché, nel proporre la domanda, la parte attrice abbia violato i criteri di competenza previsti dalla legge. Di norma, il difetto di competenza è rilevabile [...] competenza (art. 48 e 375 c.p.c.). Perché il giudizio riprenda il suo corso le parti devono provvedere a riassumerlo entro domanda giudiziale (art. 310, co. 1 e 2, c.p.c.).
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Competenza. Diritto processuale civile
Translatio iudicii ...
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Situazione processuale della parte (attore o convenuto) che non si è costituita in giudizio.
Prima della formale dichiarazione di contumacia di una parte a opera del giudice è necessario che quest’ultimo [...] ammesso a compiere attività che gli sarebbero precluse se dimostra che la nullità dell’atto introduttivo del giudizio (Citazione; Ricorso. Diritto processuale civile) o la sua notificazione gli ha impedito di essere a conoscenza del processo (art ...
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Il più importante fra gli ausiliari del giudice, è tenuto a dare in udienza e in camera di consiglio tutti quei chiarimenti tecnici che il giudice gli richiede dopo aver compiuto opportune indagini. La [...] conoscenza sullo svolgimento di fatti, mentre il consulente effettua un giudizio, ricostruendo i fatti ai quali non ha assistito. Il .
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Ausiliare del giudice
Consulenza. Diritto processuale civile
Prova. Diritto processuale civile ...
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Situazione processuale caratterizzata dalla proposizione della stessa domanda in due distinti processi.
L’istituto della litispendenza appartiene al novero degli strumenti che il processo civile destina [...] grado. Nel caso, invece, in cui i gradi di giudizio siano diversi, per il coordinamento delle decisioni la giurisprudenza ricorre deposito del ricorso.
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Causa petendi
Continenza
Litispendenza. Diritto internazionale privato
Petitum ...
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Nel diritto processuale civile, uno degli elementi identificativi oggettivi dell’azione proposta.
Se con il termine causa petendi si suole indicare l’insieme delle ragioni in fatto e in diritto poste a [...] , così, l’oggetto processuale, costituito dal contenuto della tutela richiesta, all’oggetto sostanziale, ovvero il diritto soggettivo fatto valere in giudizio.
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Azione. Diritto processuale civile
Causa petendi
Cosa giudicata ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....