In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] diffondersi in nuovi campi del sapere (filosofia, scienza, diritto) fino a quel momento dominio esclusivo del latino. poco convenevole ch’huomini, come voi siete, forniti di tanto giudizio e di così pregiata letteratura, spendiate il tempo in cose ...
Leggi Tutto
Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] il significato di «qualsiasi bene che possa essere oggetto di un diritto»; parte, con il significato di «ciascun soggetto portatore di interessi preliminari non sono idonei a sostenere l’accusa in giudizio (Codice di procedura penale, art. 125, ...
Leggi Tutto
Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] dalle armi atomiche
(58) i residenti credevano di aver diritto a parcheggiare sotto casa
(59) gli avversari riconobbero di non credere a questa possibilità
(b) Verbi di opinione e giudizio (credere, immaginare, pensare, ritenere, supporre, ecc.):
(61 ...
Leggi Tutto
Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] (vanamente perseguito) di ottenere la più prestigiosa cattedra di diritto romano, si dedicò poi a studi di teoria e storia Sacra Scrittura contro Giambattista Vico, p. 8); un giudizio simile si riscontra anche in contesti non polemici, come nella ...
Leggi Tutto
Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] frasali». Secondo Becker mediante il predicato si esprime un giudizio, mentre l’attributo esprime un concetto (Graffi 1991: piuttosto frequente nell’italiano burocratico (le persone aventi diritto). Se coniugati al passato possono avere funzione ...
Leggi Tutto
Carlo Goldoni (Venezia 1707 - Parigi 1793) trascorse parte della fanciullezza a Venezia, e l’adolescenza e la giovinezza in varie sedi. Compì studi disordinati e concluse quelli di diritto. Avvocato a [...] alcuni e apprezzato da altri (Hecker 1985). Voltaire ne ammirava lo stile «naturale», ma, va precisato, il suo giudizio nasceva da una competenza dell’italiano della conversazione formatasi sui manuali italo-francesi del Settecento, che offrivano un ...
Leggi Tutto
La portata complessiva dell’➔interferenza russa nella lingua italiana è stata largamente sottovalutata. In effetti, sia in età zarista sia nella fase compresa tra la Rivoluzione d’ottobre e la dissoluzione [...] pur conservando l’impronta di un mondo remoto, avevano acquisito diritto di cittadinanza. Malgrado la maggior parte dei russismi non vada al (la cosiddetta guerra fredda, 1946-1953), il giudizio di valore su fatti e istituzioni dell’Unione Sovietica ...
Leggi Tutto
I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] che udiva e usava egli stesso nella seduta di giudizio. Tale funzione mediatrice, alla quale professionalmente era 16, pp. 80-96.
Fiorelli, Piero (1994), La lingua del diritto e dell’amministrazione, in Storia della lingua italiana, a cura di L. ...
Leggi Tutto
L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] (come sentire, udire, vedere) e quelli che esprimono giudizio (avvisare, concludere, giudicare, stimare), opinione, convinzione o , Conv. III, 15, 9)
(22) E però l’uomo di diritto appetito e di vera conoscenza quelle [le ricchezze] mai non ama, e non ...
Leggi Tutto
Biologia
Capacità morfogenetica di un’area o territorio embrionale o campo, di dare origine, in un determinato momento dello sviluppo, a una particolare struttura od organo. Per es. un’area di ectoderma [...] tra i diversi giudici ordinari del potere giurisdizionale. Ai sensi dell'art. 99 c.p.c. chi vuol fare valere un diritto in giudizio deve proporre domanda al giudice competente. In sede civile, il giudice che ha la c. generale in primo grado è il ...
Leggi Tutto
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....