CICOGNANI, Amleto Giovanni
Luciano Osbat
Nacque a Brisighella, in provincia di Ravenna (e diocesi di Faenza) il 24 febr. 1883 da Guglielmo e da Anna Cerioni. Frequentò le prime tre classi ginnasiali [...] , si pervenne alla pubblicazione a Roma delle Fonti dei diritti e discipline orientali e alla prima stesura della maggior parte padri conciliari nel corso dei loro dibattiti e che, a giudizio dei due pontefici, erano direttamente in relazione con il ...
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D'ANNIBALE, Giuseppe
Lilia Massaro
Nacque il 22 sett. 1815 a Borbona (od. prov. di Rieti), da modesta famiglia, dalla quale discese anche un altro cardinale, Federico Tedeschini, figlio della sua unica [...] dottrinali finalizzati alla corretta soluzione dei singoli casi e al giudizio sulle singole azioni umane, il D. comincia la sua , nelle scuole, per la conoscenza che il D. aveva del diritto e per l'autorità di cui godeva presso la Curia romana. Egli ...
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BONINO, Alessandro (Alessandro d'Alessandria)
Raoul Manselli
Nato in Alessandria intorno al 1268, entrò nell'Ordine francescano e fu mandato a Parigi per compiervi gli studi filosofici e teologici; fu [...] attinta di seconda mano in particolare dalle opere di diritto canonico, e precisamente dal Decreto, dalle Decretali e contemporanei. Il Tractatus ci permette anche di poter avanzare qualche giudizio sulla posizione del B. in seno alla cultura sua ...
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ANSELMO della Pusterla
Maria LUisa Marzorati
Nulla sappiamo della sua nascita e della sua famiglia. Completò la sua educazione in Francia con altri giovani milanesi; fu nel 1107 a Parigi e a Tours presso [...] vescovo di Alba, rinunciare al pallio piuttosto che perdere il diritto della sua Chiesa.
Dal 23 maggio 1125 la sede imperiale, della sua parte che l'arcivescovo rifiutava di sottoporsi al giudizio.
Con ogni probabilità, le classi più umili della ...
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Marino II
Ambrogio M. Piazzoni
Come avvenuto per Marino I, in alcuni cataloghi di papi il suo nome fu mutato in quello di Martino e vi risulta, dunque, il terzo con questo nome. Questa erronea tradizione [...] il monastero di Canneto) e svariati privilegi, tra cui il diritto di predicare, normalmente riservato al clero e negato ai monaci. intera Germania e della Gallia, con ampi poteri di giudizio su chierici e monaci, attribuendogli anche la prerogativa di ...
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STEFANO VIII
Ambrogio M. Piazzoni
Eletto nel luglio (forse il 14) del 939, S. era un romano, cardinale prete del titolo dei SS. Silvestro e Martino. È solo frutto di tradizioni molto tarde la notizia [...] Neustria, ma non aveva cessato di reclamare il proprio diritto, tanto che in un sinodo tenutosi a Soissons nel che Artoldo fosse proclamato usurpatore della cattedra episcopale. Nel giudizio d'appello a Roma, il papa ritenne regolare la posizione ...
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CICOGNANI, Gaetano
Luciano Osbat
Nato a Brisighella (Ravenna) il. 26 nov. 1881 da Guglielmo e da Anna Cecioni, fu fratello di Amleto; frequentò il seminario a Faenza, e fu ordinato sacerdote il 24 dic. [...] della Sacra Romana Rota, contemporaneamente insegnò diritto canonico nella stessa università dell'Apollinare. Nel e, ritornato in patria, modificò completamente il suo giudizio sugli avvenimenti, adeguandosi alla condanna del nazismo contenuta ...
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BONAPARTE, Luciano
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 15 nov. 1828, da Carlo Luciano e da Zenaide Bonaparte. Più degli insegnamenti del padre, che, in uniforme da guardia civica, accompagnò nel 1848 [...] ses qualités" (Charles-Roux, p. 209). Analogo giudizio ritroviamo nella rievocazione di uno dei protagonisti delle vicende francesi Chiesa francese nei riguardi di Roma e sosteneva il suo diritto alla designazione. Un diversivo in ogni caso inutile: ...
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valdismo Movimento religioso originato in Francia nel 12° sec. e confluito successivamente nella Riforma protestante.
Le origini
Il movimento valdese trae origine dall’attività di un mercante lionese, [...] del v. originario di fronte al francescanesimo è l’insistenza sul diritto alla predicazione per i laici.
Gli sviluppi
Durante il 13° e la menzogna, il giuramento e ogni forma di giudizio; praticavano la continenza, non in odio alla materia ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] persona ricupera i beni nello stato in cui si trovano e ha diritto di conseguire il prezzo di quelli alienati, se ancora dovuto, o fine dello stato di prova per l’uomo, cui segue il giudizio individuale e la vita eterna in stato di felicità o di pena ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....