CANAL, Nicolò
VVentura
Nato a Venezia nel 1415 da Vito (Guido) di Giacomo e Bianca Muazzo (da non confondere con un omonimo nato nel 1410 da un altro Vito Canal figlio di Francesco), era presentato [...] dell'imperatore e despota d'Acaia, e contro i diritti di dogana stabiliti da questo a detrimento degli interessi mercantili a governar le cose da mar" - secondo il sarcastico giudizio del Sanuto - partiva all'inizio della primavera salutato dalle ...
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FEDERICI, Federico
Carlo Bitossi
Nacque da Cristoforo di Pier Battista e da Nicoletta Rossi in data collocabile intorno al 1570; non è noto il luogo di nascita.
La famiglia, originaria di Sestri Levante, [...] preannunciato al governo genovese che non gli avrebbe concesso il diritto di coprirsi in sua presenza.
Qualche anno dopo, nell' che l'ambasciatore estendeva ai figli del Federici. Giudizio analogo cadeva anche su Agostino Franzone e soprattutto su ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gino Luzzatto
Pietro Costa
Gino Luzzatto è un personaggio di prima grandezza nella storiografia italiana del Novecento. La sua produzione si sviluppa, senza soste e interruzioni, dagli inizi del secolo [...] economici a porsi al centro della sua ricerca, che a buon diritto viene ricordato da Delio Cantimori (1971, p. 270) come il alla «Critica sociale»): egli condivide con Salvemini un giudizio negativo sulla politica socialista, ma non lo segue nella ...
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JACHIA
Gino Benzoni
"Sultan Jachia gran principe ottomano": così J. - un nome che in arabo si avvicina al nostro Giovanni; Jachia semplifica Yahyâ - sottoscrive una lettera dell'8 sett. 1615 da Parigi [...] , forse greco, il quale - vantandosi figlio di sultano con diritto di successione - in veste di monaco (e qui è senz a Parigi, a Napoli e a Roma, a Varsavia. Un giudizio, questo dello storico ottocentesco, che sbrigativamente riassume opinioni su J. ...
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ALBERTO AZZO
Margherita Giuliana Bertolini
Della stirpe degli Obertenghi, visse tra la fine del decimo e la fine dell'undecimo secolo; morì nel 1097. Dal padre, marchese Alberto Azzo I, ereditò il governo [...] i "cives" ed i "valvassores" ed i "capitanei" neganti i diritti cui i primi anelavano, A. svolse in questo torno di tempo la sua il marchese.
Nel giugno 1055 A. riconobbe, in un giudizio presieduto dall'imperatore a Borgo S. Ginesio, la proprietà ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Sarpi
Adriano Prosperi
L’opera di Paolo Sarpi come storico e come politico rappresentò il più alto contributo intellettuale italiano dell’età della Controriforma offerto alla riflessione europea [...] moderato. Ma si trattò comunque della manifestazione pubblica di un giudizio critico sul Concilio di Trento come strumento di rafforzamento del fermo il nesso tra i precedenti in materia di diritto e quelli storici: ma la linea di argomentazione è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giuseppe Mazzini
Nunzio Dell'Erba
Il pensiero politico di Giuseppe Mazzini si colloca nella storia del Risorgimento e s’intreccia con il movimento che condusse l’Italia all’unificazione nazionale. Fondamentale [...] sull’esempio di Buonarroti, che aveva espresso un giudizio negativo sul federalismo di tipo statunitense nell’opuscolo Riflessi forma e non altro dei mutamenti, e che non s’ha diritto di chiamare i milioni al sagrificio della quiete e della vita, se ...
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CORRADO, marchese di Monferrato
Jonathan S. C. Riley Smith
Secondogenito di Guglielmo il Vecchio, marchese di Monferrato, e di Iulita, figlia di Leopoldo d'Austria e di Agnese di Svevia, nacque intorno [...] un accordo fra C. e Guido: a C. furono conferiti i diritti di signoria sulle città settentrionali di Tiro, Sidone e Beirut (di queste davanti a Riccardo ed accettò di sottomettersi al suo giudizio. Il giorno seguente i due contendenti richiesero l' ...
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NOTAI, REGNO D'ITALIA
GGiorgio Tamba
Poco prima della incoronazione imperiale di Federico nel novembre 1220, Ranieri da Perugia aveva pubblicato in Bologna la sua prima opera teorica di notariato, il [...] nei tanti momenti in cui i privati modificavano i propri diritti e in quelli altrettanto numerosi in cui gli organi dei privilegio di notariato, ma fa esclusivo riferimento al giudizio che ha accertato l'effettiva preparazione del nuovo notaio ...
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Onorio II
Simonetta Cerrini
Scarse sono le notizie su questo papa prima della sua nomina a cardinale vescovo d'Ostia. Lamberto Scannabecchi, originario di Fiagnano (attualmente in provincia di Bologna), [...] del suo consenso esplicito all'elezione di Teobaldo. Il giudizio negativo di Pandolfo su Lamberto d'Ostia si rivela poi decisione di Callisto II restituendo all'arcivescovo di Pisa il diritto di consacrare i vescovi della Corsica. Attraverso i legati ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....