PERINI, Ludovico
Elena Granuzzo
(Lodovico). – Nacque il 7 marzo 1685 a Verona nella parrocchia di San Procolo, da Domenico e da Dorotea Simeoni.
Restò presto orfano del padre e «privo degli aiuti necessari [...] dei rapporti con Maffei (che infatti diede un giudizio poco lusinghiero sull’opera finale), e il voluto Riviera 2004, p. 180; A. Ferrarese, Aspetti e problemi economici del diritto di decima in Terraferma veneta in età moderna, Verona 2004, pp. 149 ...
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DORTU
Silvana Pettenati
Famiglia di ceramisti operosi tra Germania, Svizzera e Italia nei secoli XVII-XIX (se non altrimenti specificato per le notizie sull'attività dei D. cfr. De Molin, 1904, e Brosio, [...] fu liquidata la borsa francese di Nyon e si cercavano gli aventi diritto: sotto la voce "Jacob Dortu" il De Molin (1904, 17, 21, 117; IV Esposizione d'industria e di belle arti ... Giudizio della Regia Camera di agr. e di commercio, Torino 1844, pp. ...
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CORSINI, Agostino
Paola Ceschi Lavagetto
Nacque a Bologna nel 1688 e, secondo le notizie dell'Oretti, studiò pittura con Giovanni Maria o con Domenico Viani, passando poi a "praticar li migliori scultori [...] per commissione del papa. "L'opera si colloca a buon diritto nella più eletta tradizione plastica romana, come si era andata da collocare nello scalone della reggia di Portici.
Il suo giudizio sul lavoro presente e passato del C. questa volta è ...
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DE MARINIS, Donato Antonio
Pier Luigi Rovito
Nato verso il 1599 a Giungano, piccolo borgo dei Principato Citra (ora prov. di Salerno), apparteneva a una famiglia men che modesta. Secondo una voce raccolta [...] 'egli intrapreso gli studi, conseguendo il dottorato in diritto nel 1628.
Non si hanno altri riscontri su questa empio di tutti i suoi e verso la patria". Nel pronunciare un giudizio tanto severo F. D'Andrea era, probabilmente, mosso anche da rancori ...
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BERRETTARI (Berrettaro), Bartolomeo
Maria Donati Barcellona
Di origine carrarese., fu scultore attivo in Sicilia nel primo quarto del secolo XVI.
Il Di Marzo ha ricostruito l'attività del B. sulla scorta [...] relativa sicurezza, un catalogo di operee un più sicuro giudizio.
Nel primo documento che lo ricordi il B. appare bottega assieme al nipote Antonino, e volle mantenere il suo diritto anche quando si allontanò dalla Sicilia nel 1526,come risulta da ...
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DE LOGU, Giuseppe
Alda Guarnaschelli
Nacque a Catania, il 26 sett. 1898, da Giampietro, professore di diritto romano e in seguito rettore di quella università, e da Marianna Benenati. Completati gli [...] avvalendosi metodologicamente dell'indirizzo crociano, a cui resterà sostanzialmente sempre fedele, egli esaminò con un più sereno giudizio l'arte barocca e rococò, ravvisandovi quei valori di novità iconografica ed estetica, che saranno poi accolti ...
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CASTELLAZZO, Mosè da
Amedeo Tagliacozzo
Figlio di Abraham Sachs, rabbino di origine tedesca assai stimato nelle comunità ebraiche dell'Italia settentrionale, nacque probabilmente a Cremona intorno al [...] al processo il C. non riuscì a provare sufficientemente il suo diritto e perse la causa. Non avendo più reddito per mantenere se testimonianze della sua opera, cì è impossibile dare un giudizio sul valore artistico di questo pittore. È importante ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....