La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] il riconoscimento del ruolo degli scrittori, oltre che dei diritti della ragione e del gusto (cioè i medesimi spiegare il funzionamento del meccanismo linguistico. Va notato che il giudizio di grammaticalità qui espresso non è basato su un corpus di ...
Leggi Tutto
In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] diffondersi in nuovi campi del sapere (filosofia, scienza, diritto) fino a quel momento dominio esclusivo del latino. poco convenevole ch’huomini, come voi siete, forniti di tanto giudizio e di così pregiata letteratura, spendiate il tempo in cose ...
Leggi Tutto
Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] il significato di «qualsiasi bene che possa essere oggetto di un diritto»; parte, con il significato di «ciascun soggetto portatore di interessi preliminari non sono idonei a sostenere l’accusa in giudizio (Codice di procedura penale, art. 125, ...
Leggi Tutto
Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] dalle armi atomiche
(58) i residenti credevano di aver diritto a parcheggiare sotto casa
(59) gli avversari riconobbero di non credere a questa possibilità
(b) Verbi di opinione e giudizio (credere, immaginare, pensare, ritenere, supporre, ecc.):
(61 ...
Leggi Tutto
Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] (vanamente perseguito) di ottenere la più prestigiosa cattedra di diritto romano, si dedicò poi a studi di teoria e storia Sacra Scrittura contro Giambattista Vico, p. 8); un giudizio simile si riscontra anche in contesti non polemici, come nella ...
Leggi Tutto
Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] frasali». Secondo Becker mediante il predicato si esprime un giudizio, mentre l’attributo esprime un concetto (Graffi 1991: piuttosto frequente nell’italiano burocratico (le persone aventi diritto). Se coniugati al passato possono avere funzione ...
Leggi Tutto
Carlo Goldoni (Venezia 1707 - Parigi 1793) trascorse parte della fanciullezza a Venezia, e l’adolescenza e la giovinezza in varie sedi. Compì studi disordinati e concluse quelli di diritto. Avvocato a [...] alcuni e apprezzato da altri (Hecker 1985). Voltaire ne ammirava lo stile «naturale», ma, va precisato, il suo giudizio nasceva da una competenza dell’italiano della conversazione formatasi sui manuali italo-francesi del Settecento, che offrivano un ...
Leggi Tutto
La portata complessiva dell’➔interferenza russa nella lingua italiana è stata largamente sottovalutata. In effetti, sia in età zarista sia nella fase compresa tra la Rivoluzione d’ottobre e la dissoluzione [...] pur conservando l’impronta di un mondo remoto, avevano acquisito diritto di cittadinanza. Malgrado la maggior parte dei russismi non vada al (la cosiddetta guerra fredda, 1946-1953), il giudizio di valore su fatti e istituzioni dell’Unione Sovietica ...
Leggi Tutto
I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] che udiva e usava egli stesso nella seduta di giudizio. Tale funzione mediatrice, alla quale professionalmente era 16, pp. 80-96.
Fiorelli, Piero (1994), La lingua del diritto e dell’amministrazione, in Storia della lingua italiana, a cura di L. ...
Leggi Tutto
L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] (come sentire, udire, vedere) e quelli che esprimono giudizio (avvisare, concludere, giudicare, stimare), opinione, convinzione o , Conv. III, 15, 9)
(22) E però l’uomo di diritto appetito e di vera conoscenza quelle [le ricchezze] mai non ama, e non ...
Leggi Tutto
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....