Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] Decio (251), Treboniano Gallo (251-254), altrettanti capolavori. Accanto ad essi alcuni ritratti delle Auguste: dalla influentissima GiuliaDomna, moglie di Settimio Severo, figlia del Gran Sacerdote del tempio del dio Elagabalo a Emesa in Siria, la ...
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L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] pubblici, come lascia intendere, ad esempio, uno dei pezzi più celebri dell'Egitto romano: il tondo di Settimio Severo, GiuliaDomna, Geta e Caracalla. Ma gli eredi copti di questa tradizione sono per lo più lontani da quest'aulica raffinatezza. Un ...
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Vedi ARCO ONORARIO e TRIONFALE dell'anno: 1958 - 1994
ARCO ONORARIO e TRIONFALE (v. vol. I, p. 588)
S. De Maria
All'archeologia dei primi decenni del Novecento era parso naturale affrontare il problema [...] nord-ovest dell'arco dei Severi a Leptis Magna. Una proposta di lettura, in RdA, VIII, 1984, pp. 68-87; ead., GiuliaDomna, cit., pp. 55-110; E. La Rocca, I rilievi minori dell'arco di Settimio Severo a Leptis Magna: una proposta di ricostruzione ...
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L'architettura religiosa e funeraria del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
L'architettura religiosa
L'età geometrica
L'architettura dei secoli immediatamente successivi alla fine [...] e sua moglie Sabina, Antonino Pio e Faustina Maggiore, Elio Cesare, Commodo, Marco Aurelio e ancora Settimio Severo, GiuliaDomna, Geta e Caracalla. L'architettura funeraria di II sec. d.C. appare diversificata nelle scelte tipologiche; molto ...
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Vedi GLITTICA dell'anno: 1960 - 1994
GLITTICA (v. vol. III, p. 956; vol. VII, p. 88, s.v. scarabeo e p. 285, s.v. sigillo)
M. Cima
I. Pini
P. Zazoff
M.-L. Vollenweider
F. Silvano
G. Pisano
D. Collon
P. [...] di Faustina II e dei membri della sua famiglia; più tardi, ancora su un berillo, abbiamo il ritratto di GiuliaDomna (Metropolitan Museum of Art). Un'ametista dell'Ermitage, raffigurante Lucio Vero, fornisce la prova della maestrìa e della capacità ...
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Vedi LEPTIS MAGNA dell'anno: 1961 - 1995
LEPTIS MAGNA (v. vol. iv, p. 572)
L. Musso
Con l'inizio degli anni Sessanta può considerarsi chiusa la seconda, intensa stagione della storia degli scavi di L., [...] Il pannello nord-ovest dell'arco dei Severi a Leptis Magna: una proposta di lettura, in RIA, VIII, 1984, pp. 68-87; ead., GiuliaDomna tra Oriente e Occidente. Le fonti archeologiche, Roma 1984, pp. 55-110, figg. 2-11; El. La Rocca, I rilievi minori ...
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Vedi LEPTIS MAGNA dell'anno: 1961 - 1995
LEPTIS MAGNA (Λέπτις, Λ. μεγάλη; Lepcis, Leptis magna)
P. Romanelli
Città della Tripolitania, principale porto della regione fra le due Sirti, detta in antico [...] onorario dei Severi, in forma di piccola esedra con sedile: il muro, basso, dell'esedra doveva sorreggere le statue dell'imperatore, di GiuliaDomna e dei figli.
Il lato S-E della piazza è occupato dalla basilica. Sorta già nel I sec. d. C., fu ...
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La discussione sui ‘precursori’ di Costantino
Eziologia storico-religiosa della cosiddetta svolta costantiniana
Enrico dal Covolo
Gli imperatori Severi, precursori di Costantino?
Il titolo di questo [...] è riscontrabile già nella Vita di Apollonio di Tiana, il documento fondamentale della politica religiosa di Settimio Severo e di GiuliaDomna. Apollonio crede in un unico dio supremo, che nella Vita è identificato da Filostrato con il Sole. Di fatto ...
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Vedi ARCO ONORARIO e TRIONFALE dell'anno: 1958 - 1994
ARCO ONORARIO e TRIONFALE
M. Pallottino
Monumento dell'architettura romana, in forma di passaggio semplice o multiplo coperto a vòlta, sormontato [...] 196-97; K. v, 48. - Thibursicum Numidarum: 190. Settimio Severo, 198; avanzi, iscriz.; K. v, 27, b. - 191. Settimio Severo, Caracalla, Geta e GiuliaDomna; K. v, 27, c. - 192. Severiano ?; K. v, 27, a. - 193. IV sec. d. C.; K. v, 27, d.- 194. IV sec ...
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VENERE (Venus, etr. Turan)
J. Charbonneaux
Le origini della V. romana sono oscure e discusse; ma l'evoluzione della sua personalità e la storia del suo culto hanno un interesse psicologico e politico [...] ispirata essenzialmente ai modelli più classici, cioè alle Afroditi nobilmente drappeggiate. È da sottolineare poi che, fino a GiuliaDomna, V. Victrix è interamente vestita, contrariamente al tipo adottato da Ottavia, e che anche il seno nudo della ...
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