Architetto fiorentino (Firenze 1571 - ivi 1635). Allievo del padre, Alfonso, e di B. Buontalenti, artista versatile (scenografo, incisore) e anche matematico, per la sua posizione ufficiale alla corte dei granduchi ebbe una grande importanza nell'evolversi del gusto fiorentino del tempo. Come architetto, lavorò con Buontalenti a S. Trinita, costruì le Logge del Grano (1619) e forse l'atrio di S. Maria ...
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BRANCACCIO, Giulio Cesare
Umberto Coldagelli
Nacque a Napoli intorno al 1515 da una cospicua famiglia cittadina appartenente alla nobiltà del sedile di Nido. La sua educazione fu quella consueta alla [...] duca di Guisa il B. partecipava, sul finire di quell'anno, all'assedio di Calais, distinguendovisi al punto che l'inviato estense a Parigi, Giulio Alvarotto, poteva commentare: "Dicano che il Re di Francia ha scritto di sua mano che riceve Calés da ...
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PARIGI
Annamaria Negro Spina
– Famiglia di architetti e scenografi originaria di Prato e attiva a Firenze tra il XVI secolo e la metà del successivo. Giunti in data imprecisata nella capitale del Ducato [...] documentata con il padre: le incisioni delle stampe relative alla Regina Sant’Orsola, una composizione di carattere sacro di cui GiulioParigi curò l’ideazione delle prospettive e delle macchine, e che andò in scena nel teatro mediceo la sera del 6 ...
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Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] , durò finché il sacco di Roma (1527), dove pontificava Giulio de' Medici (Clemente VII), rese possibile a F. l Uffizi, iniziato da G. Vasari nel 1560 e compiuto da A. Parigi.
Tra le grandi chiese degli ordini monastici della seconda metà del 13° ...
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Pittore e incisore toscano. Sono ignote le date estreme della sua vita. La sua attività si svolse tra il 1603 e il 1635, specialmente a Firenze, ma egli lavorò anche a Sansepolcro e in una stampa dichiara [...] Battaglia navale sull'Arno con le navi degli Argonauti alla conquista del vello d'oro da invenzioni del suo maestro GiulioParigi. Del 1609 sono il Ritorno di Tobia, Cristo e la Samaritana. Dopo questa data la cronologia delle sue incisioni procede ...
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Pittore e architetto. Nacque a Firenze nel 1604, morì a Madrid nel 1656. Allievo in pittura del Bilivert e nell'architettura di GiulioParigi, fu artista modesto, ma versatile, e da ricordare tra quelli [...] che diffusero i modi italiani in Europa. Recatosi in Austria nel 1620, dopo avere aiutato Giuseppe Pieroni nei varî lavori di fortificazioni che quell'architetto militare eseguiva, dipinse a Praga nel ...
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Architetto, scultore, pittore e miniatore, nato a Firenze nel 1536, morto ivi nel giugno del 1608. Cresciuto nella corte medicea, fra i manieristi che allora vi operavano, trattò tutte le arti, ma specialmente [...] S. Maria Nuova, per il quale dava anche i progetti della loggia esterna, compiuta, fra il 1611 e il 1618, da GiulioParigi. Nel 1575, era occupato ai lavori di restauro e di abbellimento della villa della Petraia (Firenze) ed intorno a questo tempo ...
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Incisore al bulino e acquafortista pisano della prima metà del sec. XVII, lavorò specialmente a Firenze ove fu scolaro di GiulioParigi. Buon imitatore del Callot e del Della Bella, incontrò il favore [...] tema, fu originale, più semplice di lui e pieno di brio e di buon gusto.
Bibl.: E. Meaume, Recherches sur la vie et les ouvrages de Jacques Callot, II, Parigi 1860, pp. 548-61; P. Kristeller, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909. ...
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Soprannome di tre pittori attivi a Napoli nella prima metà del sec. 17º, già considerati come un'unica personalità. Il più significativo dei tre è stato François Didier Nomé (n. Metz 1593 circa), giunto [...] un tempio, Cambridge, Fitzwilliam Mus.), appartengono al mondo del tardo manierismo, si riconnettono alle scenografie del Buontalenti e di GiulioParigi e introducono a Napoli il gusto per un tipo di pittura elaborato poi da M. Spadaro e S. Rosa. Il ...
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FERDINANDO Gonzaga, duca di Mantova e dei Monferrato
Gino Benzoni
Secondogenito del principe e prossimo duca di Mantova Vincenzo e d'Eleonora de' Medici, F. nacque a Mantova il 26 apr. 1587; e, nel [...] d'Andrea Salvadori, con coreografia di Agnolo Ricci, musiche di Marco da Gagliano, macchine e congegni ideati da GiulioParigi - per sposarvisi il 12. Nel frattempo la giovinetta amata - cui, coll'inganno, era stata persino sottratta la dichiarazione ...
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guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...
headquarter
(head quarter), s. m. inv. Quartier generale, casa madre, sede principale di una società. ◆ «Tra una settimana – ha spiegato a margine dell’inaugurazione Giancarlo Cerutti, amministratore delegato dell’omonimo gruppo […] – il nostro...