D'ANGOLO (Dall'Angolo, Dell'Angolo), Battista, detto del Moro (dal Moro, Moro)
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Altobello "ab Angulo" o "de l'Angulo" (forma che più tardi, in documenti riguardanti [...] di palazzo del Te a Mantova, o come le più antiche derivazioni-rielaborazioni di prototipi di Raffaello e di GiulioRomano.
In quanto a più precise datazioni occorre tuttavia notare che in generale la produzione incisoria del D. pare essere ...
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GIROLAMO da Santacroce
Alessandro Serafini
Figlio di Bernardino di professione "sartor", nacque in data imprecisata, ma probabilmente all'inizio del nono decennio del Quattrocento, nel borgo da cui [...] (la perduta Annunciazione per S. Maria degli Angeli a Murano, nota grazie all'incisione di Iacopo Caraglio) e da GiulioRomano (la cosiddetta Perla al Museo del Prado di Madrid). Pure dei primi anni Cinquanta dovrebbero essere la tavola a olio ...
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MAZZOLA
Valerio Da Gai
– Famiglia di artisti parmensi la cui attività è documentata almeno a partire dall’ultimo decennio del Quattrocento. Secondo i cronisti locali i primi a trasferirsi a Parma furono [...] in Umbria riguardano la decorazione e la doratura della perduta cornice che racchiudeva l’Assunzione della Vergine eseguita da GiulioRomano e Gianfrancesco Penni entro il 1525 per il monastero delle clarisse di S. Maria di Monteluce a Perugia, ora ...
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SELLARI, Girolamo detto Girolamo (Girolamino) da Carpi
Alessandra Pattanaro
Francesca Mattei
– Figlio del pittore Tommaso da Carpi e di madre ignota, nacque a Ferrara nel 1501 e risiedette nella contrada [...] I-II, Cittadella 1994-1995, I, pp. 368 s.; A. Pattanaro, La vocazione raffaellesca di Girolamo da Carpi e il confronto con GiulioRomano, in Nuovi studi, IV (1999), 7, pp. 77-104; Ead., Girolamo da Carpi. Ritratti, Cittadella 2000; A. Petrioli Tofani ...
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DEMIN, Giovanni
Fernando Mazzocca
Nacque a Belluno il 24 ott. 1786 dal conciapelli Giuseppe e da Lucia Schiochet, governante presso Francesco Maria Colle, professore nell'ateneo di Padova e successivamente [...] la sua riproposta della grande tradizione cinquecentesca veneta, attuata attraverso una personale lettura del classicismo di GiulioRomano, sulla scia della fortuna da questo goduta presso la letteratura artistica ottocentesca. Si spiega così il ...
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FAITANI (Faetani), Giovan Matteo
Maria Silvia Campanini
Nato verosimilmente a Rimini tra febbraio-marzo del 1505 e i primi mesi del 1506 da Matteo e Bartolomea Veneri, fu battezzato con il nome di Pandolfo, [...] distico De gigantibus a Iulio restitutis, in cui sembra verosimile riconoscere un'allusione alla sala dei Giganti dipinta da GiulioRomano nel mantovano palazzo del Te; di un secondo distico, sempre di argomento pittorico, dove è il ritratto ("imago ...
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PIAZZA, Callisto
Mauro Pavesi
PIAZZA, Callisto (Calisto). – Nacque verosimilmente a Lodi, intorno al 1500, secondogenito del pittore Martino e di Angela da Treviglio. Poche le notizie documentarie sulla [...] di Scipione) mostra la sua abilità nel saper trarre spunto dalla Piccola Passione di Dürer (Bossaglia, 1964), ma anche da GiulioRomano, Camillo Bocaccino, il Pordenone (Bora, in I Piazza, 1989, p. 245).
Nel ciclo (in particolar modo nella Cattura di ...
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FALCONETTO (Falconeto, Falconetti)
Enrico Maria Guzzo
Famiglia di artisti vissuti quasi sempre a Verona nella contrada della Beverara (o in quelle limitrofe di Ferrabuoi e di S. Zeno) e attivi lungo [...] Moro, o la serie di Apostoli e Cariatidi (ibid., nn. 1-6 e 8 ss.); l'Ippocrene riprende un affresco di GiulioRomano a palazzo Te a Mantova (Marinelli, 1988); i Paesaggi sono invece chiaramente collegati a incisioni di Hieronymus Cock (Dillon, 1980 ...
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DIODATI, Ottaviano
Mario Rosa
Nacque a Lucca il 5 ott. 1716 da Lorenzo di Ottaviano e da Isabella Bellet (o Billet), appartenente a una famiglia di comandanti militari al servizio della Spagna.
Era [...] con acquisti personali, che, a suo dire, annoverava dipinti "di prima sfera", da Tiziano a Raffaello, da GiulioRomano al Guercino, da Paolo Veronese al contemporaneo Pompeo Batoni, sollecitandone, tramite Gabriel Diodati, nella lettera senza data ...
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COSIMO di Domenico di Bonaventura (Cosmè, Gusmè [del] Tura)
Creighton E. Gilbert
Il padre Domenico, "callegaro", era originario di Guarda nel Ferrarese dove suo padre, Bonaventura, era fattore (Righini, [...] , un servizio da tavola d'argento in trenta pezzi con figure di uomini selvaggi, grifoni, delfini, ecc. (disegni di GiulioRomano ci permettono forse di visualizzare questo genere di lavori frequenti all'epoca). Nel 1459 C. lavorò per l'entrata ...
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andreottiano
s. m. e agg. Sostenitore di Giulio Andreotti; appartenente alla corrente politica da lui ispirata; relativo a Giulio Andreotti. ◆ L’idea di un «Ulivo planetario», idea che trapiantata in Italia avrebbe il solo significato di forzare...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...