DENTE, Marco (Marco da Ravenna)
Evelina Borea
Si hanno scarse notizie di questo incisore, originario di Ravenna e attivo a Roma nella cerchia di Marcantonio Raimondi, incisore di fiducia di Raffaello, [...] altre attorno al 1517, la serie di Cristo con gli apostoli (ibid., pp.79-91), che presenta nessi con disegni di GiulioRomano databili intorno al 1517.
Un altro punto di riferimento è la data 1517, iscritta nel celebre disegno di Rosso Fiorentino con ...
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GIOVANNI ANTONIO da Brescia
Alessandro Serafini
Non si conosce la data di nascita di questo incisore, di cui nessuna fonte cinquecentesca menziona il nome e sul quale non esistono riferimenti documentari. [...] (Pouncey), e la Presentazione della Vergine al tempio, che discende da un prototipo sconosciuto di Raffaello o forse di GiulioRomano, ma visibile in un disegno attribuito a Giovan Francesco Penni (Parigi, Louvre, Cabinet des dessins, inv. n. 4264 ...
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MORONI, Andrea
Guido Beltramini
– Figlio di Bartolomeo e discendente da almeno tre generazioni di costruttori provenienti dal paese di Albino, a nord est di Bergamo, è documentato per la prima volta [...] suggestioni provenienti da edifici diversi, da palazzo Canossa a Verona di Michele Sanmicheli, a palazzo Te a Mantova di GiulioRomano. Il peculiare sito d’angolo non è còlto nelle sue potenzialità plastiche, con una lesena posta a rivestire sullo ...
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VENUSTI, Marcello
Marcella Marongiu
– Nacque tra il 1512 e il 1515 a Mazzo di Valtellina da un’Elisabetta e da Giovanni Venosta, membro di una famiglia di prelati, medici e notai, che contava anche [...] bottega di Vincenzo de Barberis: questi si spostò a Mantova nel 1531, probabilmente con Marcello, che poté così accostarsi a GiulioRomano traendone importanti spunti stilistici (ibid., pp. 13-15) e quel soprannome di Mantovano che lo seguì nei suoi ...
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SICIOLANTE, Girolamo.
Sonia Amadio
– Nacque a Sermoneta nel 1521, come si ricava dalla biografia di Giorgio Vasari (1550 e 1568, 1987, pp. 220 s.), il quale riferisce che a vent’anni avrebbe portato [...] le forme scultoree delle figure sbalzate dalla luce chiara sul fondo scuro e l’intensità cromatica Siciolante s’ispira qui a GiulioRomano. Secondo Davidson (1966, p. 59) la pala potrebbe essere stata eseguita a Roma e inviata a Bologna.
Alla morte ...
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Nano
Ivan Nicoletti e Marco Bussagli
Per nanismo si intende una condizione caratterizzata da statura molto al di sotto della media. In medicina il termine è stato sostituito con bassa statura, perché [...] e consente di accennare a un altro aspetto della problematica che ruota intorno alla figura del nano. L'intento di GiulioRomano è dichiaratamente ironico: il nano, che già nel nome 'Gradasso' ha il sigillo della sua condizione, ostenta spavaldamente ...
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DE PIETRI (Del Pedro, De Pitri, Pietri, Pitri), Pietro Antonio
Paolo Bellini
Nacque a Cadarese, frazione di Premia nella Valle Antigorio, oggi provincia di Novara, ma anticamente appartenente allo Stato [...] con quattro santi (altra versione rispetto a quella citata dal Nagler), un Nettuno, tratto da una composizione di GiulioRomano, una raffigurazione delle Tre Virtù teologali (firmato "Io. Thomas Pollidorus"), un Ercole e Saturno (da Paolo Melchior) e ...
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LAURETI, Tommaso, detto il Siciliano
Monica Grasso
Nacque a Palermo, presumibilmente intorno al 1530. L'anno di nascita, oggi prevalentemente accolto, si desume da un documento che lo dice settantaduenne [...] antica Roma. Il L. compose qui vaste scene dal respiro teatrale, attingendo sia alle stanze di Raffaello sia all'opera di GiulioRomano e incrementando il dinamismo dell'immagine con gli audaci scorci e l'intenso cromatismo.
Nel 1593 il L. fu tra gli ...
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SORTE, Cristoforo
Giulio Zavatta
‒ Nacque a Verona tra il 1506 e il 1510 da Giovanni Antonio, ingegnere. Non è noto l’atto di battesimo: la prima data si ricava dal fatto che egli stesso scrisse di [...] , 1989, p. 387) nella zona della Rustica. Si tratta di anni cruciali nei quali Sorte entrò in contatto con GiulioRomano e la cerchia di artisti che gravitavano attorno a lui.
Rientrato a Verona, ancora memore dell’arte fiamminga, a seguito del rogo ...
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INDIA, Francesco (Francesco Torbido, detto anche il Moro)
Alessandro Serafini
Nacque a Venezia dal veronese Marco tra il 1482 e il 1485 (Repetto Contaldo, 1984, p. 53). In questa città, secondo le parole [...] e Giorgio del Museo civico di Castelvecchio a Verona, in cui si può riconoscere un primo sentore delle novità proposte da GiulioRomano a palazzo Te.
Nel 1534 l'I. terminò la sua più importante impresa pittorica: gli affreschi dell'abside, del coro e ...
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andreottiano
s. m. e agg. Sostenitore di Giulio Andreotti; appartenente alla corrente politica da lui ispirata; relativo a Giulio Andreotti. ◆ L’idea di un «Ulivo planetario», idea che trapiantata in Italia avrebbe il solo significato di forzare...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...