Paese della provincia di Roma, nei Lepini, situato su un dorso assai ripido (606 m.), per cui tutte le sue strade sono in forte pendio, tranne la principale, che si allarga in una piazza dove sorgono la [...] di S. Antonio e di S. Pietro Eremità. Entro l'abitato è la chiesa di S. Michele con una Flagellazione attribuita a GiulioRomano. Sono da notarsi le opere moderne fatte per elargizione di Leone XIII, fontane monumentali, l'ospedale, l'edificio per le ...
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Pittore e incisore in legno. Nacque fra il 1479 e il 1481; morì nel 1532. Per la sacrestia di S. Pietro a Roma eseguì un quadro con S. Pietro, S. Paolo e la Veronica (museo Petriano), giudicato assai scadente [...] l'invidia dal Tempio delle Muse da Baldassarre Peruzzi, Ercole e Anteo da Raffaello, Ercole che soffoca il leone Nemeo da GiulioRomano, S. Girolamo da Tiziano; a tre legni: la Morte di Anania (1518), la Fuga di Enea col padre Anchise (1518), David ...
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Pittore umbro vissuto tra la fine del sec. XV e il principio del XVI. È ricordato come aiuto e scolaro del Perugino nel 1494; nel 1497 e nel 1501 dipingeva pennoni di trombe a Perugia; nel 1499 era detto [...] che doveva servire per un'Incoronazione di Raffaello a questo commissionata dalle monache di Monteluce nel 1506, ma poi eseguita da GiulioRomano e dal Penni; nel 1507 aveva eseguito una Madonna in trono e Santi per la chiesa di Montone (ora a Londra ...
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Pittore e architetto (Siena 1481 - Roma 1536). Influenzato dal Pinturicchio e dal Sodoma, P. si avvicinò in seguito all'ambiente romano di D. Bramante e Raffaello. Per A. Chigi realizzò a Roma la villa [...] nel 1505), la cui famiglia lo avvicinò all'ambiente romano segnato dalla presenza di Bramante e di Raffaello, circa), gli ornati di un «corridore» e di una «uccelliera» per Giulio II (1508-09 circa, scomparsi), gli affreschi della capp. Ponzetti in ...
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Miniatore (Grižane, Croazia, 1498 - Roma 1578). È il più significativo rappresentante della miniatura nel manierismo e fu in grande stima presso i contemporanei. Dal 1516 in Italia, lavorò per alcune importanti [...] casate a Venezia, Roma, Mantova, Perugia, Parma e Piacenza. A Roma fu allievo di G. Romano e venne in contatto con Michelangelo, G. Vasari, P. Bruegel e il Greco. Delle molte opere citate dalle fonti, solo poche oggi sono ritenute autografe: l' ...
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LEONARDO da Vinci
Enrico CARUSI
Roberto MARCOLONGO
Giuseppe FAVARO
Giovanni GENTILE
Adolfo Venturi
L. fu detto da Vinci dal piccolo borgo in Val d'Arno inferiore, dove nacque in un giorno non determinato [...] ", ne comunicò la perdita con lettera del 1 giugno a "Ser Giuliano e fratelli suoi honorandi" invocando la quiete eterna da Dio, da . durante il secondo periodo milanese e il periodo romano rimase oscura. Baldassare Castiglione scriveva di lui, circa ...
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TEATRO
Paolo Enrico ARIAS
Biagio PACE
Carlo ROCCATELLI
Ugo Enrico PAOLI
Silvio D'AMICO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Silvio D'AMICO
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(gr. ϑέατρον, derivato dal verbo ϑεάομαι "guardo, sono spettatore"; [...] quest'esigenza è rispettata sino dagl'inizî.
Origini del teatro romano. - Ben poco sappiamo del teatro romano fino al sec. I a. C. Di tentativi precedenti . E l'autore del libretto era monsignore Giulio Rospigliosi che fu poi papa Clemente IX. In ...
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VIGNOLA, Giacomo Barozio da
Gustavo Giovannoni
Architetto, nato in Vignola nel 1507, morto in Roma nel 1573. È stato forse l'architetto più noto e più rappresentativo, pur non essendo il maggiore per [...] del V. in questo suo primo periodo romano; ma certo dovettero in esso iniziarsi rapporti di Il palazzo Farnese di Caprarola, Roma 1895; G. Erculei, La villa di Giulio III, in Nuova Antologia, 1899; J. Burckhardt, Geschichte der Renaissance in Italien ...
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Scultore, n. a Bologna il 27 nov. 1595. m. a Roma il 10 giugno 1654. Studiò disegno e pittura con Lodovico Carracci, e frequentò la bottega del modesto scultore e incisore Giulio Cesare Conventi (1577-1640). [...] L'Arte, XIX (1916), pp. 129-160; id., A. A. ritrattista, in Dedalo, I (1920), pp. 280-304; id., Alcuni ritratti e busti del seicento romano, in Dedalo, III (1922-23), pp. 671-694; A. Gatti, Un'opera ignota di A. A., in Boll. d'Arte, 1915, pp. 155-159 ...
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È una delle figure più schiettamente rappresentative del Rinascimento italiano, così nei riguardi morali, come in quelli letterari e politici, anche perché la sua vita si stende in quel periodo, a cavaliere [...] beneficio di stringere relazioni feconde con la Roma di papa Giulio II, nonché l'amicizia fraterna che doveva legarlo con Raffaello ogni apparenza e dopo eventi sciagurati (sciaguratissimo il sacco romano del '27), cominciava a cogliere i frutti dell' ...
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andreottiano
s. m. e agg. Sostenitore di Giulio Andreotti; appartenente alla corrente politica da lui ispirata; relativo a Giulio Andreotti. ◆ L’idea di un «Ulivo planetario», idea che trapiantata in Italia avrebbe il solo significato di forzare...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...