ORSI, Lelio, detto di Maestri, de Magistris
Vittoria Romani
ORSI (Orso, Urso), Lelio, detto di Maestri, de Magistris (Lelio da Novellara). – Non si conosce l'esatta data di nascita di questo pittore [...] spaziale di marca protobarocca che tiene conto anche del Pordenone, tra quarto e quinto decennio le influenze di Correggio e GiulioRomano sono sintetizzate con esiti originali negli studi per un fregio con gli Amori di Giove e Io (Parigi, Louvre ...
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BRIOSCO, Andrea, detto Andrea Riccio (Rizzo, Crispus)
Deborah Pincus
Generalmente noto come Andrea Riccio, verosimilmente per la sua folta e riccia capigliatura quale la vediamo in medaglie e in varie [...] un'inventiva tutta particolare. L'artista cui forse egli si avvicina di più per la libertà con cui tratta motivi classici è GiulioRomano, e non dovremmo escludere, almeno fino a un certo livello, uno scambio reciproco tra i due.
Il B. morì l'8 ...
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MACCHIETTI, Girolamo
Luca Bortolotti
Figlio di Francesco di Mariotto e di Antonia, nacque a Firenze il 22 febbr. 1535 (cfr. Privitera, 1996, p. 202, opera alla quale si rimanda dove non diversamente [...] Venezia e la Madonna col Bambino e s. Anna del Museo di belle arti di Budapest, che guarda originalmente sia a GiulioRomano sia ad Andrea del Sarto.
Nel 1564 tanto il M. quanto l'amico Cavalori furono coinvolti nella prima grande impresa collettiva ...
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DEMIO (De Mio, Del Mio, Denio, Indernio, Fratino, Frattino, Fratini, Frattini, Fratina, Frattina), Giovanni
Marina Repetto Contaldo
Non ci sono pervenute notizie sicure sulle origini, sulla giovinezza [...] 1980, p. 11) richiamandosi in modo esplicito, eppure non privo di un'intelligente ironia, alla corposa sensualità di GiulioRomano nel palazzo del Te. Senza nulla perdere della sua vena caustica e dissacrante, "il vitalismo quasi diabolico dei nudi ...
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PINELLI, Bartolomeo
Rossella Leone
PINELLI, Bartolomeo. – Nacque a Roma il 19 novembre 1781 da Giovanni Battista e Francesca Cianfarani, nel quartiere Trastevere, nei pressi dell’ospedale S. Gallicano.
Le [...] frequentazione dei salotti della capitale. Nel 1810 circolò clandestinamente, senza autore, La scuola di Priapo inventata da GiulioRomano, una serie di incisioni all’acquaforte in cui Pinelli rielaborò i modelli cinquecenteschi, in sintonia con una ...
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CIGNANI, Carlo
David Miller
Secondo le fonti (Frati, 1912, pp. 159-167), discendeva da nobile famiglia originaria della Toscana trasferitasi nel 1273 a Bologna, dove nacque il 15 maggio 1628 da Pompeo [...] (di cui possedeva anche un dipinto: S. Antonio da Padova), Simone Cantarini, Fel. Bosellì; ma possedeva anche un disegno di GiulioRomano, uno del Procaccini, e due del Pannini, e un "Crocefisso grande" dell'Algardi.
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato ...
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EUSTACHI (Eustachio, Eustachius), Bartolomeo
Maria Muccillo
Nacque a San Severino Marche (prov. di Macerata), secondo alcuni storici nel 1510, secondo altri nel 1500 o nel 1507, da Mariano, esponente [...] 1761; Venezia 1769; Roma 1793 e 1798; 1944; Modena 1968). Molte congetture sono state avanzate circa l'autore dei disegni (GiulioRomano, lo stesso Tiziano), ma nulla si sa di certo.
Non sappiamo con precisione quando ebbe termine l'insegnamento ...
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TARASCHI, Giovanni (Zohane Tarasco)
Luca Silingardi
Pittore e plasticatore attivo a Modena nella prima metà del XVI secolo.
Come è stato recentemente ipotizzato, l’esistenza di più fratelli Taraschi [...] » da Pagani (1770, p. 56), e «testimone di una cultura esemplata su un tardo raffaellismo di maniera che ha in GiulioRomano il suo referente più prossimo, con lievi accenni però, nell’eleganza delle forme e nello smalto dei colori, anche al puro e ...
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GIROLAMO da Treviso, il Giovane
Alessandro Serafini
Nacque a Treviso nel 1498 (Vasari, 1550, p. 764). Dai documenti relativi alla sua attività bolognese si ricava che fu figlio di un certo Tommaso (Supino, [...] a cura di P. Vera Fortunati, I, Casalecchio di Reno 1986, pp. 147-151 (con bibl.); A. Mancini, Un insospettato collaboratore di GiulioRomano a palazzo Te: G. da T., in Paragone, XXXVIII (1987), 453, pp. 3-21; A. Tempestini, Un "Cristo al limbo" di G ...
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TISI, Benvenuto detto Garofalo (Benvenuto Garofalo)
Alessandra Pattanaro
‒ Figlio del «calegario» Pietro del fu Benvenuto Tisi e di Antonia Barbiani del fu Domenico (Cittadella, 1872, p. 11) – e non [...] alla pratica della scherma e del liuto, «amico» dei più significativi artisti del suo tempo, quali Giorgione, Tiziano, Raffaello e GiulioRomano.
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite... (1550 e 1568), a cura di R. Bettarini - P. Barocchi, V, Firenze ...
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andreottiano
s. m. e agg. Sostenitore di Giulio Andreotti; appartenente alla corrente politica da lui ispirata; relativo a Giulio Andreotti. ◆ L’idea di un «Ulivo planetario», idea che trapiantata in Italia avrebbe il solo significato di forzare...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...