COSIMO di Domenico di Bonaventura (Cosmè, Gusmè [del] Tura)
Creighton E. Gilbert
Il padre Domenico, "callegaro", era originario di Guarda nel Ferrarese dove suo padre, Bonaventura, era fattore (Righini, [...] , un servizio da tavola d'argento in trenta pezzi con figure di uomini selvaggi, grifoni, delfini, ecc. (disegni di GiulioRomano ci permettono forse di visualizzare questo genere di lavori frequenti all'epoca). Nel 1459 C. lavorò per l'entrata ...
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DENTE, Marco (Marco da Ravenna)
Evelina Borea
Si hanno scarse notizie di questo incisore, originario di Ravenna e attivo a Roma nella cerchia di Marcantonio Raimondi, incisore di fiducia di Raffaello, [...] altre attorno al 1517, la serie di Cristo con gli apostoli (ibid., pp.79-91), che presenta nessi con disegni di GiulioRomano databili intorno al 1517.
Un altro punto di riferimento è la data 1517, iscritta nel celebre disegno di Rosso Fiorentino con ...
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GIOVANNI ANTONIO da Brescia
Alessandro Serafini
Non si conosce la data di nascita di questo incisore, di cui nessuna fonte cinquecentesca menziona il nome e sul quale non esistono riferimenti documentari. [...] (Pouncey), e la Presentazione della Vergine al tempio, che discende da un prototipo sconosciuto di Raffaello o forse di GiulioRomano, ma visibile in un disegno attribuito a Giovan Francesco Penni (Parigi, Louvre, Cabinet des dessins, inv. n. 4264 ...
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DE PIETRI (Del Pedro, De Pitri, Pietri, Pitri), Pietro Antonio
Paolo Bellini
Nacque a Cadarese, frazione di Premia nella Valle Antigorio, oggi provincia di Novara, ma anticamente appartenente allo Stato [...] con quattro santi (altra versione rispetto a quella citata dal Nagler), un Nettuno, tratto da una composizione di GiulioRomano, una raffigurazione delle Tre Virtù teologali (firmato "Io. Thomas Pollidorus"), un Ercole e Saturno (da Paolo Melchior) e ...
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LAURETI, Tommaso, detto il Siciliano
Monica Grasso
Nacque a Palermo, presumibilmente intorno al 1530. L'anno di nascita, oggi prevalentemente accolto, si desume da un documento che lo dice settantaduenne [...] antica Roma. Il L. compose qui vaste scene dal respiro teatrale, attingendo sia alle stanze di Raffaello sia all'opera di GiulioRomano e incrementando il dinamismo dell'immagine con gli audaci scorci e l'intenso cromatismo.
Nel 1593 il L. fu tra gli ...
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INDIA, Francesco (Francesco Torbido, detto anche il Moro)
Alessandro Serafini
Nacque a Venezia dal veronese Marco tra il 1482 e il 1485 (Repetto Contaldo, 1984, p. 53). In questa città, secondo le parole [...] e Giorgio del Museo civico di Castelvecchio a Verona, in cui si può riconoscere un primo sentore delle novità proposte da GiulioRomano a palazzo Te.
Nel 1534 l'I. terminò la sua più importante impresa pittorica: gli affreschi dell'abside, del coro e ...
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DOMENICO Fiorentino (Domenico del Barbiere)
Fabio Fiorani
Nei documenti che attestano la sua attività artistica, certificazioni e atti notarili trovati in Francia, soprattutto a Troyes (Archivio municipale), [...] , 1969, n. 8) e il Martirio di s. Stefano (Herbet, 1899, n. 1; Zerner, 1969, n. 2), un adattamento della composizione che GiulioRomano dipinse per la chiesa dedicata al santo nella città di Genova.
L'attività d'incisore di D. fu senz'altro più vasta ...
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DAVID, Ludovico Antonio
Robert Enggass
Nacque a Lugano il 13 giugno 1648. Le poche notizie sulla sua vita derivano dalle lettere e dal "ristretto" biografico che il D. stesso mandò a P. Orlandi nel [...] il minimo de' suoi discepoli. Ritornò poi a Venezia e un anno dopo andò a Mantova, ove disegnò tutte le opere di GiulioRomano, gli arazzi di Raffaello ed altre cose; poi ritornò a Venezia, e vi si è trattenuto sino al giugno 1684...".
A Venezia ...
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DEL PO, Pietro
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Palermo probabilmente nel 1616 da Francesco Iacopo e Francesca lo Po (Prota Giurleo, 1955, p.259); fu pittore e incisore. Nel 1637, nella parrocchia [...] trascritti, sono per lo più opere del Poussin (Blunt, 1960, p. 401), dei Carracci, di Domenichino, di Lanfranco, GiulioRomano, Raffaello, forse Ribera (Du Gué Trapier, 1952, p. 263).
Difficilmente era egli stesso l'ideatore dei soggetti incisi ...
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CARTARO, Mario
Fabia Borroni
Incisore anche cartografico, disegnatore e mercante di stampe, è con molta esattezza definito in un gruppo di documenti citati dallo Ehrle (p. 12) come "intagliator seu [...] dallo Ehrle) inserirono i Typis religionis "indoi pezzi".
Altri rami ebbero più passaggi, come la Madonna con quattro santi da GiulioRomano (Passavant, n. 42) che dal Lafréry passò a Mario Lucchese conservando i due nomi, poi a Giovanni Orlandi, ad ...
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andreottiano
s. m. e agg. Sostenitore di Giulio Andreotti; appartenente alla corrente politica da lui ispirata; relativo a Giulio Andreotti. ◆ L’idea di un «Ulivo planetario», idea che trapiantata in Italia avrebbe il solo significato di forzare...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...