GRAZIOLI (Graziolo), Francesco
Nicoletta Onida
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo architetto scultore, attivo a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Un'iscrizione apposta da lui [...] Anderson), i cui disegni circolavano per certo prima di essere dati alle stampe, sia del mantovano palazzo Te di GiulioRomano (artista forse conosciuto dal G. in un viaggio a Roma, come suggerisce cautamente Brusatin), sia ancora dell'erudito frate ...
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COVO, Battista
Chiara Tellini Perina
Figlio di Gerardo, nacque probabilmente nel 1486, poiché è registrato morto a sessanta anni, il 17 nov. 1546 (Bertolotti, 1889, p. 124). Quando nel 1549 verrà nominato [...] ., pp. 37-40; A. Luzio, La galleria dei Gonzaga venduta all'Inghilterra nel 1627-28, Milano 1913, pp. 241 s.; P. Carpi, GiulioRomano ai servigi di Federico II Gonzaga, in Atti e mem. d. R. Accademia Virgiliana…, n. s., XI-XIII (1920), pp. 39 s., 66 ...
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FONTANA, Alberto
Graziella Martinelli Braglia
Nacque verso la fine del sec. XV, probabilmente a Modena, città in cui visse ed operò. Non se ne hanno notizie prima del 1518, quando il F. ricevette pagamenti [...] plasticismo michelangiolesco - nella Speranza è un'eco dalle Sibille sistine - non meno che dal classicismo di Raffaello, mediato da GiulioRomano e in particolare dal Begarelli (Guandalini, 1985, p. 94).
Nel 1538, e poi ancora nel 1546, il F ...
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FERRARI, Benedetto (Benedetto de Ferrariis o da li Ferri)
Leandro Ventura
Figlio di un Bartolomeo, che in alcuni documenti viene definito "maestro" senza alcuna specificazione di professione, è documentato [...] XVI, Mantova 1961, p. 316;L. Ventura, "Camise da homo numero 6, fruste". B. F. e il mercato artistico a Mantova dopo l'arrivo di GiulioRomano, in Quaderni di Palazzo Te, n. s., I (1994), pp. 103-107; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, XI, p. 441. ...
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PARISANI, Ascanio
Chiara Quaranta
– Nacque a Tolentino da Lorenzo di ser Massio, discendente da un’antica famiglia comitale, presumibilmente nei primi anni del Cinquecento; ignoto è il nome della madre.
Non [...] e il 1545, celebra le imprese del pontefice nella lotta contro i turchi; in particolare, l’iconografia ricalca quella di GiulioRomano per sala di Costantino in Vaticano, e raffigura alcuni episodi della prima crociata, in uno dei quali compare un ...
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COSTA, Ippolito
Chiara Tellini Perina
Figlio di Lorenzo il Vecchio e, probabilmente, secondo il Lanzi (1808) e il Ticozzi (1830), padre di Lorenzo il Giovane, nacque a Mantova nell'anno 1506; non sono [...] Arch. Gonzaga, b. 410b, fasc. IV, c. 45). Peraltro il suo ruolo in quegli anni a Mantova, dominati dalla figura di GiulioRomano, non è specificato da documenti; tuttavia è da notarsi che l'artista non è mai nominato come frescante nell'ambito della ...
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GUERRIERI, Vincenzo
Raffaele Tamalio
Figlio di Giovanni Francesco da Fermo, nacque nel 1495, probabilmente a Fermo.
Nell'autunno del 1503 il G. seguì a Mantova i fratelli maggiori, Ludovico e Giovanni [...] città di Mantova, a cura di G. Amadei - E. Marani - G. Praticò, II, Mantova 1955, pp. 373, 460, 670 s.; GiulioRomano. Repertorio di fonti documentarie, a cura di D. Ferrari, Roma 1992, ad ind.; S. Agnelli Maffei, Gli annali di Mantova…, Tortona 1675 ...
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LO CASCIO, Marco
Gaetano Bongiovanni
Figlio di Silvio nacque a Giuliana, nel Palermitano, nel 1523.
Il padre, nato probabilmente negli ultimi anni del XV secolo, fu il capostipite della famiglia di [...] Cuccia (pp. 530 s.) il precedente iconografico più vicino è costituito dalla raffaellesca stampa di Giulio Bonasone su disegno di GiulioRomano (1574).
Sulla base dell'omogeneità iconografica e stilistica con quest'ultimo gruppo di Castronovo è stato ...
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FANTUZZI, Antonio
Barbara Jatta
Non si conoscono gli estremi anagrafici del F. che fu pittore e acquafortista di origine bolognese, attivo nella residenza reale di Fontainebleau come aiuto di F. Primaticcio [...] 249; S. Welsh Reed-R. Wallace, Italian etchers of the Renaissance and Baroque, Boston 1989, pp. 27 ss.; M. Monarca, in GiulioRomano et et delineavit (catal.), a cura di S. Massari, Roma 1993, pp. 81-88; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, II, pp ...
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DATTARO, Giuseppe, detto Pizzafuoco
Giovanni Rodella
Cremonese d'origine, figlio dell'architetto Francesco, nacque intorno al 1540. Con il padre il D. collaborò, intorno al 1580, al parziale rinnovamento [...] esterno "alla rustica" e nelle logge a tre archi che si aprono su ciascuna delle due facciate, reminiscenze tipiche di GiulioRomano (palazzo Te); l'opera fu completata in seguito, in modo non dei tutto conseguente, dallo stesso Viani.
Al D. si ...
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andreottiano
s. m. e agg. Sostenitore di Giulio Andreotti; appartenente alla corrente politica da lui ispirata; relativo a Giulio Andreotti. ◆ L’idea di un «Ulivo planetario», idea che trapiantata in Italia avrebbe il solo significato di forzare...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...