RUGGIERI APUGLIESE
CCorrado Calenda
La figura del giullare senese R., autore di cinque componimenti noti, deve farsi parzialmente rientrare nell'ambito dei poeti 'siciliani' in ossequio alla norma, [...] un giullare di professione il quale, conformemente alla prassi di almeno una parte dei giullari italiani del periodo, sconta l'esaurimento della funzione attiva dei giullari in ambito trobadorico ma, anziché trasformarsi in "canterino di piazza o in ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, METRICA
CCostanzo Di Girolamo
Se appare a tutt'oggi accettabile un'idea dei Siciliani come "colonia italiana della poesia occitanica, parallela, con qualche decennio di ritardo, [...] ad essi è che, mentre i trovatori musicavano in prima persona i loro componimenti, diffusi attraverso l'esecuzione cantata dei giullari, non risulta che i poeti della Scuola lo facessero, anche se non si può escludere che alcuni testi fossero messi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’epica europea del Medioevo è un genere al contempo ben definito e mutevole, rigido in alcuni tratti [...] monastica e con il cammino di Compostela: le chansons sarebbero il frutto di una collaborazione allo scrittoio fra giullari e chierici, attori di un’operazione culturale che trasformava gli eroi epici in martiri (talora provvisti di conveniente ...
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SORDELLO DA GOITO
Marco Grimaldi
– Nacque a Goito, vicino Mantova, tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo, probabilmente da una famiglia della piccola nobiltà. La provenienza dal castello di [...] del Duecento in Italia settentrionale, compose il sirventese Li fol e·il put e·il filol (BdT 10.32), contro i giullari della nuova generazione (v. Guida - Larghi, 2014, p. 365, e la scheda della Bibliografia elettronica dei Trovatori; la datazione è ...
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satira
Antonio Martina
Il termine satura (da satur), ricorrente in Tito Livio e in altre fonti antiche, indica una forma di spettacolo romano-etrusco misto di danza, recitazione, musica, canto e gesticolazione. [...] , nelle sue forme svariatissime, fiorì assai rigogliosa anche quella popolare e popolaresca; di entrambe furono divulgatori i giullari, ma della seconda non ci è giunto pressoché nulla.
Come documento del definitivo trapasso dall'età classica a ...
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Nell'antichità greco-romana. - Gli attori del teatro greco non furono mai in numero superiore a tre. L'introduzione del primo attore viene dalla tradizione attribuita a Tespi: con questa introduzione il [...] servo dell'ostilità del suo clero contro gli spettacoli, non conosce altre forme teatrali se non quelle offertegli da rozzi giullari, gli skomoròchi. Solo nella seconda metà del '600, in seguito a un ukaz dello zar Alessio, cominciano ad arrivare in ...
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SACRA RAPPRESENTAZIONE
Salvatore BATTAGLIA
Fernando LIUZZI
. È il termine italiano con cui si designa il teatro religioso del Medioevo, che si sviluppò più intensamente durante i secoli XIII-XVI, a [...] , poi gli aspiranti alla vita clericale e monastica, finché finirono col parteciparvi tutte le classi sociali, dagli artigiani ai giullari, mentre con il sec. XV prevalsero i membri delle confraternite e in seguito gli attori di professione. I temi ...
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. Col titolo di canzoni di gesta (chansons de geste) si designano da ottanta a novanta poemi francesi medievali eroici, che costituiscono, nel loro complesso, ciò che comunemente si dice epopea nazionale [...] ci sono pervenute in più d'una redazione. Si sa che venivano recitate con accompagnamento di strumenti (la viola) e portate dai giullari di paese in paese.
Una delle questioni più delicate è quella che riguarda l'origine di molte, anzi di quasi tutte ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] Europa occidentale e centrale e il bacino del Mediterraneo, che agevola la circolazione di viaggiatori, mercanti, pellegrini, giullari, soldati, girovaghi; in secondo luogo il costume dei regimi comunali del settentrione di assumere podestà e giudici ...
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DOLCIBENE de' Tori
Liana Cellerino
Nacque a Firenze nella prima metà del sec. XIV. Di lui si sa solo che fu contemporaneo di Franco Sacchetti (nato tra il 1332 e 1334) e che fu un celebre buffone, anzi [...] , di evidente tradizione carnevalesca, la nomina è percepita concordemente dai contemporanei come riconoscimento di eccellenza tra i giullari e di onorabilità, così come il titolo cavalleresco di D. viene costantemente opposto a quelli immeritati o ...
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giulleria
giullerìa (o giullarìa) s. f. [der. di giullare], letter. – Atto, discorso, comportamento da giullare, o da buffone: vergogna! un segretario della Municipalità perdersi in cotali giullerie! (I. Nievo); ant., l’arte, la condizione,...
ministriere
ministrière (o ministrièro; anche minestrière e menestrière) s. m. [dal fr. e provenz. ant. menestrier, variante di ménestrel: v. menestrello], ant. – Lo stesso che menestrello, nel suo sign. originario e più ampio: aveva giullari...