Operetta della giurisprudenza postclassica romano-occidentale, nella quale era riassunto il manuale delle Institutiones, senza dubbio lo scritto di maggior successo del giurista Gaio, vissuto nel 2° sec. [...] d.C. L’E., che ci è pervenuta attraverso le leggi romano-barbariche (e in particolare la Lex Romana Visigothorum), riprende in realtà, nei due libri di cui è composta, soltanto la materia gaiana delle personae e delle res (comprensiva anche delle ...
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Giureconsulto romano (sec. 2º d. C.), forse consigliere di M. Aurelio; praefectus urbi nel 176, viveva forse ancora sotto Settimio Severo. Fu considerato il più grande giurista del tempo, prima di Papiniano; [...] nelle Pandette sono conservati numerosi frammenti della sua opera maggiore, Digesta, in 40 libri, che contiene responsi sistematicamente ordinati. Sembra che un'epitome di essa, o comunque un'opera tratta ...
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Matematico, giurista e patriota (Piacenza 1817 - Torino 1889). Prof. di diritto romano a Piacenza, fu costretto a emigrare a Torino, avendo partecipato ai moti rivoluzionarî degli anni 1848-49. Si dedicò [...] alla matematica e divenne nel 1857 prof. di geometria e analisi nell'univ. di Torino. Socio nazionale dei Lincei (1875). Si occupò di diversi ed elevati rami delle matematiche (dalla teoria dei numeri ...
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Uomo politico e giureconsulto romano, console nel 149 a. C. insieme a Lucio Marcio Censorino, ebbe il comando della guerra contro Cartagine; essendosi i Cartaginesi rifiutati all'ingiunzione di abbandonare [...] la città, la assalì, ma senza successo. Fu anche giurista, ricordato da Pomponio, con Publio Mucio Scevola e Marco Giunio Bruto, come fondatore dello ius civile. Ricercatissimo come consulente, lasciò un'opera in sette libri, intitolata Manilii ...
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Nome umanistico del giurista Ulrich Zäsi o Zasy (Costanza 1461 - Friburgo in Br. 1536). Ottenne il titolo di doctor iuris nel 1505-06. Teorico e filologo insigne, fu un rinnovatore, in Germania, degli [...] Chiesa romana. Rivestì molte cariche pubbliche; redasse lo Stadtrecht di Friburgo. La sua opera scientifica spazia, oltreché nel diritto romano, nel canonico e nel pubblico e privato germanico. Le opere di Z. furono raccolte in sei volumi (1590-95 ...
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Giureconsulto romano (n. dopo il 170 a. C.). Augure tra il 140 e il 129, acquistò in tale funzione grande prestigio (sì da essere spesso designato come l'"augure S."); fu console (117); durante le guerre [...] civili (88) difese coraggiosamente in senato, dinanzi a Silla, Mario il Giovane. Fu giurista rinomato. ...
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ROCCO, Arturo
Giurista e avvocato, nato a Napoli il 23 dicembre 1876; morto a Roma il 1° aprile 1942. Fu professore ordinario di diritto penale e di diritto processuale penale nelle università di Urbino [...] straniere. Nel 1893 fondò la rivista La giustizia penale.
Opere principali: Amnistia, indulto e grazia nel diritto penale romano, Torino 1899; La riparazione alle vittime di errori giudiziari, Napoli 1905; Trattato della cosa giudicata come causa di ...
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VOLTERRA, Edoardo (App. III, 11, p. 1130)
Pietro Spirito
Giurista e storico del diritto. Dal 1951 al 1973 ha insegnato, all'università di Roma, dapprima diritti dell'Oriente Mediterraneo e successivamente [...] e complessa produzione scientifica di V. dal 1960 a oggi, articolata tra la storia del diritto romano, il diritto pubblico e privato romano e il diritto vigente, è valsa ad approfondire alcuni temi, già da lui precedentemente trattati, nel costante ...
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FORMALISMO GIURIDICO
Riccardo ORESTANO
. Il vocabolario giuridico, almeno nelle principali lingue europee, ha tratto il termine "forma" ed equivalenti dal latino forma, impiegato dalla giurisprudenza [...] esistenza o le modalità dei rapporti, e che i giuristi di lingua francese chiamano "le fond du droit". Tali logique du Cod. Civ. fr., Parigi 1926; A. Haegerstroem, Der röm. Obligationsbegriff, Uppsala 1927; G. Chiovenda, Le forme nella difesa giudiz. ...
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PRETORE
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Magistrato romano fra i maggiori. Il senso originario della parola praetor (da prae e ire: colui che va innanzi) è quello di comandante di un esercito; e fu infatti questo [...] solo in minima parte, e conformemente ai consigli dei giuristi più reputati. È perciò che già verso la 1868; C. Lécrivain, Praetor, in Daremberg e Saglio, Dict. des antiq. gr. et rom., IV, i, p. 628 segg.; O. Lenel, Das Edictum perpetuum, 3ª ed., ...
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pauliano
agg. [dal lat. tardo Paulianus]. – Che si riferisce al giurista romano Iulius Paulus (2° sec. d. C.): azione p. (nel diritto romano actio pauliana), in diritto civile, lo stesso che azione revocatoria (v. revocatorio).
sabiniani
s. m. pl. [dal lat. Sabiniani]. – Nella storia del diritto romano, i seguaci di una scuola di giurisprudenza che, fondata da Ateio Capitone nell’età augustea, prese nome da uno dei suoi capi, il giurista Masurio Sabino, in opposizione...