Giurista francese (Parigi 1884 - ivi 1964), prof. di diritto romano nelle univ. di Grenoble, Lilla, Parigi; socio straniero dei Lincei (1901). Tra le sue opere principali si ricordano: Le témoignage instrumentaire [...] en droit romain (1910); Étude sur les élections abbatiales en France jusqu'à la fin du règne de Charles le Chauve (1913); La fonction du très ancien testament romain (1922); Histoire de la lettre de change ...
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Giurista austriaco (Birgitz, Tirolo, 1844 - Lipsia 1914); prof. di diritto romano e diritto privato austriaco nelle univ. di Graz (1877), Gottinga (1892), Lipsia (1892-1914), fu uno dei più insigni civilisti [...] che attesero all'elaborazione dottrinale del nuovo codice tedesco; si occupò in particolare di diritto ereditario: Das deutsche Erbrecht (2 voll., 1896; 3a ed. 1903-04); Das Erbrecht nel Kommentar zum ...
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Giurista (Iesi 1875 - Napoli 1957). Prof. di diritto romano nelle univ. di Urbino, Macerata, Modena, Pavia, Napoli. Socio nazionale dei Lincei (1951). La sua opera eccelle nella esegesi e critica delle [...] sulla tutela (1925-26); Istituti tutelari (1929); Diritto ereditario romano (1923-33); L'estinzione dell'obbligazione nel diritto romano (1935); Il concorso dei creditori nel diritto romano (1937-38); Requisiti e modi di costituzione delle servitù ...
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Giurista tedesco (Francoforte sul Meno 1850 - Berna 1922), prof. nell'univ. di Berna. Si occupò dapprima di diritto romano, lasciando notevoli contributi, come Über causa im römischen Recht (1875), la [...] dissertazione inaugurale Zur legis actio sacramento in rem (1876), ecc. Dopo la morte di A. Brinz, suo maestro, ne continuò il Lehrbuch der Pandekten. Fondamentale, anche per l'influenza esercitata nella ...
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Giurista italiano (San Quirico d'Orcia 1860 - ivi 1929), prof. di diritto romano nelle univ. di Macerata (1889-94), Messina (1894-95), Genova (1895-1906), Siena (1906-29). Tra le opere: Contributo critico [...] alla teoria generale dei pacta secondo il diritto romano (1891 e 1915); Concetto della communio relativamente alle cose pubbliche e alle res communes omnium (1894); Del giuoco e della scommessa dal punto di vista del diritto comune e moderno, ...
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Giurista italiano (Reggio di Calabria 1868 - Catania 1958). Insegnò etnografia giuridica nell'università di Catania, dal 1909 come libero docente e incaricato, dal 1926 come titolare della cattedra istituita [...] per lui. Nel 1936, per mutato ordinamento scolastico, fu trasferito alla cattedra di storia del diritto romano, che tenne fino al 1938. Fra le opere principali: Teoria etnologica del matrimonio ambiliano (1902-09); Studi di etnologia giuridica (9 ...
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Giurista italiano (Castrovillari 1869 - Roma 1938), prof. di diritto romano a Messina, Pavia, Milano. Insigne romanista, ha apportato contributi personali alla scienza del diritto romano, specialmente [...] (1905); Appunti sul deposito irregolare (1906); Contributo alla storia della formazione delle Pandette (1907); Storia del diritto romano (con G. Scherillo, 1933); Note critiche in tema di violenza morale (1934); Passaggio della proprietà e pagamento ...
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Giurista tedesco (Hannover 1862 - Ospedaletti, Imperia, 1931), prof. nelle univ. di Halle (1887-89), Kiel (1889-93), Erlangen (1893-1901), Berlino (dal 1901); eccellente dommatico del diritto, contribuì [...] efficacemente all'elaborazione del nuovo diritto civile tedesco. Coltivò pure il diritto romano con vasta e profonda preparazione. Ricordiamo, tra le opere, le note all'8a e 9a edizione del Lehrbuch des Pandektenrechts di B. Windscheid (1900-06), e ...
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Giurista (Strasburgo 1547 - ivi 1612), capo di una famiglia di giuristi; prof. di diritto nell'univ. di Strasburgo (1575-1612); conte palatino (dal 1607). La sua varia opera scientifica interessa il diritto [...] romano, feudale, la politica. Tra le opere principali: Oeconomia tituli Codicis et Pandectarum de transactionibus (1579); Exercitium iuris antiqui romani (1582); De principiis belli (1590); il trattato sul possesso, inserito nelle Disputationes de ...
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Giurista (Prato 1855 - Pisa 1929), prof. nelle univ. di Urbino, Macerata, Siena, Torino e Pisa, dove successe a F. Serafini (1897). Fissò, per la ricerca delle interpolazioni nel Digesto, il criterio cosiddetto [...] nei frammenti dei giureconsulti romani formulate con lo ius maiestaticum. Tra le opere: Sulla istituzione di erede nel diritto romano e odierno (1888); Studî sopra il delitto di furto (1894 e 1900); Sulla teoria del beneficium competentiae (1898 ...
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pauliano
agg. [dal lat. tardo Paulianus]. – Che si riferisce al giurista romano Iulius Paulus (2° sec. d. C.): azione p. (nel diritto romano actio pauliana), in diritto civile, lo stesso che azione revocatoria (v. revocatorio).
sabiniani
s. m. pl. [dal lat. Sabiniani]. – Nella storia del diritto romano, i seguaci di una scuola di giurisprudenza che, fondata da Ateio Capitone nell’età augustea, prese nome da uno dei suoi capi, il giurista Masurio Sabino, in opposizione...