Il valore del lavoro e la disciplina del licenziamento illegittimo
Adalberto Perulli
Il saggio ripercorre le vicende che hanno interessato la nuova disciplina del licenziamento illegittimo introdotta [...] 1960, Carl Schmitt concludeva le sue «riflessioni di un giurista sulla filosofia dei valori» invocando l’idea necessaria della « ». Fra le righe della motivazione del giudice romano emergeva una visione schiettamente antropologica del diritto del ...
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Le accademie e l'istruzione
Gino Benzoni
Fattore indispensabile dell'umana convivenza e sua precipua espressione la conversazione. "Conversare, per praticare insieme". Così, ne La fabrica del mondo [...] lo Studio padovano, con due percorsi nettamente previsti: quello per i "giuristi" e quello per gli "artisti". Ma che succede, a Venezia letterari, non ha a che fare colla sistematica del diritto romano insegnato a Padova. E, in effetti, l'idea di ...
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Legislazione e codificazione
Natalino Irti
La codificazione come forma storica di legislazione
La codificazione è una forma storica di legislazione. L'esperienza dei codici europei presuppone non soltanto [...] nuova legalità (v. Cattaneo, 1960, pp. 40 ss.; v. Romano, 1953, pp. 220 ss.). Rivoluzione e codice sembrano ritrovarsi in prosegue poi e si svolge e arricchisce nell'opera dei giuristi. Il diritto dei giuristi ha in sé il diritto del codice, ma pure ...
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Comparazione giuridica
René David
Introduzione
Accanto al metodo sperimentale la comparazione rappresenta uno dei mezzi fondamentali di acquisizione delle conoscenze, che può essere utilizzato per illuminarci [...] nel campo qui considerato. Nella Francia antica il diritto romano da una parte e le consuetudini di Parigi dall' e altrettanto evidente è che non ci si può aspettare da ogni giurista una preparazione tale da consentirgli di prendere in esame tutti i ...
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Magistrati
Alberto Febbrajo
Caratteristiche della funzione giudiziaria
I magistrati svolgono un ruolo centrale in ogni sistema giuridico che abbia raggiunto un sufficiente grado di maturità e di autonomia [...] di vista storico si suole individuare nell'esperienza del diritto romano il momento nel quale tale ruolo ha raggiunto un livello la formazione di una concezione unitaria del ruolo sociale del giurista.
Di per sé sia la nomina sia il concorso sono ...
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Legislazione e codificazione
Carlo Ghisalberti
Dall’invasione longobarda del 568, con l’unità politica della penisola era venuta meno anche quella giuridica tramandata dal mondo romano. Se le leggi [...] ordinamenti particolari, la legislazione statutaria di comuni e di corporazioni si affiancavano al diritto romano e al canonico, pur considerati dai giuristi il fulcro del sistema normativo. Di qui il generarsi di una notevole confusione perdurata ...
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SCIENZA GIURIDICA, REGNO D'ITALIA
AAntonio Padoa-Schioppa
Premessa. La prima metà del Duecento costituisce per la storia della scienza giuridica un'età d'intenso dinamismo creativo. Il metodo di studio [...] , di successione e così via ‒, ma sempre con il supporto puntuale delle fonti del diritto romano. Le argomentazioni dei giuristi sono invariabilmente intessute di citazioni del Corpus iuris, nonostante si tratti di istituti che nessun riscontro ...
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Biodiritto
Eligio Resta
«Che ne è del diritto mentre la tecnica s’impossessa del nascere e morire umano?». La domanda posta da Natalino Irti (2007, p. 41) ci conduce direttamente al cuore del problema [...] il corpo e la vita, è difficile sciogliere da parte del giurista antichi nodi come quello dell’‘essere o avere un corpo’: se nostalgico ricorderà che, per es., nel diritto romano la controversia tra proprietà e utilizzazione veniva risolta ...
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Diritto romano in Cina
Sandro Schipani
Premessa
Dalla prima pagina del Milione di Marco Polo, apprendiamo che il Gran Khān aveva chiesto notizia dell’imperatore, «e che signore era, e di sua vita e [...] lo riferiscono.
Questa notevole attività di traduzione ha suscitato apprezzamento e ha accresciuto l’attenzione generale dei giuristi per il diritto romano e per l’opera degli specialisti cinesi che la stanno svolgendo, anche in altri Paesi dell’area ...
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SICILIA, REGNO DI, AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA
MMario Caravale
Numerosi sono i passi del Liber Constitutionum Regni Siciliae in cui Federico II definisce l'amministrazione della giustizia il principale [...] da allora nominato un solo magistrato, di regola non giurista (prima il vescovo Riccardo di Melfi, poi un certo in Friedrich II. Tagung des Deutschen Historischen Instituts in Rom im Gedenkjahr 1994. Atti del Convegno dell'Istituto storico germanico ...
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pauliano
agg. [dal lat. tardo Paulianus]. – Che si riferisce al giurista romano Iulius Paulus (2° sec. d. C.): azione p. (nel diritto romano actio pauliana), in diritto civile, lo stesso che azione revocatoria (v. revocatorio).
sabiniani
s. m. pl. [dal lat. Sabiniani]. – Nella storia del diritto romano, i seguaci di una scuola di giurisprudenza che, fondata da Ateio Capitone nell’età augustea, prese nome da uno dei suoi capi, il giurista Masurio Sabino, in opposizione...