In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] intera scienza giuridica. Secondo l’opinione di alcuni giuristi (facenti capo a B. Windscheid), il diritto certa misura anche il privato – ridussero l’ambito di applicabilità del d. romano comune, ma in materia di d. privato si riferirono per lo più ...
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Giurista italiano (Cagliari 1853 - Roma 1931); prof. nelle univ. di Macerata, Genova, Napoli, fu fatto senatore nel 1912; socio corrispondente dei Lincei (1919). Contribuì con l'insegnamento e con le opere [...] con P. E. Bensa (1888-1906). Restano tutt'oggi fondamentali i suoi corsi universitarî sul diritto ereditario romano (1900-02), sulla proprietà (1906), sul negozio giuridico (1909), monografie giovanili sulla novazione (1880), sull'azione popolare ...
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Giusnaturalismo e giuspositivismo
Norberto Bobbio
Origine della distinzione fra diritto naturale e diritto positivo
La storia del pensiero giuridico occidentale, dai Greci sino a oggi, è dominata dalla [...] positivisti è l'affermazione esplicita, che non si trova né nel passo aristotelico né in quello del giuristaromano Paolo, della superiorità del diritto naturale sul diritto positivo: "Dignitate vero jus naturale simpliciter praevalet consuetudini et ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema della codificazione
Riccardo Ferrante
Il termine codice si presta a una serie molto ampia di applicazioni e di torsioni semantiche. Dal 'codice genetico' in medicina al 'codice a barre' [...] grandi istituti civilistici della tradizione romanistica (lo stesso schema, in tre libri, replica quello del giuristaromano Gaio: personae, res, actiones), con il diritto consuetudinario – di matrice germanica – della tradizione ‘nazionale’ francese ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La costituzionalizzazione del processo penale
Giorgia Alessi
Il minimalismo dei lumi e le sue aporie
La prospettiva minimalista con cui i lumi guardarono all’orizzonte del penale d’ancien régime e alle [...] un legame strutturale tra formalismo e garanzie, tipica di questa cultura penalistica, viene espressa in modo chiarissimo dal giuristaromano Filippo Maria Renazzi che nella Diatriba, apparsa dopo i più famosi Elementa (1773-1781), sosteneva che un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi e il contratto
Raffaele Volante
Il contratto nel primitivismo giuridico altomedievale
Il contratto fu un tema di principale interesse dei glossatori, certamente quello in cui più onerosa [...] base della quale essi costruiscono un ulteriore strumento sconosciuto al diritto romano: la tutela dell’adempimento attraverso la condanna per equivalente. Nel lessico del giuristaromano, l’id quod interest è un parametro per la quantificazione del ...
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MANTELLINI, Giuseppe
Antonio Chiavistelli
Nacque a Firenze il 22 giugno 1816 da Gaetano e da Teresa Catani.
Iscritto all'Università di Pisa, vi seguì, tra gli altri, i corsi di F. Del Rosso e nel 1836 [...] Roma 1885), scritta come strenna del capodanno 1885 a uso degli impiegati erariali cui l'autore proponeva il modello del giuristaromano Papiniano.
Il M. era stato nominato commendatore dell'Ordine dei Ss. Maurizio e Lazzaro il 18 febbr. 1868. Poche ...
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PEROZZI, Silvio
Massimo Nardozza
PEROZZI, Silvio. – Nacque a Vicenza il 2 dicembre 1857 da Giordano e da Elisabetta Dal Bianco. Nel paese natale compì i primi studi fino alla conclusione di quelli liceali. [...] saldo e articolato, e strumenti di non comune acutezza. Perozzi, pur continuando a riconoscere all’intuizione del giuristaromano la parte fondamentale nell’operazione interpretativa e qualificativa del diritto, precisava, con un ulteriore scarto dal ...
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Giurista italiano (Palermo 1875 - Roma 1947); ha insegnato diritto amministrativo e costituzionale nelle univ. di Camerino, di Modena, di Milano e di Roma. Insegnò anche diritto ecclesiastico e internazionale.
Fu [...] Frammenti di un dizionario giuridico (2 voll. 1947); postuma è stata pubblicata una raccolta di Scritti minori (2 voll., 1950).
□ Giuristi anche il figlio Salvatore (n. Modena 1904 - m. 1975), prof. di diritto civile nella univ. di Firenze, e Silvio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teoria dell’ordinamento giuridico: Santi Romano
Eugenio Ripepe
Al di là del giudizio che se ne può dare, è innegabile che a nessuna opera di un giurista italiano contemporaneo la comunità degli studiosi [...] anche la sociologia dei non sociologi.
L’accusa di essersi macchiato di 'sociologismo' in effetti, non fu risparmiata a Romano da giuristi e filosofi. Ma era un’accusa infondata, se il solo fondamento su cui poteva poggiare era costituito dal legame ...
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pauliano
agg. [dal lat. tardo Paulianus]. – Che si riferisce al giurista romano Iulius Paulus (2° sec. d. C.): azione p. (nel diritto romano actio pauliana), in diritto civile, lo stesso che azione revocatoria (v. revocatorio).
sabiniani
s. m. pl. [dal lat. Sabiniani]. – Nella storia del diritto romano, i seguaci di una scuola di giurisprudenza che, fondata da Ateio Capitone nell’età augustea, prese nome da uno dei suoi capi, il giurista Masurio Sabino, in opposizione...