Figlio (m. 484) di Teodorico I, fu riconosciuto re alla morte del fratello Teodorico II, da lui ucciso (466). Sotto il suo governo il regno dei Visigoti, rompendo i vincoli che come federato lo legavano [...] Gallia meridionale e gran parte della penisola iberica; gli fu riconosciuto il regno da Giulio Nepote. Si servì della collaborazione di giuristi romani per la codificazione delle leggi visigotiche (Edicta, 475 circa), di cui ci sono giunti frammenti. ...
Leggi Tutto
CANETOLI, Galeotto
Gianfranco Pasquali
Figlio di Matteo, cambiatore, e, probabilmente, di Vermiglia Bentivoglio, e fratello, con ogni probabilità minore, di Battista, Baldassarre e Gaspare, nacque alla [...] 1440) e poi spedito a Milano, come i fratelli. Poté rientrare nella sua città e riprendere le sue attività di giurista e di lettore, quando il Bentivoglio, nell'agosto del 1443, cercando di perseguire una politica più autonoma, si volle avvalere ...
Leggi Tutto
BOMPIETRO, Pietro
Augusto Vasina
Figlio di Gerardo, nacque a Bologna forse agli inizi del sec. XIV e non può, perciò, essere identificato con l'omonimo giurista attivo alla fine del sec. XIII. Conseguì [...] di leggere il Volumen parvum.
La sua attività non si limitò all'insegnamento universitario: infatti, insieme con altri giuristi, svolse intensa opera di consulenza giuridica al servizio dei Pepoli, signori di Bologna. Uno degli aspetti preminenti ...
Leggi Tutto
GENTILE (Gentile Oderico), Ottavio (Ottaviano)
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1499 da Nicolò Oderico e fu unito all'"albergo" dei Gentile con la riforma del 1528.
Nella nobiltà cittadina [...] trattava di uomini di cultura e di governo, spesso addottorati a Bologna o a Pavia. Famiglia di medici, farmacisti e giuristi, il casato del G. mantenne a lungo un alto livello culturale, ancora testimoniato, nel corso del Cinquecento, dal ricorrere ...
Leggi Tutto
CASTIGLIONI, Guarniero (Guarnerio)
Franca Petrucci
Nato alla fine del XIV secolo nella potente famiglia dei Castiglioni, da Guido e da Antonia Bossi, era studente a Parma nell'anno 1415, quando per ordine [...] e il 1418, dopo aver frequentato a Padova la scuola-convitto di Gasparino Barzizza. Nel 1418 fu ascritto al Collegio dei giuristi di Pavia e divenne lettore di diritto civile in quella università, incarico che tenne per dieci anni. Sempre nel 1418 fu ...
Leggi Tutto
MacBRIDE, Séan
Uomo politico irlandese, nato a Parigi il 26 gennaio 1904. Più volte imprigionato (1918, 1922, 1930) per la sua attività come capo di stato maggiore dell'esercito repubblicano irlandese, [...] del Consiglio d'Europa, 1950-54; presidente di Amnesty international, 1961-75; segretario generale della Commissione internazionale dei giuristi, 1963-70; presidente dell'Ufficio internazionale per la pace, dal 1972; commissario delle N.U. per la ...
Leggi Tutto
FERUFFINI, Giovanni
Marina Spinelli
Figlio di Antonio detto lo Zoppo, nacque negli ultimi decenni del XIV secolo, probabilmente ad Alessandria. Il padre, feudatario, ottenne nel 1417 la cittadinanza [...] una prestigiosa attività di professore.
Sempre nel 1414 partecipò, il 9 agosto, all'elezione del rettore dell'università dei giuristi; mentre il 16 agosto dell'anno seguente fu nominato dal nuovo rettore Uberto Ferrario "statutarius". Il F. compare ...
Leggi Tutto
L’insieme degli appartenenti al cosiddetto ceto medio, che vivono del loro reddito o esercitano il commercio, l’industria o una professione libera.
La parola burgenses appare la prima volta in Fiandra [...] , sorge nel 13° sec. una classe di persone che attende al commercio, alle operazioni finanziarie, all’industria; e anche di giuristi, notai, letterati, che dominano la vita intellettuale della città e sono indispensabili al governo. Due sono le sue ...
Leggi Tutto
Fu l'ultimo re (1310-1370) della dinastia dei Piasti. Succeduto (1333) al padre Ladislao I Łokietek, diede salde fondamenta economiche, giuridiche e politiche allo stato polacco, stremato dalle guerre [...] di Galizia e Włodzimierz. Sul modello degli studî italiani fondò a Cracovia la prima università polacca (1364), mentre suoi giuristi, formatisi a Bologna e Padova, codificarono il diritto consuetudinario polacco nei cosiddetti statuti di C. il Grande ...
Leggi Tutto
DELLA PORTA (de Porta), Matteo
Mario Caravale
Nacque a Salerno negli ultimi anni del sec. XIII o all'inizio del successivo e appartenne a una antica e nobile famiglia (si deve notare, comunque, che [...] . Il cod. Ottob. lat. 2516 della Biblioteca apostolica Vaticana conserva, infatti, la richiesta rivolta dal legato al D. e al giurista Francesco da Pisa di pronunciarsi in merito alla vertenza in atto tra la regina e il principe di Taranto sulla ...
Leggi Tutto
giurista
s. m. e f. [dal lat. mediev. iurista, der. di ius iuris «diritto»] (pl. m. -i). – Chi professa la scienza del diritto, o ne fa oggetto di studio: un illustre, un valente g.; chiedere l’opinione, il responso di un giurista