Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Regionalismo e federalismo
Antonio D’Atena
Le origini
All’indomani dell’unificazione nazionale le tematiche legate al federalismo non erano particolarmente sentite dai costituzionalisti italiani, i [...] «completamento dell’ordinamento regionale», dovuto al d.p.r. nr. 616/1977, a cominciare dallo sconsolato bilancio del giurista chiamato a presiedere la Commissione incaricata dell’attività preparatoria: M.S. Giannini (Del lavare la testa all’asino ...
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CELESIA, Pietro Paolo
Salvatore Rotta
Nacque a Genova il 1° ott. 1732 da Giovanni Battista e da Geronima Gnecco. Il padre, mercante di buona voce, era stato uno dei trentasei eletti, il 15 dic. 1746, [...] un buon pretesto per esibire la propria larga conoscenza del mondo bizantino e le copiose letture fatte degli ultimi storici e giuristi. Se l'enfasi con la quale era stata pronunciata dispiacque, più ancora dispiacque alla maggioranza dei presenti la ...
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BELLONE (Belloni, Bellonus), Niccolò, detto Casalensis o Dolanus
Nicola Criniti
Di antica famiglia patrizia monferrina, ramo cadetto dei consignori di Altavilla, nacque ai primi del sec. XVI a Casal [...] , che nella sua recente genealogia non pare conoscerli, menziona invece un Marcantonio, proconsole, nel 1565, di Casale.
Il B., come giurista, è nel novero di quelle figure "minori" della prima metà del sec. XVI, a cui con tanto interesse guarda oggi ...
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PETRONI, Ludovico
Patrizia Turrini
PETRONI, Ludovico. – Secondogenito di Francesco di Salimbene e di Nese di Domenico Ruffaldi, fu battezzato a Siena il 30 maggio 1409.
Fu forse uno dei tre allievi [...] da Sozzini e da Bartolomeo di Chele Benintendi due «piazze» nel castello di Petriolo). Ma la sua attività nota in quanto giurista non va al di là di qualche arbitrato (lite tra le comunità di Monterotondo e Volterra, 1468; dispute tra la certosa ...
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GUALTEROTTI, Bartolomeo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 19 dic. 1491 da Francesco e da Maddalena Bartolini Salimbeni.
Nel 1393 la famiglia si era distaccata dalla consorteria dei Bardi per sottrarsi, [...] pontificia a motivo del suo incarico, il G. aveva saputo che don Pedro de Toledo, viceré di Napoli, cercava giuristi forestieri da reclutare per incarichi giudiziari nel Regno. Interessato all'incarico, il G. chiese una lettera di raccomandazione in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] statale, di tipo laico, sorta con l’intento di formare la classe dirigente, ovvero quel ceto intellettuale di giuristi, avvocati, medici, professori, amministratori consapevole del profitto che la cultura e la conoscenza dell’uomo apportano alla ...
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Crimen laesae maiestatis
Daniela Novarese
La storiografia sulla legislazione normanna del Regnum, volta a ricostruire i tratti fisionomici del crimen laesae maiestatis, ha messo in luce sia come, già [...] , p. 23a).
L'attività esegetica sul Liber Constitutionum evidenzia, sul delicatissimo tema, la palese preoccupazione, in specie dei giuristi di età angioina, di dimostrare che il crimenlaesae riguardava non solo l'imperatore, ma qualunque rex.
Una ...
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PESSINA, Enrico
Marco Nicola Miletti
PESSINA, Enrico. – Nato a Napoli il 7 ottobre 1828 da Raffaele (morto nel 1832) e da Carolina Pità, fu avviato agli studi umanistici dallo zio paterno Giuseppe e [...] delle agitazioni contadine nel Mantovano. Fu in seguito vicepresidente del Senato (1887-97; 1898-1900).
Incarnazione del giurista liberale «uno e trino» (docente, avvocato, parlamentare: A. Mazzacane, Secolo dell’università – secolo delle professioni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La giustizia civile
Michele Taruffo
Gli inizi del secolo
Nell’ambito della giustizia civile il Novecento si apre con due eventi di rilievo, benché assai diversi. Il primo di questi eventi è la l. 31 [...] che vengono avvertite come politicamente pericolose, ossia le controversie di lavoro. Soprattutto su ispirazione di uno dei (pochi) grandi giuristi del regime, ossia Alfredo Rocco, già nel 1926 una legge vieta lo sciopero e la serrata, impone il ...
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Assise di Ariano
Ortensio Zecchino
"La voce Assisa ebbe nei mezzi tempi vario e diverso significato. Pare che in principio venissero così chiamate le pubbliche assemblee, che formavano le leggi e giudicavano [...] di corte, molto ascoltato negli affari del Regno; v. Caspar, 1999, pp. 187 e 293) e, verosimilmente, vari giuristi conoscitori innanzitutto del diritto romano, ma anche di quello longobardo, franco, bizantino e canonico.
Il Niese (1910, pp. 94 ...
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giurista
s. m. e f. [dal lat. mediev. iurista, der. di ius iuris «diritto»] (pl. m. -i). – Chi professa la scienza del diritto, o ne fa oggetto di studio: un illustre, un valente g.; chiedere l’opinione, il responso di un giurista