CASTIGLIONI, Guarniero (Guarnerio)
Franca Petrucci
Nato alla fine del XIV secolo nella potente famiglia dei Castiglioni, da Guido e da Antonia Bossi, era studente a Parma nell'anno 1415, quando per ordine [...] e il 1418, dopo aver frequentato a Padova la scuola-convitto di Gasparino Barzizza. Nel 1418 fu ascritto al Collegio dei giuristi di Pavia e divenne lettore di diritto civile in quella università, incarico che tenne per dieci anni. Sempre nel 1418 fu ...
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FERUFFINI, Giovanni
Marina Spinelli
Figlio di Antonio detto lo Zoppo, nacque negli ultimi decenni del XIV secolo, probabilmente ad Alessandria. Il padre, feudatario, ottenne nel 1417 la cittadinanza [...] una prestigiosa attività di professore.
Sempre nel 1414 partecipò, il 9 agosto, all'elezione del rettore dell'università dei giuristi; mentre il 16 agosto dell'anno seguente fu nominato dal nuovo rettore Uberto Ferrario "statutarius". Il F. compare ...
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L’insieme degli appartenenti al cosiddetto ceto medio, che vivono del loro reddito o esercitano il commercio, l’industria o una professione libera.
La parola burgenses appare la prima volta in Fiandra [...] , sorge nel 13° sec. una classe di persone che attende al commercio, alle operazioni finanziarie, all’industria; e anche di giuristi, notai, letterati, che dominano la vita intellettuale della città e sono indispensabili al governo. Due sono le sue ...
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Giusnaturalismo e giuspositivismo
Norberto Bobbio
Origine della distinzione fra diritto naturale e diritto positivo
La storia del pensiero giuridico occidentale, dai Greci sino a oggi, è dominata dalla [...] o dalla ragione, ed è valido solo in quanto è, o si considera, giusto. Il diritto di cui si debbono occupare i giuristi è soltanto il primo. Inoltre, due sono le specie di sistemi normativi, statici e dinamici: i primi sono composti di norme che ...
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SERVI
EEmanuele Conte
Termine ampio e non univoco al tempo di Federico, la parola servus ha indotto anche gli storici moderni a estese discussioni. Celebre è stata la critica di Marc Bloch, che in un [...] la precisazione 'servo della gleba' si adattava male, secondo Bloch, al Medioevo. Essa era nata nelle menti dei primi giuristi della Scuola di Bologna, probabilmente dello stesso Irnerio, che l'aveva inventata per chiarire il senso di un'istituzione ...
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DALL'ACQUA, Aurelio
Raffaella Zaccaria
Nacque a Vicenza, quasi sicuramente nel 1476, da Daniele e Angela de' Calderari. Il padre era un valente giurista e di lui ci rimane un prezioso inventario di [...] della laurea compare anche uno zio paterno, Girolamo, professore in quella università. Il D. fu iscritto al Collegio dei giuristi il 12 marzo dello stesso anno. Intorno al 1500 aveva sposato Lucia Da Schio, figlia di Francesco, professore di diritto ...
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Costantino fra giurisdizionalismo e ius publicum ecclesiasticum
Pier Virginio Aimone Braida
«Tutto dipende dal carattere degli uomini che regnano o che amministrano la cosa pubblica. La storia ci insegna [...] la natura della Chiesa, sia la sua sovranità, tanto spirituale quanto temporale, e con l’elenco di opere di altri giuristi e teologi che hanno formulato nel corso di questi due secoli una singolare dottrina sulla natura della Chiesa. Una dottrina che ...
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GARATI, Martino (de Caratis, Carratus, Garratus, Garotus, Gazatus, Carcetus Laudensis, Martinus Laudensis)
Gigliola Soldi Rondinini
Figlio di Andreolo, nacque a Lodi probabilmente nel primo decennio [...] , Il Tractatus, pp. 71 s.). Si può inoltre avanzare l'ipotesi che egli facesse parte del Consilium di Torino insieme con altri noti giuristi.
L'ultima notizia diretta sul G. è contenuta in una lettera di Borso d'Este, datata 3 marzo 1453 e inviata ai ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teoria dell’ordinamento giuridico: Santi Romano
Eugenio Ripepe
Al di là del giudizio che se ne può dare, è innegabile che a nessuna opera di un giurista italiano contemporaneo la comunità degli studiosi [...] sua origine non può essere «un procedimento regolato da norme giuridiche: è […] un fatto» (L’ordinamento giuridico, cit., p. 51): per il giurista «un ordinamento c'è perché c'è e quando c'è» (Frammenti, cit., p. 69).
I suoi conti con il principio di ...
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Nel diritto pubblico romano, atto con cui un magistrato munito di imperium dichiarava pubblicamente i criteri cui era ispirata la sua attività di governo. Particolare rilievo assunsero, nel corso dell’epoca [...] in quanto fonte autonoma del diritto. L’imperatore Adriano prese quindi atto della situazione e dette a Salvio Giuliano, massimo giurista del tempo, l’incarico di redigere una volta per tutte il testo dell’e., cui i singoli magistrati giusdicenti si ...
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giurista
s. m. e f. [dal lat. mediev. iurista, der. di ius iuris «diritto»] (pl. m. -i). – Chi professa la scienza del diritto, o ne fa oggetto di studio: un illustre, un valente g.; chiedere l’opinione, il responso di un giurista