Poeta (Roma 1791 - ivi 1863). Fondatore (1813) dell'Accademia Tiberina, per tutta la vita scrisse poesie in italiano, che, considerate sino a oggi come un'esperienza decisamente negativa dell'arte belliana, [...] in un felice ventennio (1830-49 circa) e costituita da ben 2279 sonetti, tutti pubblicati postumi, rappresenta il capolavoro belliano e insieme una delle conquiste più alte del linguaggio romantico. Nervoso, iracondo, sempre in cerca d'impieghi che ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] il Regno di Napoli prima passa sotto Giuseppe Bonaparte (1806-08), poi va a Gioacchino Murat (1808-15). Il Trentino è emanazione l’uno dell’altro, è calato nell’alone delle belle fiabe popolari.
Nei primi decenni del Cinquecento, il volgare raggiunge ...
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Le stagioni della fiaba, le regioni del racconto
Fabio Mugnaini
«C’era una volta...»: racconto, storia letteraria e industria culturale
Secondo Max Müller (1823-1900), indologo e fondatore della scuola [...] e letteraria è inscindibilmente connessa al valore delle espressioni dialettali (da Carlo Goldoni a Carlo Porta, da GiuseppeGioacchinoBelli a Luigi Pirandello, da Carlo Emilio Gadda a Eduardo De Filippo sino ad Andrea Camilleri), tennero la ...
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Un indicatore fondamentale dello stato di aggregazione delle regioni italiane è costituito dal grado di integrazione linguistica, ovvero dal ‘coefficiente di penetrazione’ dell’italiano nel tessuto linguistico [...] alla grossa» e così «viene a formare una lingua arbitraria». Osservazioni simili facevano Ugo Foscolo, GiuseppeGioacchinoBelli e altri.
La piena consapevolezza metalinguistica dell’italiano regionale maturò nella seconda metà dell’Ottocento ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La poetica che domina le forme liriche ottocentesche in Europa è senza dubbio quella [...] tanto intense e a un primo sguardo diverse andranno individuati nei due grandi poeti dialettali Carlo Porta e GiuseppeGioacchinoBelli. Il primo, un milanese votato all’esercizio satirico di un’intelligenza illuminata e moraleggiante, è comunque ...
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FABBRI, Diego
Sergio Torresani
Nacque a Forlì il 2 luglio 1911 da Augusto e Lina Camporesi. Il padre, repubblicano, era operaio in un'officina di pompe idrauliche; la madre, papalina, svolgeva lavori [...] Feltrinelli per il teatro. Fu direttore della rivista IlDramma; e scrisse ancora. Nel 1978 Il commedione di GiuseppeGioacchinoBelli poeta e impiegato pontificio (premio Istituto dramma italiano), al quale lavorava da cinque anni, gli dette modo ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] non impedì la persistenza di una valutazione negativa, che si coglie sia nella definizione datane da GiuseppeGioacchinoBelli di «lingua abietta e buffona», propria esclusivamente delle classi popolari, sia nella denominazione, affidata a suffissi ...
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NIBBY, Antonio
Adriano Ruggeri
− Nacque a Roma il 14 aprile 1792, da Vincenzo Nibbi (questa la forma regolare del cognome, ancora oggi attestata; solo Antonio si firmava con la y finale), di origine [...] Storia della letteratura italiana, a cura di E. Malato, VII, Roma 1998, pp. 365-367; F. Coarelli, Belli e l’antico (con 50 sonetti di GiuseppeGioacchinoBelli), Roma 2000, pp. 33-36; M.P. Donato, Accademie romane. Una storia sociale, Napoli 2000, pp ...
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VIGOLO, Giorgio
Cristiano Spila
VIGOLO, Giorgio. – Nacque a Roma il 3 dicembre 1894, primogenito di Umberto, vicentino di nascita e impiegato al ministero della Marina, e di Elisabetta Venturi, nipote [...] giornale Il Mondo di Giorgio Amendola, su cui uscì il 1° febbraio il suo primo contributo su GiuseppeGioacchinoBelli, La poesia di G.G. Belli. Un frammento filosofico del 1924 (pubblicato a distanza di molti anni: Inediti di estetica e di poetica ...
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dialetto
Franco De Renzo
La lingua del cuore
Di sicuro avete sentito parlare e magari parlate voi stessi un dialetto. Il fatto non è così eccezionale, se si pensa che l'Italia è la nazione europea più [...] il dialetto, come Carlo Goldoni, che scrive in veneziano molte commedie; o come, nell'Ottocento, il poeta romanesco GiuseppeGioacchinoBelli e il poeta milanese Carlo Porta. In tempi molto più vicini a noi, ricordiamo poeti come Pier Paolo Pasolini ...
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neodialettale
s. m. e f. e agg. Chi o che ripropone l’uso del dialetto, anche come forma di espressione poetica. ◆ Dice bene [Giulio] Ferroni che l’opera dei due grandi poeti in lingua del primo Ottocento «si proietta in un integrale orizzonte...